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Star Wars: Ahsoka – La Recensione del Terzo Episodio! (Con possibili Spoiler)

Se nei primi due episodi di Ahsoka abbiamo cominciato a capire i rapporti tra i personaggi che per alcuni potrebbero essere del tutto nuovi mentre per altri delle vecchie conoscenze, in questo terzo episodio siamo spettatori di alcune dinamiche da non dare per scontate.

Nella nostra Recensione analizzeremo il terzo episodio di Ahsoka approfondendo molti aspetti interessanti, pieni d’azione e spade laser! Tuttavia, vi consigliamo di tornare dopo la visione della puntata per evitare ogni possibile spoiler!

Un Nuovo Addestramento Jedi

Nonostante il minutaggio minore rispetto agli altri episodi, in questo troviamo molte scene d’azione ed effetti speciali al di sopra di ogni aspettativa. Viene fuori il carattere deciso e combattivo del Generale Hera Syndulla, di fronte ai rappresentanti delle Nuova Repubblica alquanto ostili nei suoi confronti e che sembrerebbe anche un gruppo poco perspicace, se non per il Cancelliere Mothma, interpretato dalla famosa Genevieve O’Reilly. Come un simpatico e intuitivo cliché che le serie tv di Star Wars sono solite usare.

Mentre Sabine si allena sullo Shuttle-T6 con un addestramento ispirato alle Arti Marziali Giapponesi, come l’arma che la giovane Padawan impugna, un Bokken, uguale a quello utilizzato nel Kendo sotto la supervisione di Huyang che pronuncia termini pertinenti alla disciplina nella lingua del Sol Levante, Ahsoka decide di avvicinarsi maggiormente all’apprendista jedi provando lo Zatoichi, che prende il nome da un cieco spadaccino della letteratura giapponese.

Da quanto sappiamo finora, ciò che è certo è che Sabine ha un insolito legame con la forza, seppur apparentemente debole. Lo stesso Huyang afferma che Sabine non potrebbe mai diventare una Jedi, incapace di soddisfare gli standard dell’Ordine. Ma sembra che l’obiettivo di Ahsoka, non sia addestrare la ragazza per fare di lei una Jedi, ma di farle trovare trovare semplicemente sé stessa. Ovviamente questo aggiunge ancora più mistero all’Obiettivo di Ahsoka, ma si sa, lei ha delle forti motivazioni non convenzionali legate al suo passato.

Ahsoka, pur non essendo mai diventata Cavaliere Jedi (nonostante ciò che si dica nell’introduzione del primo episodio, forse un errore di sceneggiatura o un indizio per una storia futura), è stata addestrata da Anakin Skywalker soprattutto nel combattimento, rispetto alla religione. Lei non crede nell’Ordine, come svela palesemente a Huyang, e afferma che sono state le stesse rigide convinzioni dell’Ordine a portarlo alla sua rovina.

La Caccia nello Spazio

Se questo donerebbe di un senso più vasto e vivo al ragionamento innovativo di Ahsoka, perché se davvero la forza pervade ogni cosa allora sarebbe sensato addestrare non solo i più talentuosi, c’è da notare che questo percorso sta facendo crescere non solo Sabine, ma anche la stessa Togruta la quale sembra quasi scendere dal suo piedistallo per mettersi nei panni dell’apprendista. Ovviamente, questo è grazie anche al feeling instauratosi tra Rosario Dawson e Natasha Liu Bordizzo. Abbandonato l’atteggiamento distaccato e severo da mentore, che certamente fa parte del suo fascino, Ahsoka tenta di introdurre un approccio più alla pari anche nella battaglia verso il pianeta Seatos.

Ciò che ha posseduto maggiormente il minutaggio dell’episodio è stato l’inseguimento, dove sopra il pianeta Seatos, Morgan Elsbeth ha costruito l’anello di Sion, che richiama il videogioco Knights of the old Repubblic II: The Sith Lords. Ma dietro al T-6 di Ahsoka, vi sono due squadriglie a capo di Shin Hati e Marrok; dove la prima comincia finalmente a mostrare del cinismo e della determinazione tipicamente da antagonista e Marrok, il quale è perennemente mascherato, dotato di una voce falsata ed elettronica sembra assumere un’importanza rilevante. Che dietro quella maschera si nasconda proprio Ezra Bridger?

(L-R): Baylan Skoll (Ray Stevenson) and Shin Hati (Ivanna Sakhno) in Lucasfilm’s AHSOKA, exclusively on Disney+. ©2023 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

Ciò che c’è da dire sull’inseguimento scenografico e frenetico è il fatto che sia colmo di ciò che ha fatto innamorare la maggior parte dei fan della saga: inseguimenti nello spazio, manovre mortali, torrette laser; riferimenti al passato riguardanti la Millennium Falcon e Luke che si innovano in questa fantastica serie. Una menzione d’onore va sicuramente alla Spacewalk di Ahsoka (di cui si spera esca una action figure) e all’addio che ci stava per dire Huyang.

Le Enormi Creature Spaziali

Ci fermiamo obbligatoriamente sui Purrgil, gigantesche creature simili a delle “balene spaziali” che emergono in branco in mezzo allo spazio, infondendo serenità e speranza ad Ahsoka e Sabine perché potrebbe essere il segno d’essere sulla buona strada per ritrovare Ezra. I Purrgil si sono mostrati estremamente dettagliati in questo live-action, dato che debuttarono nella serie animata Star Wars Rebels, dove strinsero legami particolarmente stretti con il Padawan Jedi Ezra Bridger, il quale scoprì che queste creature sono capaci di viaggiare nell’iperspazio.

In questo episodio le nostre protagoniste vi si ritrovano faccia a faccia, e scopriamo che le rotte migratorie dei purrgil attraversano effettivamente le galassie. E’ impossibile da non notare che queste creature stiano assumendo un’importanza sempre maggiore nella saga di Star Wars. Fu proprio Ezra ad imparare come usare la forza per connettersi ai Purrgil, un talento che utilizzò poi nello scontro con il Grand’ammiraglio Thrawn; e proprio in quell’occasione i due sparirono… per questo Ahsoka si impone di seguire la pista del Grand’ammiraglio: trovarlo vorrebbe dire evitare la Resurrezione dell’Impero e il ritrovamento di Ezra… Ammesso che sia ancora vivo.

Inoltre, sembra che Shin e Marrok stiano diventando davvero delle spine nel fianco per le nostre protagoniste, si presagisce che si accaniranno ancor di più con Ahsoka & Company, con futuri scontri dettati dalla furia e pericolose spade laser.

Noi ci stupiamo degli effetti speciali di altissimo livello e dell’epica colonna sonora. Dobbiamo fare i complimenti a Kevin Kiner per il tema musicale che ci intrattiene durante gli splendidi titoli di coda.

In questa puntata terza puntata di Star Wars: Ahsoka che ribalta la tipica figura del Mentore e dell'Apprendista Jedi, mettendo il primo in una posizione molto più alla pari con un giovane Padawan, sicuramente dovuto alle ideologie innovative e non convenzionali di Ahsoka che la contraddistinguono. Inoltre, assistiamo a un interessante inseguimento nello Spazio e all'apparizione live-action dei Purrgil.

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