back to top

Sex Education 4: recensione della stagione finale

Sex Education 4, la quarta ed ultima stagione della serie é disponibile da oggi 21 settembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. 

Il trailer aveva giá anticipato una stagione ricca di nuove esperienze sessuali, crescita personale, amore, risate, lacrime, amicizia, e tanto altro, come il fantastico guardaroba di Eric, il ritorno al lavoro di Jean con un nuovo capo (interpretato da Hannah Gadsby), quello di Adam in fattoria, e le abilità artistiche di Aimee, e per finire… Maeve torna a Moordale per il suo primo vero appuntamento con Otis. 

Con questa ultima stagione diciamo addio alla banda di Moordale, che ci tiene compagnia dal 2019. 

È giunto il momento di preparare i fazzoletti e salutarci con otto nuovi episodi, incluso un finale di stagione eccezionale della durata di 83 minuti. 

La sinossi di Sex Education 4

Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis e Eric devono affrontare un nuovo inizio – il loro primo giorno al Cavendish Sixth Form College. Otis è nervoso all’idea di creare una nuova clinica, mentre Eric spera con tutto sé stesso che non saranno di nuovo degli “sfigati”. L’istituto Cavendish rappresenta uno shock culturale per tutti gli studenti di Moordale, che fino ad allora pensavano di essere progressisti. Questa nuova scuola è molto diversa, ogni giorno si fa yoga nel giardino comune, si respira un’atmosfera all’insegna della sostenibilità e c’è un gruppo di ragazzi popolari per la loro… gentilezza?! Viv è totalmente sconvolta dall’atteggiamento non competitivo degli studenti, mentre Jackson sta ancora cercando di superare la sua storia con Cal. Aimee decide di fare qualcosa di nuovo frequentando lezioni d’arte e Adam prova a capire se un’istruzione di tipo tradizionale sia adatta a lui. 

Negli Stati Uniti, Maeve sta vivendo il suo sogno alla prestigiosa Wallace University, in cui segue le lezioni dell’autore di culto Thomas Molloy. Otis si strugge per lei, mentre deve abituarsi al fatto di non essere più figlio unico, o l’unico terapista della scuola…

Asa Butterfield torna a interpretare il protagonista Otis Milburn, al suo fianco Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Aimee-Lou Wood, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling, Mimi Keene. 

Recensione

In questi ultimi 4 anni Sex Education ha sempre tenuto a sensibilizzare chi la guardava sulla grandissima “ignoranza” che gli adolescenti hanno riguardo al sesso. Ma, anche su molte altre tematiche riguardanti la sessualitá che sembrano ancora oggi essere argomenti tabú. E da ben 4 anni, riesce nel suo intento grazie al suo modo di fare spiritoso, leggero, divertente e che non stanca.

L’ultima stagione aiuta non solo noi spettatori a dire addio ai personaggi ai quali ci siamo irrimediabilmente affezionati ma, da il giusto finale ad ognuno di loro. Chi ha dovuto imparare ad accettare sé stesso, chi ha dovuto imparare come si supera un trauma, chi ha dovuto lottare per farsi accettare dagli altri. In un mondo che sembra non vedere, non sentire e non accettare chi é diverso Sex Education fa da ponte per far comprendere che tutti ma, proprio tutti, siamo degni di rispetto e di amore, nessuno escluso.

Cosa accade ai personaggi?

Cominciamo con il nostro terapista preferito, Otis e i suoi compagni si sono trasferiti al nuovo liceo di Cavendish. Un luogo tanto inclusivo quanto colorato, in cui sono vietati i pettegolezzi e tutti sono amorevolmente accolti. Otis deve fare i conti con la mancanza di Maeve e, nel frattempo, vuole rimettere insieme la sua clinica. Si scontrerá peró con un altro personaggio che, a quanto pare ha avuto la sua stessa idea, la misteriosa “O”. Chi sará stato il primo ad avere un’idea cosí rivoluzionaria nella piccola cittadina e chi, ha il diritto di continuare con il proprio studio? Perché é ovvio che non possono esserci due terapisti in un solo liceo.

Ma, non solo Otis deve fare i conti con la mancanza della sua ragazza. Anche la migliore amica Aimee dovrá imparare da sola a superare il trauma della molestia subita e imparerá come sfogare la sofferenza che sente dentro di se.

Anche Eric ha la sua sfida personale, dovrá decidere se farsi battezzare in una comunitá religiosa che non ama e non vede di buon occhio la comunitá LGBTQIA+. Dovrá decidere tra la comunitá della chiesa e la comunitá alla quale cosí fieramente appartiene o le cose potranno finalmente conciliarsi?

Maeve anche avrá da fare per accettare la nuova vita e la mancanza di Otis. Dovrá dimostrare agli altri ma, piú a sé stessa quanto é forte e quanto vale. Affronterá una prova durissima e non sará semplice.

Insomma in questa stagione 4 di Sex Education ne abbiamo per tutti i gusti.

Tante tematiche

Sono davvero tante le tematiche affrontate in questa quarta ed ultima stagione, l’omosessualitá nella chiesa, asessualitá, transgender, disabilitá, bisessualitá, depressione port parto, molestie sessuali. Insomma, niente é lasciato al caso e tutto trova il suo giusto scopo e la sua corretta fine.

Sex Education ci porta nelle vite di tanti, tantissimi personaggi ognuno diverso dall’altro e ognuno con la sua vita e i suoi problemi, e tutto viene portato alla luce e spesso risolto tramite la lente d’ingrandimento della sessualitá. Questo vale per tutti, sia per i ragazzi sia per gli adulti, perché anche la madre di Otis, la prima terapista tra tutti, Jean Milburne che il padre di Adam Michael, dovranno affrontare entrambi delle sfide.

Conclusione

La quarta stagione di Sex Education non puó essere definita perfetta. Sono tante le storie che forse sono state concluse velocemente ed in modo approssimativo ma, viene comunque dato un finale a tutti e non sempre un lieto fine. I piccoli diventano grandi ed i grandi forse devono ricominciare ad essere piccoli. Aprire la mente ma, anche il cuore é secondo me il grande insegnamento che questa serie puó darci. Perché non tutto andrá sempre come vogliamo noi, peró possiamo sicuramente rendere tutto migliore se non lasciamo che l’odio, la rabbia e il rancore ci costringano la mente.

I finali lasciano aperte anche alcune strade per un futuro, una vita da adulti dopo il liceo. Chi lo sa, staremo a vedere cosa accadrá nel futuro. Per ora possiamo solo dire addio Sex Education…e grazie!

La quarta stagione di Sex Education non puó essere definita perfetta. Sono tante le storie che forse sono state concluse velocemente ed in modo approssimativo ma, viene comunque dato un finale a tutti e non sempre un lieto fine. I piccoli diventano grandi ed i grandi forse devono ricominciare ad essere piccoli. Aprire la mente ma, anche il cuore é secondo me il grande insegnamento che questa serie puó darci. Perché non tutto andrá sempre come vogliamo noi, peró possiamo sicuramente rendere tutto migliore se non lasciamo che l'odio, la rabbia e il rancore ci costringano la mente.

CORRELATI

La quarta stagione di Sex Education non puó essere definita perfetta. Sono tante le storie che forse sono state concluse velocemente ed in modo approssimativo ma, viene comunque dato un finale a tutti e non sempre un lieto fine. I piccoli diventano grandi ed i grandi forse devono ricominciare ad essere piccoli. Aprire la mente ma, anche il cuore é secondo me il grande insegnamento che questa serie puó darci. Perché non tutto andrá sempre come vogliamo noi, peró possiamo sicuramente rendere tutto migliore se non lasciamo che l'odio, la rabbia e il rancore ci costringano la mente.Sex Education 4: recensione della stagione finale