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TUTTO QUESTO FUOCO di Àngeles Caso: recensione

Tutto questo fuoco. La rivoluzione delle sorelle Brontë è il nuovo libro di Ángeles Caso, pubblicato da Marcos y Marcos. Un omaggio meraviglioso alla passione inarrestabile delle sorelle Brontë, donne uniche e anticonformiste, e alle loro opere indimenticabili.

Trama

Charlotte, Emily e Anne sono tre sorelle, figlie del reverendo Brontë, che vivono isolate in una canonica sperduta nella brughiera.
Il periodo è quello dell’Inghilterra vittoriana, dove ciò che più conta per una donna è dimostrarsi sottomessa e ubbidiente all’uomo, e dove la bellezza, unita a un degno patrimonio, servono allo scopo più importante: accaparrarsi un buon partito.
Ma le sorelle Brontë sono diverse: il padre permette loro di leggere tutto ciò che vogliono, di studiare e acculturarsi, di viaggiare e di imparare nuove lingue.
Ma soprattutto fin da bambine hanno una grande passione che le accomuna: scrivere.
Prima poesie e poi, con grandissimo coraggio, dei romanzi. Libri che sono diventati delle pietre miliari nella letteratura mondiale.

“Guardate noi, invece, povere donne, costrette a scrivere di nascosto, a pubblicare sotto pseudonimo, a nascondere tutto questo fuoco dentro di noi, mascherando come ladre il desiderio e la furia. Guardateci stirare, cucinare, cucire, spazzare i pavimenti, cercando di rubare minuti, secondi, alla vita che scorre veloce per poter scavare lì dentro, nella brace che arde nelle nostre teste”.

Recensione

Che meraviglia quando ti capita tra le mani un romanzo speciale come questo! Delicato, affascinante e commovente, ma pieno di fuoco.

Àngeles Caso racconta la vita delle sorelle Brontë dal loro punto di vista di donne libere e indipendenti, in un’epoca in cui il destino di una giovane donna era segnato irrimediabilmente dal matrimonio e dai figli, dalla sottomissione al proprio marito e dalla cura del focolare domestico.

Impossibile aspirare ad altro, bloccate sul nascere dalle convenzioni sociali dell’epoca e “costrette a ripiegare su di loro, all’infinito, le ali che non vedevano l’ora di aprire, fino a trasformarle in inutili e orrendi monconi. Le ali straordinarie dello spirito ribelle delle donne”.

Ma le sorelle Brontë si dimostrano fin da giovanissime delle menti brillanti e attive, piene di estro creativo e amanti della scrittura. Inventano storie fantastiche, scrivono ottime poesie e sognano di potersi mantenere pubblicando le loro opere. Non sono quindi esattamente il ritratto della donna vittoriana tanto acclamata all’epoca, anzi. Grazie al sostegno del padre riescono a leggere e acculturarsi sui più svariati argomenti, riuscendo persino a viaggiare da sole per perfezionare la lingua tedesca e francese.

La prima parte del libro volge tutta intorno alla loro modesta vita in brughiera, segnata dalle perdite in giovanissima età della madre e di due sorelle maggiori. Solo Branwell resta in vita, quell’unico geniale fratello su cui tutta la famiglia fa affidamento e da cui tutti si aspettano grandi traguardi, che verranno però tragicamente disattesi.

Le sorelle Brontë sembrano destinate a una vita dura, che le allontana dai loro sogni. Appaiono condannate a diventare insegnanti o istitutrici presso famiglie di alto rango, da cui verranno spesso umiliate per le loro povere origini. La loro estrema timidezza e riservatezza inoltre, le isola ancora più della loro vita in brughiera, scandita dai lavori domestici e dalla cura, ahimè, di un fratello dedito all’alcool e all’oppio.

Ma nonostante tutto, il fuoco che arde nelle loro menti non può essere placato.

Per questo, guidate dalla coraggiosa Charlotte, decidono di pubblicare prima una raccolta di poesie e solo in un secondo momento dei veri e propri romanzi.

Ma il nome sul frontespizio non è il loro. Le sorelle Brontë scelgono di pubblicare con nomi maschili, per evitare il giudizio morale che la critica avrebbe senza dubbio addossato a delle scrittrici donne. Currer, Ellis e Acton Bell sono i tre pseudonimi scelti. Nomi che verranno abbandonati solo molto tempo più tardi, destinando finalmente il nome Brontë a imperitura gloria.

Jane Eyre e Cime tempestose sono infatti tra i romanzi fondamentali della letteratura mondiale. Ma come hanno fatto queste tre donne, così riservate, isolate e strangolate dal giogo della società, che le vuole zitte e sottomesse, a produrre capolavori simili? Da dove arriva tutta quella passione, tutto quel fuoco?

Durante la lettura di questo libro non si può fare a meno di chiedersi se non sia stata proprio la loro vita, solitaria e costellata da tragedie sin dalla giovane età, a segnare irrimediabilmente anche la loro arte. E a consegnare a noi dei capolavori indimenticabili, “prova del loro straordinario genio. Della loro luce”.

La loro è una storia rivoluzionaria: che sia esempio per spronarci oggi a lottare per l’uguaglianza per tutte le donne del mondo.

Questo meraviglioso romanzo potete trovarlo QUI.

E voi, pensate di leggerlo? Fatecelo sapere nei commenti!

L’Autrice

Ángeles Caso è nata a Gijon nel 1959, figlia di un eminente filologo. Dopo la laurea in Geografia e Storia intraprende la carriera giornalistica. A trentacinque anni decide di dare una svolta alla sua vita, abbandona il giornalismo e intraprende la carriera di scrittrice. Alterna il romanzo storico alla narrativa di pura fantasia, ma al centro della sua attenzione c’è sempre il coraggio delle donne. Controvento le è valso il Premio Planeta, il premio letterario più ricco del mondo dopo il Nobel.

Un ritratto delicato e appassionato delle sorelle Brontë

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