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Star Wars: Ahsoka 1×06 – Recensione del sesto episodio!

Un episodio che ci ruba di nuovo occhi e cuore, con atmosfere misteriose ed esoteriche.

Dopo lo scorso eccezionale episodio, che tutti i fan di Star Wars: Ahsoka hanno adorato, concentrato principalmente sulla protagonista, Dave Filoni arriva e ci scaraventa in luoghi misteriosi ed esoterici, con il ritorno di alcuni personaggi chiave. Le emozioni sono difficili da contenere, poiché ogni settimana veniamo sovraccaricati di magia tipica di SW (che giustamente i fan pretendono) come il gioco dei ritmi della trama uniti a evoluzioni dei personaggi, e le interpretazioni mozzafiato.

Attenzione seguono SPOILER! Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Peridea, la terra dei sogni e della follia

Citando le parole di Baylan Skoll: “Questa è una terra di sogni e follia, dove le storie dei bambini prendono vita“. Sicuramente Peridea è ricca di mistero, dai molti aspetti esoterici come possiamo notare anche dal fatto che sia la roccaforte delle Sorelle della Notte, altre figure inquietanti che ci hanno sorpreso. All’inizio dell’episodio ci è concesso dare solo una breve occhiata a come se la sta cavando Ahsoka nel suo viaggio iperspaziale insieme ai Purrgil e a Huyang, che cita la famosa introduzione “Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana…” mentre la nostra Ahsoka si perde nei suoi pensieri.

Intanto l’Occhio di Sion arriva a Peridea, che come dicevamo si tratta di un pianeta misterioso e che ricorda vagamente Mordor. Forse Dave Filoni si è leggermente ispirato a Il Signore degli Anelli, considerando anche “Ahsoka la bianca”.

Morgan Elsbeth ci rivela che il pianeta d’origine delle Dathomiri è proprio Peridea (questo spiegherebbe gli insoliti poteri della forza che provengono da un’altra Galassia), e che furono le prime a viaggiare con i Purrgil nell’Iperspazio.

Ma in questo scenario desolato, abbiamo anche un Baylan Skoll (Ray Stevenson) che lascia qui e là degli indizi riguardanti il suo vero obiettivo ancora non del tutto chiaro. In questo episodio abbiamo avuto modo di vedere qualche dialogo in più tra lui e Shin Hati (Ivanna Sachno), la sua apprendista, molto più fedele al lato oscuro rispetto a lui, che prova addirittura nostalgia per il tempo d’oro dei Jedi, seppur con delle considerazioni non comuni.

L’apprendista di Baylan sembra ancora insipida, ma potrebbe essere un’ottima rivelazione in un ruolo d’antagonista, o quantomeno “grigio” nella sua linea temporale. I dialoghi tra Baylan e Shin, aprono uno spiraglio sul loro rapporto, all’apparenza meno forte di quanto possa essere quello tra Ahsoka e Sabine.

Il Ritorno di Thrawn

Lo Star Destroyer Chimaera fermo in mezzo al cielo ci fa emozionare e il debutto di Lars Mikkelsen nei panni del Grand’ammiraglio Thrawn (fratello del più famoso Mads Mikkelsen che ha interpretato Galen Erso in Star Wars Rogue One), a cui aveva già prestato la voce nella serie Star Wars: Rebels, rende il tutto più suggestivo. Grazie alla sua interpretazione, anche i fan che non hanno visto la serie animata potranno capire in pochi secondi il suo personaggio freddo, astuto e calcolatore, insieme alle sue tante sfaccettature.

L’obiettivo di Thrawn è ovviamente quello di tornare nella sua galassia, utilizzando ogni risorsa a disposizione per riuscire nel suo intento, e questa sua furbizia la possiamo leggere tra le righe anche nei dialoghi, dal ritmo bilanciato come ogni pausa effettuata, riuscendo ad enfatizzare le sue battute. Ma, per spiegare brevemente chi è Thrawn, si può dire che appartenga alla specie dei Chiss e che prima degli eventi di Star Wars: Rebels abbia vissuto altre avventure che si narrano nei romanzi di Thimoty Zahn tra il 2017 e il 2021. Praticamente, i romanzi raccontano dell’origine del Chiss al suo incontro con Anakin Skywalker.

Gli obiettivi e l’astuzia di Thrawn

Per dei nuovi spettatori di Star Wars, Thrawn sarà un antagonista di cui gli obiettivi saranno difficili da comprendere e decifrare all’inizio, poiché ancora non si è visto il motivo per cui Ahsoka sia così preoccupata del suo ritorno, considerandolo come una pericolosissima minaccia, trattando l’urgenza dell’evitare il suo ritorno allo stesso modo in cui cerca costantemente Ezra Bridger.

Thrawn è uno stratega da cui ci si può aspettare gesti malvagi d’alto livello, un subdolo nemico che darà del filo da torcere ad Ahsoka Tano, che cercherà di eliminare non solo Ezra e Sabine, ma probabilmente anche i suoi stessi alleati Baylan e Shin, ma vederlo adempiere al suo ruolo di antagonista da cui ci si aspetta così tanto, sarà compito di Filoni e lo stesso Lars Mikkelsen.

Il Viaggio di Sabine Wren

Natasha Liu Bordizzo, rispetto ai primi due episodi ha migliorato di netto la sua recitazione, come possiamo notare durante il suo viaggio da “eremita” in giro per Peridia in groppa ad un ululatore, o quando viene attaccata dai banditi; queste scene, tipicamente da “Far West” fantscientifico, ci ricordano le atmosfere di The Mandalorian, ed è una scelta azzeccata considerando le origini di Sabine e la linea temporale in cui si stabilisce la serie di Ahsoka, uguale appunto, a quella del Mandaloriano. Probabilmente, la separazione dalla sua maestra Ahsoka e il viaggio in solitaria, servono alla giovane Padawan per crescere. Quello che speriamo sopra ogni cosa è che il rapporto tra Sabine e Ahsoka non faccia la stessa fine di quello tra Obi-Wan e Anakin…

Anche nello scontro con i banditi si può notare un suo miglioramento nello scontro corpo a corpo, dovuto all’allenamento seppur breve, con Ahsoka e Huyang. Inoltre, un dettaglio da non sottovalutare è quando le sorelle della notte avvertono “puzza di Jedi” proveniente da Sabine dichiarandola oltretutto pericolosa; quindi, oltre ad un’espressione piuttosto soddisfatta di Sabine per la dichiarazione fatta addirittura dal nemico, abbiamo una conferma in più del fatto che Sabine possegga effettivamente le potenzialità per diventare una Jedi. In questo episodio c’è una Sabine più matura e consapevole delle sue scelte, esattamente come se Dave Filoni ci volesse dimostrare nel modo più realistico e da “stereotipo” il percorso di un Padawan per diventare Jedi.

I Night Troopers

Uniformi consumate, e un capitano, Enoch, con la voce rimodulata come Marrok. Sono forse degli zombie?

La magia delle grandi madri ha permesso a Thrawn di entrare in contatto con Morgan Elsbeth, ma anche una legione da comandare. Un gruppo di Stormtroopers che lo segue con fedeltà assoluta, come se fosse una divinità che ha creato un culto tra di loro. I sottotitoli su Disney+ confermano il fatto che si chiamino “Night Troopers“, le loro armature imperiali sono realizzate con le reliquie dell’antica società di Peridea, con venature d’oro (forse ispirate all’arte del kintsugi?) e un altro indizio sono i fili rossi intrecciati nelle loro armature, i colori delle Sorelle della Notte. Ciò potrebbe significare che potrebbero essere dei soldati potenziati dalle Sorelle della Notte, come il loro leader e capitano Enoch.

Quindi: “I Night troopers sono degli zombie?” Sicuramente l’esercito di un nemico come Thrawn è obbligato a far paura, ed essere ben organizzato; e dato che gli zombie hanno già fatto la loro comparsa in Star Wars, la possibilità che i Night troopers possano essere i nuovi antagonisti della Nuova Repubblica di Star Wars in TV, sarebbe un’esperienza di tutt’altro livello. Se il franchise scegliesse di dotare il Grand’ammiraglio Thrawn di un esercito di questo tipo, renderebbe le prossime battaglie orribili in un modo in cui raramente ci si immerge. Forse, le Sorelle della Notte hanno davvero rianimato un esercito di non-morti con la loro magia oscura.

Torna a casa Ezra

Anche se lo abbiamo visto pochissimo nell’ultimo episodio, Ezra Bridger (Eman Esfandi) fa finalmente il suo debutto nel live-action, e sebbene ci aspettassimo un’entrata in scena più “scioccante”, non possiamo dire di non esserci commossi davanti all’abbraccio con Sabine (e anche un po’ sorpresi dalla barba di Ezra!), almeno per i fan di Star Wars: Rebels.

I fan di Star Wars: Rebels conosceranno già le abilità di Ezra, ma è bene rinfrescare la memoria, anche se negli ultimi minuti dell’episodio sono accennate: Ezra ha la capacità di comunicare con le altre specie, quindi anche il fatto di ritrovarlo in un villaggio di Noti (gli alieni appena introdotti nella nuova puntata) non è poi così sorprendente. Ma quanto è cambiato dalla sua ultima apparizione nella saga? E come ha fatto a sopravvivere allo Star Destroyer Chimaera di Thrawn?

La quiete prima della tempesta

Possiamo ipotizzare che Peridia sarà un luogo importante per un fatidico scontro negli ultimi episodi, e c’è ancora da capire quale sia il vero obiettivo di Baylan Skoll, il quale dice di voler servire uno scopo superiore che ci costringe a riflettere sul passato dei Jedi e sulle visioni differenti della Forza come ci viene spesso riproposto nella serie, una riflessione evidentemente importante a cui dobbiamo porre attenzione. Thrawn è impaziente di tornare in azione e farà di tutto pur di sconvolgere la galassia, probabilmente ci sarà una Ahsoka o una Sabine Wren a fermarlo, se non lo stesso Ezra; ma, data l’importanza più che giusta della protagonista, possiamo puntare a uno scontro finale che riguardi lei e Thrawn, considerando anche la sua più recente “metamorfosi“.

E’ stato un episodio sicuramente dalle dinamiche più calme rispetto al precedente, ma forse ci aspetta una tempesta che sconvolgerà ogni cosa. Di certo dobbiamo essere pronti agli ultimi due episodi che ci attendono, allacciate le cinture… La galassia potrebbe essere messa a ferro e fuoco.

In questo episodio c'è poca Ahsoka (che si perde nei suoi pensieri) e c'è un Dave Filoni che sembra stia tessendo la tela per gli ultimi due episodi della serie, se non addirittura il futuro di altre possibili stagioni. Le comparse inquietanti di Thrawn, impaziente di tornare, le sorelle della notte e il loro culto, e la legione dei Night Troopers ci rendono ansiosi riguardo gli avvenimenti futuri della serie, da elogiare anche questo lato angosciante reso perfettamente affascinante per i loro ruoli da "villain". Sabine sembra stia diventando più matura e consapevole, e Ahsoka è in viaggio verso i suoi amici e nemici. Scorgiamo tanti lati nascosti e in continuo sviluppo, i quali sembrano ci stiano preparando a un finale che ci terrà incollati allo schermo... Allacciate le cinture, la galassia potrebbe essere messa a ferro e fuoco...

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In questo episodio c'è poca Ahsoka (che si perde nei suoi pensieri) e c'è un Dave Filoni che sembra stia tessendo la tela per gli ultimi due episodi della serie, se non addirittura il futuro di altre possibili stagioni. Le comparse inquietanti di Thrawn, impaziente di tornare, le sorelle della notte e il loro culto, e la legione dei Night Troopers ci rendono ansiosi riguardo gli avvenimenti futuri della serie, da elogiare anche questo lato angosciante reso perfettamente affascinante per i loro ruoli da "villain". Sabine sembra stia diventando più matura e consapevole, e Ahsoka è in viaggio verso i suoi amici e nemici. Scorgiamo tanti lati nascosti e in continuo sviluppo, i quali sembrano ci stiano preparando a un finale che ci terrà incollati allo schermo... Allacciate le cinture, la galassia potrebbe essere messa a ferro e fuoco...Star Wars: Ahsoka 1x06 - Recensione del sesto episodio!