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The Kitchen – recensione del nuovo film originale Netflix

L'opera prima di Daniel Kaaluya non convince

Dopo aver scritto diversi episodi dell’acclamata serie tv Skins, l’attore Daniel Kaaluya (Get Out, Nope) è pronto ad approdare al cinema come sceneggiatore e regista di un nuovo film: The Kitchen. Il nuovo racconto distopico di Netflix ci presenta una Londra futuristica dove il divario tra ricchi e poveri è ormai al limite.

Di cosa parla The Kitchen?

Siamo a Londra, anno 2044. Tutte le forme di edilizia sociale sono state sradicate e le classi lavoratrici di Londra son state costrette a vivere in alloggi temporanei alla periferia della città. The Kitchen è il più grande del suo genere nonché ultimo villaggio di Londra che ospita chi non vuole lasciare la propria casa. Qui si incontrano le strade di Izi (Kane Robinson), un residente della cucina che sta cercando disperatamente di trovare una via d’uscita, e Benji (Jedaiah Bannerman), dodicenne che ha appena perso sua madre ed è in cerca di famiglia. Da questo incontro nasce una nuova speranza per le vite dei due protagonisti.

Londra come non l’avete mai vista

Il budget di Netflix c’è, e si vede. The Kitchen ci presenta una Londra che strizza l’occhio all’ambientazione grigia e desolante di Ready Player One per presentarci una storia di critica verso la società. La cura con cui viene strutturata “La Cucina” non è da sottovalutare, dai richiami futuristici con il neon fino alla radio gestita dal “The Kitchener“ (Ian Wright, l’ex calciatore dell’Arsenal). Kaaluya si impegna nel mostrare una particolare ricercatezza nelle inquadrature e nella scelta di una fotografia patinata che sposa bene le ambientazioni. Insomma, esteticamente riesce a trasmettere il senso di difficoltà e povertà in cui sono costretti a vivere i residenti del villaggio.

Kano, un attore sottovalutato

Diventato ormai icona generazionale per i giovani inglesi, complice il successo delle tre stagioni di Top Boy, Kane Robinson (in arte Kano) è il protagonista di The Kitchen. L’attore londinese riesce a donare delle sfaccettature interessanti a un personaggio introverso, diffidente e, inizialmente, anche egoista ma che non basta per salvare il film.

Un brutto episodio di Black Mirror

Nonostante l’ottima ambientazione e la buona interpretazione di Robinson, l’opera prima di Daniel Kaaluya non funziona. The Kitchen è un film con una trama sconclusionata dove non si riesce ad empatizzare con i personaggi.

Nei grandi film vige la regola che allo spettatore non vada mostrato tutto della trama ma, per poter capire e condividere determinate azioni, chi guarda il prodotto ha bisogno di conoscere parte della sua storia per poter essere in accordo/disaccordo con le intenzioni dei personaggi.

The Kitchen è, purtroppo, un film vuoto, con un’estetica affascinante ma che non basta per diventare memorabile. Sembra, piuttosto, un lungo episodio di Black Mirror…ma uno delle ultime stagioni.

The Kitchen è da oggi disponibile su Netflix. Vedrete il nuovo film di Daniel Kaaluya?

Nonostante l’ottima location e la buona interpretazioni di Robinson, l’opera prima di Daniel Kaaluya non funziona. The Kitchen è un film con una trama sconclusionata dove non si riesce ad empatizzare con i personaggi. Risulta, purtroppo, un film vuoto, con un’estetica affascinante ma che non basta per diventare memorabile. Sembra, piuttosto, un lungo episodio di Black Mirror…ma uno delle ultime stagioni.

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Nonostante l’ottima location e la buona interpretazioni di Robinson, l’opera prima di Daniel Kaaluya non funziona. The Kitchen è un film con una trama sconclusionata dove non si riesce ad empatizzare con i personaggi. Risulta, purtroppo, un film vuoto, con un’estetica affascinante ma che non basta per diventare memorabile. Sembra, piuttosto, un lungo episodio di Black Mirror…ma uno delle ultime stagioni.The Kitchen - recensione del nuovo film originale Netflix