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Shaman 2 – La recensione

Tra la luce e il buio, è presente il crepuscolo...

Pubblicato da Jundo, Shaman 2 è finalmente arrivato. Disegnato da Shinichi Hotaka e scritto da Arisu, continuiamo la nostra avventura tra sigilli, Shaman e Predoni.

I sigilli sono oggetti dal potenziale misterioso. I loro utilizzatori vengono chiamati “Shaman“. A Nocurnia una guerra è appena cominciata: luce e buio, giorno e notte.

La copertina di Shaman 2. – Shinichi Hotaka e Arisu; Jundo.

In questo secondo volume troviamo una storia molto più approfondita e densa di trama, la quale ci racconta molti avvenimenti del passato appartenenti al mondo degli Shaman e dei Predoni, spiegandoci perché e come siamo arrivati fin qui e le prospettive per il futuro di Aki e compagni. Ma trovare la luce non sarà facile, soprattutto quando Aki si ritroverà perso nel buio, per poi rendersi conto che è lui il solo che può illuminare le tenebre e soprattutto il futuro di Nocturnia, riscattando la memoria di una persona a lui cara.

Il crepuscolo che separa la luce dalle tenebre

Aki, è un protagonista che si rende conto effettivamente dei suoi poteri e delle responsabilità che comportano, pur essendo molto impulsivo a tratti, sa che può cambiare il suo destino grazie alle scelte che compie nel bene e nel male. Distinguere eroi e villain sembra facile, ma la tela della trama lascia spazio per guardare le cose in maniera differente. Infatti, le dinamiche che avvengono tra i villain sono intricate e vanno per il Machiavellico “il fine giustifica i mezzi”. Questo vale soprattutto per Yoru, il villain principale della storia, il quale sembra che sia nel passato che nel presente (e probabilmente anche nel futuro) impattare molto nella vita del protagonista, qualsiasi piega prenda la storia; ed anche nella stessa organizzazione dei Predoni vi sono oscurità che si scontrano tra loro, lottando per ideali diversi, lotte interne che mettono a dura prova l’unione e il futuro dell’organizzazione, rischiando che possa andare in pezzi.

Shaman 2, come per il primo, segue una precisa e profonda storia, trattando in maniera molto più complessa -come all’interno di una tela di un ragno – la luce e il buio. La cultura orientale, specificamente giapponese è essenziale per la storia, e ritroviamo tantissimi riferimenti sfogliando le pagine; uno dei valori e messaggi di Shaman è sicuramente il tema dell’Ikigai che porta spesso a galla Aki e che oggi più che mai è caro a molti di noi. Inoltre, va menzionato anche come i rapporti umani tra i personaggi sono trattati con delicatezza, specialmente in questo volume il rapporto tra Aki e Nao sarà mostrato in maniera commuovente, come molte altre situazioni in cui ci immedesimeremo in altri personaggi e di cui sarà “scomodo” prendere insieme a loro delle decisioni difficili. Saranno presenti anche tanti simpatici e interessanti bonus a fine volume.

Nuovi personaggi e battaglie del passato

In Shaman 2 avremo modo di conoscere anche nuovi personaggi come Kaito, dal carattere “grigio”, un “ex rivoluzionario” che non crede sia più possibile cambiare per il meglio nulla, ma con l’arrivo di Aki molte sue idee che probabilmente voleva lasciare da parte, sembrano rispolverarsi e avere un nuovo futuro. In questo secondo volume, Aki subisce una metamorfosi messa in atto da lui stesso, per salvaguardare ciò a cui più tiene, ma anche per vendicare qualcuno, scoprendo che pur coincidendo con “la cosa giusta da fare” con la sua vendetta, il modus operandi è ben diverso da ciò che gli suggerisce l’impulsività.

Aki si rivela essere come una specie di “crepuscolo”, ciò che c’è a metà tra la luce e il buio, per mettere un confine tra i due ben preciso, pur essendo lui stesso in modo ideale ciò che è presente tra le due metà di un qualcosa che è impossibile separare. Intorno a lui vagano e amministrano la storia anche tanti altri personaggi che impareremo a conoscere, che hanno contribuito (e continuano) alla storia, chi per alcuni ideali e chi per altri, seguendo sempre ciò che metteva in comunicazione il cuore e ala mente per ciò in cui credevano. L’eredità di alcune delle decisioni di personaggi del passato è ora nelle mani di Aki e compagni, ma anche nei villain, in questo soprattutto di Yoru, l’opposto anche per i poteri di Aki. Alla fine, si prenderanno decisioni importanti che determineranno fermamente ciò che avverrà in un terzo possibile volume.

Aki -Shinichi Hotaka e Arisu; Jundo.

I disegni di Shaman 2

I tratti di Shaman 2, sono come per il primo molto “intrisi” di inchiostro, che è molto presente in tutte le tavole esaltando la storia, dove le vignette sono state utilizzate in un modo innovativo soprattutto per alcune scene di combattimento. Lo stile “profuma di inchiostro”, riuscendo inoltre a trasmettere ogni emozione e risultando capace di far orientare immediatamente il lettore all’interno delle tavole, catapultandolo nelle varie situazioni e nell’ambiente circostante che sembra conoscere da sempre. Gli sfondi, molto curati e dettagliati compongono le tavole di caratteristiche rare e atmosfere che rispetto al primo volume abbiamo avuto poco modo di osservare; ad esempio, in Shaman 2 avremo modo di trovarci in ambienti desolati e saremo avvolti dall’oscurità della notte, ma anche in mezzo a battaglie appartenenti al passato e che influenzano tuttora il presente. Per questo, avendo un ottimo character design, per Shaman sono altrettanto essenziali gli sfondi che sorreggono dei personaggi ben strutturati.

Akie e Kaito – Shinichi Hotaka e Arisu; Jundo.

E voi avete già letto Shaman 2? Cosa ne pensate? Fateci sapere tutto nei commenti e continuate a seguirci!

Shaman 2, come per il primo, segue una precisa e profonda storia, trattando in maniera molto più complessa -come all'interno di una tela di un ragno - la luce e il buio. La cultura orientale, specificamente giapponese è essenziale per la storia, e ritroviamo tantissimi riferimenti sfogliando le pagine; uno dei valori e messaggi di Shaman è sicuramente il tema dell'Ikigai che porta spesso a galla Aki e che oggi più che mai è caro a molti di noi.

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