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Mea Culpa – Un esperimento thriller

Il tentativo di Tyler Perry di riportare a galla il genere, modernizzandolo.

Per tutti gli amanti del genere thriller, il 23 Febbraio sarà disponibile in streaming su Netflix Mea Culpa, un interessante esperimento che vi intrigherà lasciandovi tempo e spazio per molte riflessioni riguardo il futuro del thriller, e in particolar modo, il legal thriller. In questa nostra nuova recensione, analizzeremo la pellicola e ciò che tenta di resuscitare dai lontani anni ’80 e ’90, in chiave moderna. Vi parliamo di Mea Culpa in questa nostra nuova recensione, che abbiamo avuto modo di vedere in anteprima grazie a Netflix.

La fuga di Mea

In Mea Culpa, Mea Harper è un avvocato in carriera e con un matrimonio in difficoltà, tormentato da continui dubbi sulla fedeltà del marito, dal suo carattere estremamente dipendente dalla madre a cui lascia decidere ogni cosa riguardo la sua vita, e per di più le vicissitudini di Mea si complicano ancor di più quando ha la possibilità di difendere un artista accusato di omicidio nei confronti della propria fidanzata, e le probabilità di farcela a salvarsi dall’accusa di fronte al giudice sembrano proprio non esistere. Inoltre, Mea accettando questo caso dovrà aver a che fare con suo cognato che starà dalla parte dell’accusa, e la situazione già tesa, diventa ancora più insostenibile incrementando le tensioni in famiglia.

Mea, accettando il caso di Zyair Malloy, famoso per essere un donnaiolo e per la sua fama nell’ambiente artistico, subisce il suo fascino e tenta di mantenere le distanze, venendo continuamente corteggiata dall’uomo che vuole difendere in tribunale, e per cui sta mettendo in pericolo il proprio matrimonio.

La resistenza a se stessa

Mea si sente tremendamente in colpa quando vede che il marito Kal sta cercando di riparare ai suoi sbagli, dopo aver messo a repentaglio la loro vita lasciandosi andare all’alcol e aver perso il lavoro scaricando tutto il peso sulle spalle di Mea. Quest’ultima percepisce il desiderio di mettere da parte lavoro e famiglia, per lasciarsi completamente andare a un uomo che sembra essere colui che lei ha sempre desiderato, nonostante i pericoli che corre riguardo la propria reputazione lavorativa e famigliare, abbandonandosi alla passione nei confronti di quest’artista, che pare essersi perso per lei quanto la stessa Mea.

In tutto il primo tempo della pellicola si avverte una confusione estrema, quasi irritante, che ci fa chiedere quale sia il vero obiettivo del film e del perché si identifichi nel genere thriller, poiché chiari segnali del genere e della tensione che dovrebbe suscitare inerente ad esso, non si rivelano fino alla metà successiva. Poiché sembra che Mea Culpa si concentri quasi esclusivamente sulla relazione confusa di Mea e Zyair. Nel film poi, dalla seconda parte in poi, troveremo una pista da seguire, riuscendo a cogliere delle tracce lasciate dalla regia che cerca di guidarci nella visione, spezzando la tensione riguardo i nostri dubbi sul dove voglia andare a parare il film con una buona fotografia.

Mea e Zyair – Mea Culpa.

Una tensione differente

Infatti, grazie a una buona fotografia urbana che ci permette di distrarci dalle decisioni confuse di Mea e degli avvenimenti ancora più caotici riguardo il caso di Zyair Malloy, della sua fidanzata, delle ex che lo accusano di essere un uomo violento, e delle costanti angherie da parte della famiglia, possiamo distogliere la nostra attenzione, ormai diventata frustrante, posando il nostro sguardo sugli ambienti circostanti; non solo urbani e interni a una sregolata New York, ma anche in Messico grazie alle indagini svolte da Jimmy, un amico che è come un fratello per Mea confortandola in ogni situazione e che svolge la professione di Investigatore privato. La presenza di Zyair, diventa intossicante per Mea, invadendo i suoi pensieri e desiderando la sua compagnia, tentandola diverse volte dal lasciare il caso a causa di questa folle attrazione che si scontra con il suo dovere e il suo matrimonio.

Ed anche se in questa seconda metà del film riusciamo ad avere un’idea più chiara di come andrà a finire, la frustrazione per avere un quadro generale più chiaro diventa quasi insopportabile, il che non è da considerare negativo, ma da vedere con un occhio più critico e una mente aperta riguardo i generi del cinema; ci sono tanti modi di fare cinema, e il fatto che questa tensione di Mea Culpa la sentiamo, e anche molta, seppur non nel modo in cui ci aspetterebbe da un tipico thriller, non è per forza un difetto, ma piuttosto un esperimento per una nuova e una delle tante, maniere di fare thriller in chiave moderna, in questo caso da parte di Tyler Perry.

Colpi di scena

Il quale, creando Mea Culpa potrebbe aver suggerito all’industria cinematografica d’avere una mente più aperta e di non rimanere incagliati nei significati dei generi, perdendo la possibilità di esplorare ciò che ci offre il fantastico e irrefrenabile mondo del cinema, e la nostra immaginazione. Mea Culpa, pur avendo molti difetti sul ritmo irregolare del film e troppo confusionario, riesce comunque a suscitare nello spettatore molta tensione, seppur in maniera insolita per il genere a cui appartiene. Tuttavia, gode di attori che riescono a catturare il personaggio e a farlo proprio fin nei minimi dettagli, senza uscire mai da esso, interpretando i propri personaggi in dei momenti di tensione, suspense complicati, arrivando a un colpo di scena finale totalmente inaspettato che sconvolgerà interamente la trama del film. Sia la pellicola che gli intenti di essa, sembrano proprio “attaccare” lo spettatore con dei colpi di scena che non si vedevano da tempo, dimostrando un’audacia nell’esplorare i generi che ormai è rara, ma che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio se non utilizzata bene, come in questo caso, dove se non avremmo avuto maggior chiarezza nella seconda metà del minutaggio (e in cui comunque si continua ad avvertire un ritmo fin troppo incostante), il film avrebbe perso molta qualità. Una buona rivisitazione del genere thriller di cui avevamo bisogno, dovevamo vedere anche questo lato del thriller, ma un ritmo più regolare avrebbe fatto guadagnare al film maggiore qualità.

Zyair e Mea – Mea Culpa.
Mea Culpa rivisita il thirller in chiave moderna, suscitando frustrazione e concentrandosi quasi esclusivamente sulla relazione di Zyair e Mea, per poi sconvolgere lo spettatore con un colpo di scena fatale.

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