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Piccolo Grande Eroe Machine Boy – Recensione

Con Piccolo grande eroe Machine Boy, edito da Saldapress, gli autori Tri Vuong e Irma Kniivila firmano una storia adatta a tutte le età, sospesa tra Osamu Tezuka e Akira Toriyama. Un racconto in grado di divertire, commuovere e, soprattutto, far riflettere, su un’importante domanda: possiamo davvero cambiare la nostra natura più profonda?

PICCOLO GRANDE EROE MACHINE BOY

STORIA: Irma Kniivila

DISEGNI: Tri Vuong

COPERTINA: Tri Vuong

FORMATO: 140 x 210 mm, B. con sovracoperta., 192 pp., col.

DATA DI USCITA: 14/07/2023

PREZZO: € 18.00

CARATTERISTICHE: Brossurato, Volume unico

GENERE: Young Adult

Quando Machine Boy cade dal cielo e atterra nella città di Mega 416, è ancora solo un freddo robot alieno che lascia una scia di distruzione al suo passaggio. Poi però Nonno Karate riesce a fermarlo, attivando il suo cuore sintetico e dandogli un nome. Da quel momento, che stia combattendo contro degli insetti giganti nel seminterrato della scuola o preparando il sugo per gli spaghetti, Machine Boy è sempre pronto ad aiutare il prossimo. Quando però il suo cuore reagisce pericolosamente all’arrivo di misteriosi detriti dallo spazio, il piccolo grande eroe robotico si chiede se davvero una macchina come lui può essere una forza del bene.

Considerazioni

Con Piccolo Grande Eroe Machine Boy, Irma Kniivila e Tri Vuong hanno creato una splendida graphic novel per i giovani lettori che anche gli adulti leggeranno con piacere. Un pò nostalgici e divertenti, i temi familiari dell’adolescenza sono esplorati attraverso gli occhi di un adorabile robot alieno in un mondo eccentrico di animali antropomorfi. Lo stile artistico mostra immediatamente le influenze dei manga, soprattutto nel design del personaggio di Machine Boy e i colori, anche se non sono tipici dei manga quasi sempre in bianco e nero, stranamente non fanno altro che rafforzare questa sensazione.

Sia agli adolescenti che agli adulti piacerà il tema della programmazione distruttiva predeterminata e del cambiamento del proprio destino. Questo tema segue Machine Boy e i suoi amici per tutta la storia. La personalità di Machine Boy alla fine mi ha ricordato altri robot altruisti e amabili come Baymax di Big Hero 6, si finisce per fare il tifo per Machine Boy durante le sue avventure e per essere in ansia e parteggiare per lui in tutte le sue disavventure.

Altri temi importanti per i ragazzi sono presentati in modo reale ed emotivamente autentico, anche all’interno dello strano mondo di Machine Boy. Il nostro protagonista deve imparare a gestire l’emarginazione, affrontando i bulli sia a scuola che fuori e, nel frattempo, vuole solo fare amicizia e aiutare tutti. Per concludere, la cosa migliore di questo fumetto è che è molto divertente, Kniivila e Vuong hanno disseminato quasi ogni pagina di riferimenti umoristici, sottili e talvolta sciocchi alla cultura pop, ma allo stesso tempo è emozionante e tocca temi che sia ai ragazzi, che magari stanno ancora vivendo certe situazioni, che ai ragazzi di una volta che possono essersi trovati in quelle situazioni, faranno fare il tifo per Machine Boy.

La cosa migliore di questo fumetto è che è molto divertente, Kniivila e Vuong hanno disseminato quasi ogni pagina di riferimenti umoristici, sottili e talvolta sciocchi alla cultura pop, ma allo stesso tempo è emozionante e tocca temi che sia ai ragazzi, che magari stanno ancora vivendo certe situazioni, che ai ragazzi di una volta che possono essersi trovati in quelle situazioni, faranno fare il tifo per Machine Boy.

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