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Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin – Recensione

Monster Hunter è una serie con una lunga tradizione di difficoltà nell’apprendimento soprattutto per i giocatori occasionali, con sistemi stratificati e combattimenti complicati. Il titolo della serie principale, Monster Hunter: World, ha fornito una svolta mainstream multipiattaforma, mentre su Switch è seguito il recente Monster Hunter Rise che ha portato all’applicazione di copiosi miglioramenti alla quality of life, per rendere l’esperienza più appetibile per un ampio pubblico. Detto questo, il vasto universo dell’IP e la complessità dei mostri sono ancora fattori di vitale importanza. Nessun altro genere è più adatto a dare un senso ad un franchise simile.

Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin dovrebbe essere a tutti gli effetti un sequel, ma vale la pena dire subito che non è necessario aver giocato al debutto di questo spin-off. Ci sono, ovviamente, alcuni personaggi che ritornano insieme ad alcuni cenni che senza dubbio faranno fare un sorriso a coloro che hanno combattuto attraverso l’epopea del 3DS. Capcom, per questa iterazione, adotta un approccio molto differente riguardante la narrazione e possiamo dire che è certamente un gioco autonomo.

Saranno riusciti i ragazzi di Capcom ha sfruttare l’onda positiva del primo capitolo?

Diventiamo Rider!

Come detto sopra, non è necessario giocare al primo capitolo per avere una conoscenza approfondita del titolo. Ovviamente, una conoscenza di base dei giochi principali, può aiutare a riconoscere qualche tipo di interazione che i mostri possono avere. Sebbene alcune ambientazioni, mostri e villaggi ricordano più l’ultima generazione di giochi MH incentrati su Nintendo 3DS – e in effetti anche World – questo è un titolo che apre la comprensione del comportamento delle varie creature nel vasto mondo di gioco. Come dicevamo prima, conoscere i mostri delle battaglie può aiutare un po’ negli incontri iniziali, ma i sistemi e i tutorial disponibili rendono il titolo accessibile praticamente a qualsiasi giocatore.

La storia in sé è abbastanza semplice ma divertente ed è sicuramente rafforzata dal protagonista principale. Il nostro Rider ha un rapporto assolutamente affascinante con i suoi Monstie e in particolare con Ratha. Il nostro personaggio, il discendente di un leggendario cavaliere di nome Red, viaggia al fianco di Navirou, una fata, ed Ena, una wyverniana con legami con Red. Il loro obiettivo è scoprire i segreti di uno speciale Monstie di nome Ratha, che si dice abbia il potere di portare la rovina al mondo semplicemente sbattendo le ali. Ci vuole un po’ di tempo prima che la trama si faccia sentire davvero, ma alla fine il lavoro è eccellente.

Monster Hunter Navirou

Come gioco di ruolo, Wings of Ruin, è proprio uno di quei classici RPG vecchio stampo. Biomi diversi molto vicini tra loro e per proseguire nella trama dobbiamo guadagnare la fiducia della popolazione nei vari villaggi che andiamo a visitare. Lo scenario è quasi sempre lo stesso: “questo mostro sta causando problemi, affrontalo per noi”. La situazione quindi è un po’ classica, ma giochi come questo sono progettati per essere longevi per tantissime ore e in questo contesto funziona davvero bene.

Combattimento e Monstie!

Tuttavia, gli aspetti particolarmente intriganti di Monster Hunter arrivano nel combattimento e nella costruzione del team. Siamo un Rider, parte di un gruppo di persone che scelgono di allevare, fare amicizia e allearsi con i mostri piuttosto che cacciarli. Sì, è un po’ sulla falsa riga di Pokémon – con una discutibile pratica di rubare le uova dai nidi, ma non andiamo troppo in profondità – ma man mano che si sviluppa il playthrough, l’impostazione è sbalorditiva. Ogni mostro ha un tipo preferito di attacco e di abilità speciali che si ramificano in un vero e proprio combattimento carta-forbici-sasso.

Ogni Monstie ha le proprie caratteristiche particolari con tanto di statistiche peculiari che aumentano salendo di livello. È possibile, inoltre, scegliere quali tipi di attacchi e abilità far usare dal tuo alleato, cosa davvero utile dopo la fase iniziale del gioco. Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è anche abbastanza generoso in fatto di esperienza guadagnata dai nostri compagni. In particolare più avanti nella storia, avremo a disposizione potenti mostri ma con almeno 20 livelli inferiori al nostro. Il titolo mette a disposizione delle vere e proprie spedizioni da 20-30 minuti per salire di livello mentre continuiamo a progredire e completare missioni.

Combattimento

Come accennato in precedenza, il combattimento incorpora un formato alla carta-forbici-sasso, indovinare le mosse con cui il mostro avversario andrà ad attaccarci sarà fondamentale per riuscire a contrastarlo. Durante l’inizio della nostra avventura, questa metodologia di combattimento sarà un po’ trial and error, ma una volta capiti i vari tipi di mostri sarà molto più facile determinare la prossima mossa del nostro avversario. C’è anche la possibilità di prendere di mira parti specifiche delle creature, proprio come in un Monster Hunter classico, e distruggere o limitare la possibilità di attacchi speciali che può fare un determinato avversario. Durante il combattimento, si accumula una barra che ci permette di “Cavalcare” il nostro Monstie per andare ad attaccare con una potente abilità speciale. Man mano che i nemici diventano più forti, sarà necessario imparare ad usare i vari oggetti come bombe e trappole, questa interessante aggiunta va a variare ulteriormente il combat system.

Armi ed armature a non finire!

Come in ogni Monster Hunter che si rispetti, possiamo forgiare e potenziare una serie vertiginosa di armature e armi derivate dai mostri affrontati. Come sempre, la moda di Monster Hunter è davvero favolosa oltre ad una profondità davvero invidiabile per titoli simili. Possiamo portare con noi tre armi, utilizzabili comodamente durante le battaglie, le quali si dividono in tre categorie: spada, arco e martello/corno, che aggiungono un altro strato al combattimento di Wings of Ruin. Forgiare armature e armi con le mosse e i buff preferiti è davvero divertente.

Monster Hunter Armi

Nonostante i notevoli lati positivi, la costruzione solida e la varietà intelligente del combattimento, alcuni scontri possono trascinarsi fino a 20 o più turni, rendendo prolisso qualcosa di divertente su cui si basa il titolo. Ci siamo trovati, di conseguenza, a cercare di schivare di proposito alcune battaglie, poiché fortunatamente i nemici sono visibili fisicamente sul campo.

Quality of life e novità

Molti meccanismi e dettagli vengono introdotti lentamente, con tutorial estremamente chiari per cercare di proseguire nella trama. Nel complesso è un lavoro ben riuscito, ma il problema fondamentale è la progressione della storia soprattutto nelle fasi iniziali della nostra avventura. Possiamo passare ore a completare missioni secondarie, ma quando ci viene introdotta una nuova meccanica dobbiamo necessariamente fermarci per seguire le varie guide che ci vengono sottoposte.

Uno degli aspetti più interessanti di queste nuove meccaniche presenti in Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, sono i geni dei mostri. Questi danno ai giocatori la possibilità di modificare i Monstie in modi fondamentali. Ogni creatura può avere un totale di nove geni che danno diversi potenziamenti alle statistiche o mosse speciali. I geni possono essere trasferiti da una creatura all’altra per conferire attacchi ai Monstie o proprietà elementali che altrimenti non avrebbero.

Sfida i tuoi amici!

Il multiplayer ha alcune idee divertenti, ma purtroppo un po’ limitato. Si può giocare online con amici o con persone a caso in due modi diversi. In primo luogo, ci sono battaglie testa a testa in cui puoi mettere alla prova i Monstie “geneticamente migliorati” affrontando altri guerrieri. Le missioni coop, invece, consentono di affrontare mostri ed esplorare tane con gli amici, senza la possibilità di esplorare la mappa in stile openworld, ma in aree progettate come dungeon. I giocatori possono affrontare mostri fianco a fianco, emulando i compagni di battaglia presenti nella trama principale. Le missioni cooperative mancano di varietà, in quanto non ci sono molte opzioni tra cui scegliere, ma è comunque piacevole (per alcuni) passare un po’ di tempo a raccogliere uova e abbattere mostri con un amico.

Prestazioni e colonna sonora

La saga di Monster Hunter è difficilmente approdata su PC, se non in una delle ultime iterazioni – World -, che ha portato con se numerose migliorie. Wings of Ruin è uno di quei titoli ad essere sia su Switch che su PC incrementando la visibilità a questo capitolo. Sotto il lato tecnico, almeno durante la nostra prova attraverso la piattaforma Steam su PC, è stato decisamente piacevole, dato le poche pretese a livello hardware che chiede il gioco. Il titolo è sbloccato ad un framerate di 144hz che rende sicuramente più fluida – ma non necessaria – la nostra permanenza all’interno del mondo di gioco. L’ambientazione è molto vivace e colorata con diversi tipi di bioma che compongono l’universo di Wings of Ruin. Abbiamo la possibilità di vedere, quindi, diversi luoghi con ovviamente mostri tipici ad abitarli.

Monster Hunter Stories 2 presenta una meravigliosa colonna sonora orchestrale, epica e a volte stravagante. Queste soundtrack ci accompagneranno in modo meraviglioso durante tutta la nostra avventura attraverso il vasto mondo di Wings of Ruin.

Siamo stati dei buoni Rider? Tiriamo le conclusioni

Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è pieno di fascino e vanta una profondità davvero interessante. Questo titolo può dar filo da torcere ai veterani, ma essere comunque abbordabile per i neofiti o chi magari cerca di vivere semplicemente la storia. Essendo una miscela di un Monster Hunter classico con un pizzico di GDR, riesce ad offrire l’esperienza corposa che terrà occupati diversi giocatori per settimane. Monster Hunter Stories 2 può sembrare semplice visto dall’esterno, ma conserva ancora l’enorme profondità per cui la serie è nota. Non è così espansivo o frenetico come un classico Monster Hunter, ma gioca solo a suo vantaggio.

Cosa ne pensate di questo titolo? L’avete già giocato? Fatecelo sapere come sempre sotto nello spazio commenti e non dimenticate di continuare a seguirci su Nerdpool.it!

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