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MotoGP 23 – recensione del nuovo racing di Milestone

Milestone sfreccia come la Ducati di Pecco Bagnaia per riconfermarsi Campione del Mondo, ci riuscirà?

Puntuale come ogni anno, all’approssimarsi dell’estate ecco giungere sui nostri monitor e TV la nuova edizione del videogioco ufficiale della MotoGP, che come da una decina d’anni a questa parte è sviluppato dalla italianissima Milestone, software house milanese specializzata in racing game, soprattutto su due ruote. E quindi ai nastri di partenza troviamo MotoGP 23 che quest’anno punta, come il campione del mondo Pecco Bagnaia con la sua Ducati, a riconfermarsi come il punto di riferimento per le simulazioni motociclistiche.

Sarà riuscita Milestone nell’intento di evolvere ulteriormente la sua formula ed offrire il miglior titolo dedicato alla massima categoria motociclistica di sempre? Lo abbiamo provato per voi, e siamo pronti a condividere i risultati della nostra analisi, nella nostra recensione come sempre Made in NerdPool!

Una staccata dopo l’altra

MotoGP 23 si presenta decisamente in forma sotto tutti gli aspetti, da un comparto tecnico all’avanguardia (volti e animazioni facciali a parte, elementi comunque secondari) ad un’evoluzione della fisica sempre tangibile ad ogni edizione, coadiuvata dall’introduzione del meteo dinamico e finalmente dal tanto atteso flag-to-flag: adesso nel bel mezzo di un gran premio potremmo assistere ad uno stravolgimento delle condizioni meteo, che ci porteranno a scegliere se e quando rientrare ai box per cambiare moto con una con l’assetto giusto per le nuove condizioni della pista (il tutto ahinoi gestito in modo automatico tramite una cut-scene, ma è sempre una gradita introduzione).

La fisica di guida quest’anno vanta una decisa evoluzione verso un sistema di guida più realistico e simulativo, cosa che crea una curva di apprendimento piuttosto ripida per imparare a padroneggiare le moto, provenienti da tutte le classi del motomondiale, ovvero Moto3, Moto2 e MotoGP, nonché i bolidi elettrici della MotoE. Ovviamente ci riferiamo all’esperienza completa senza aiuti, aiuti che quest’anno arrivano grazie all’IA: sono stati implementati da Milestone infatti gli Aiuti Neurali, i quali grazie all’intelligenza artificiale assistono il giocatore in caso di errore, correggendo una frenata o una traiettoria destinata a portarci per terra. Gli aiuti neurali possono essere disattivi, moderati o attivi, per venire incontro alle esigenze di neofiti ed esperti.

Scrivere il proprio nome nella storia

Non manca ovviamente la modalità Carriera, piatto principale di questo MotoGP 23. L’edizione di quest’anno introduce interessanti novità anche qui, atte a mitigare la fisiologica ripetitività del susseguirsi di gare e campionati. Le novità in questione sono le Rivalità e i Turning Point. Nel primo caso dovremo, come ulteriore obiettivo di ogni squadra e campionato in cui correremo, cercare di battere uno specifico pilota, solitamente dotato della nostra stessa moto o di una di pari livello, mentre i Turning Point serviranno a evolvere la nostra carriera, permettendoci di saltare da una classe all’altra del mondiale in base ai risultati e alle risposte che daremo in una sorta di social network fittizio, che permetterà di creare nuove rivalità e alleanze con team, piloti e case costruttrici, come spesso accade nella realtà.

Queste novità funzionano e tendono a creare un certo senso di appartenenza al mondo del motomondiale, e aiutano parecchio a rendere la carriera più avvincente e meno noiosa. Non mancano poi le classiche modalità quali Campionato, Gara singola o Allenamento, compreso la MotoGP Academy, una modalità studiata per impratichirsi con i tracciati ufficiali e le moto a disposizione, molto utile anche per prendere dimestichezza con la fisica evoluta di questa edizione, che potrebbe mettere in difficoltà anche gli appassionati più navigati.

Non mancano infine le modalità multiplayer, sia in locale grazie allo schermo condiviso, sia online, con il gradito e disponibile sin dal day one cross-play, seppur limitato alle sole console Sony e Microsoft (è totalmente assente su PC e Nintendo Switch, dove su quest’ultima per chiari motivi di hardware non è possibile nemmeno giocare in split-screen).

Tecnica, tecnologia e anima

Sul fronte puramente tecnico, come accennato in precedenza, MotoGP 23 è decisamente al passo coi tempi. Le moto e i tracciati sono riprodotti con dovizia di particolari, e soprattutto le prime si avvicinano davvero al fotorealismo. Le diverse condizioni climatiche e orari del giorno vantano effetti grafici davvero buoni, così come le animazioni dei piloti sulle moto, davvero ben fatte e realistiche. Unico neo i volti e le espressioni facciali di piloti e tecnici, aspetto secondario ma che speriamo in futuro Milestone decida di migliorare per amore del realismo anche solo nelle cut-scene. Stendiamo un velo pietoso sulle ombrelline, rese ancora peggio e davvero irrealistiche nelle movenze.

Abbiamo testato il gioco su Xbox Series X e le prestazioni sono praticamente perfette, col gioco in 4K a 60fps granitici e un colpo d’occhio generale sempre molto appagante. Il comparto audio è come ormai da tradizione ottimo, con i rombi delle moto splendidamente riprodotti e appaganti, effetti sonori azzeccati e musiche dei menu mai troppo invasive o fastidiose: come sempre è presente il commento pre e post-sessione del leggendario Guido Meda, purtroppo limitato a quei soli momenti e probabilmente riciclato da diverse edizioni fa, peccato.

MotoGP 23 è un ulteriore passo in avanti nella direzione giusta per Milestone ed il suo prodotto su licenza di punta. Dovendo ovviamente sottostare alla licenza del motomondiale e dei suoi regolamenti lo spazio di manovra di anno in anno non è tantissimo, ma la voglia di continuare ad affinare il sistema di guida e offrire novità interessanti sia sul fronte tecnico e sia per la modalità carriera sono le mosse giuste per il team milanese, che ad ogni incarnazione offre un'esperienza sempre più completa e adatta ad esperti e neofiti.

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