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Scorn – la nostra recensione!

Scorn è un videogioco d’avventura del 2022 sviluppato da Ebb Software e pubblicato per Microsoft Windows, Xbox Series X e Series S e PlayStation 5, ispirato alle opere di Hans Ruedi Giger, di Zdzisław Beksiński e a quelle di Francis Bacon. Oggi andremo ad analizzare a pieno la versione PS5 di Scorn, uscita il 3 Ottobre 2023.

Bene, adesso arriva la parte difficile. Come è possibile analizzare a pieno un gioco controverso e tetro come Scorn? Proviamoci assieme!

Scorn recensione

La trama

Sin dai primi minuti Scorn ci abbandona all’esplorazione di questo mondo fatto di metallo, carne e sangue, ripieno di non semplicissimi enigmi (anzi quasi indecifrabili) che ci porteranno ad amare ed odiare il titolo.

Non si riesce a ben decifrare la vera storia del gioco, dato che ci troveremo quasi sempre a dover decifrare enigmi ed esplorare questo mondo futuristico in cui l’uomo e la macchina si sono fusi.

Il gioco si divide in atti, ce ne sono ben cinque, che portano Scorn ad avere una durata media di 5/6 ore. Una durata davvero esigua, anche se perderemo molto più tempo smarrendoci nei meandri delle ambientazioni del titolo.

Diciamocela tutta, Scorn è un gioco con un senso molto profondo anche se per alcuni possa sembrare un semplice gioco horror ad enigmi.

Per certi versi sembrerebbe che Scorn voglia denunciare un mondo in cui l’uomo si è spinto troppo oltre, fondendo la propria carne con il metallo, definendo il collasso dell’umanità.

Ambientazione

In Scorn ci troveremo ad esplorare un mondo futuristico ignoto, in cui prevale la sensazione di morte, disperazione e sangue. Ci troviamo di fronte ad un lavoro svolto in maniera egregia da parte di Ebb Software, dato che ciò che si vuole trasmettere al videogiocatore, sensazioni come smarrimento, paura e disprezzo (esattamente la traduzione di Scorn), arriva perfettamente.

Scorn recensione

Già dai primi minuti noteremo che gli sviluppatori hanno ideato un mondo molto freddo e cupo, facendoci esplorare delle enormi strutture, edifici diroccati e distese di sabbia che poi riportano sempre agli edifici citati precedentemente.

Notiamo anche che il gioco vuole trasmettere un senso di solitudine al videogiocatore dato che incontreremo pochissime forme di vita oltre il protagonista. Forse gli sviluppatori vogliono farci immedesimare nell’ultima speranza per l’umanità?

Gli enigmi

Uno dei punti di forza del gioco sono gli enigmi. Presenti nel 90% del gioco, porteranno il giocatore ad impazzire letteralmente dato che non esiste nessun tipo di aiuto per quanto riguarda la soluzione degli stessi, oltre la nostra perseveranza e fortuna.

Questa parte di gioco è stata creata in maniera realmente maniacale, tolta naturalmente la questione della difficoltà nell’ottenere la soluzione per proseguire, notiamo che questi non semplicissimi puzzle ambientali hanno più di una soluzione, che in termini di trama non porta a nessun cambiamento.

Comparto grafico e sonoro

Scorn è un titolo che utilizza l’ Unreal Engine 4, gira fisso a 60 fps mantenendo alta la risoluzione (parliamo naturalmente della versione PS5) non presentando la possibilità di scegliere tra modalità Prestazioni e modalità Grafica.

La creazione del mondo e l’utilizzo dei colori riescono perfettamente a trasmettere delle vere e proprie emozioni al videogiocatore difatti dove noteremo un colore più acceso sarà evidente la presenza di vita.

Per quanto riguarda il comparto sonoro possiamo dire che Scorn non utilizza una vera e propria colonna sonora ma preferisce inserire dei semplici suoni e versi per creare degli ambienti vuoti in cui il giocatore debba sentirsi “da solo”.

Durante gli enigmi riusciamo anche ad apprezzare meglio questo tipo di concetto, dato che nessun tipo di suono e lasciato al caso. Un lavoro semplice che abbiamo apprezzato appieno.

Considerazioni

Come sempre ci troviamo alla sezione delle considerazioni personali, dove analizzeremo ciò che ci è piaciuto e cosa avremo apprezzato in più nel titolo.

Naturalmente notiamo che gli sviluppatori hanno centrato il loro obiettivo. Creare un’esperienza controversa che non troveremo da nessuna parte. La mancanza totale di trama o le battaglie a dir poco inesistenti rendono Scorn un titolo unico, anche se avremo preferito qualcosa in più. Aggiungere qualche missione secondaria, altre forme di vita senzienti e qualche combattimento in più avrebbero portato il gioco nell’Olimpo dei videogames, non solo fermandosi a fidelizzare gli amanti del genere.

Per quanto riguarda la durata non possiamo aggiungere molto. Aumentare le ore di un titolo così difficile avrebbe reso il gioco frustrante, dato il tempo che si potrebbe perdere con gli enigmi presenti in game.

Scorn recensione

Conclusione

Scorn è una lettera d’amore per gli amanti dei giochi con puzzle ambientali e rompicapi. Un titolo che ha una difficoltà vista solo in pochi altri casi che ricompensa il giocatore con un finale “da interpretare”, altro punto secondo me negativo del gioco. Certo, l’obiettivo degli sviluppatori è stato centrato appieno, creando un’esperienza unica che però difficilmente viene portata a termine.

La difficoltà degli enigmi incide molto sullo scorrimento del gioco, non essendo possibile ottenere nessun tipo di aiuto, portandoci a poterci bloccare anche per giorni sullo stesso enigma.

Se da una parte il senso del gioco può non essere apprezzato, è da notare che comunque Ebb Software abbia fatto un ottimo lavoro sia su grafica e sonoro. Invitiamo naturalmente gli amanti del genere all’acquisto.

Scorn è un titolo controverso che per certi versi ha giocato molto con la nostra perseveranza, sublimando in noi la voglia di voler abbandonare tutto più di una volta. La mancanza di qualsiasi tipo di elemento di trama e il gameplay misero mettono a dura prova il giocatore, anche se il lavoro di Ebb Games è ottimo. L'obiettivo è stato centrato ma non è per tutti.

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