Venom: La Furia di Carnage al cinema da oggi, 14 ottobre 2021, ci riporta nel mondo di Eddie Brock e Venom. Il binomio che, questa volta, dovrà vedersela con un nuovo super-cattivo proveniente dai fumetti: Carnage/Cletus Kasady.
Venom: La Furia Di Carnage, film diretto da Andy Serkis, è il sequel del primo film sull’antieroe Marvel interpretato da Tom Hardy. Dopo aver trovato un corpo ospite nel giornalista investigativo Eddie Brock, il simbionte alieno dovrà affrontare un nuovo nemico, Carnage (Woody Harrelson) alter ego del serial killer Cletus Kasady. Nella scena post credits del primo film, infatti, Eddie Brock in sella alla sua moto raggiunge la prigione di San Quentin per intervistare l’omicida. Durante il loro breve dialogo, Carnage preannuncia che riuscirà a uscire da prigione e a compire una nuova carneficina…
È questo il preambolo che ci porterà nel vivo dell’azione e ci consentirà di conoscere ancora meglio il duo Eddie/Venom.
Diciamolo subito, Venom: La Furia Di Carnage non è un film perfetto, è un film che – così come il primo – dividerà molto gli spettatori. Ma ci sono due punti imprescindibili che sicuramente funzionano e che rendono il film gradevole e che, nonostante i difetti, tutto sommato funziona: Tom Hardy e la dinamica Venom/Eddie, Woody Harrelson con il suo Carnage.
Chiariamo subito un altro punto importante. Per goderci appieno questa tipologia di film dobbiamo evitare paragoni con i fumetti. Sono anni, ormai, che si parla di Universi Cinematografici. Universi che sono completamente diversi da quelli dei fumetti.
Quindi per chi si sta chiedendo se Venom o Carnage sono uguali a quelli visti nei fumetti, la risposta è no.
La dinamica Venom/Eddie
Tom Hardy è ormai calato al cento per cento nel ruolo e si vede. È proprio sulla dinamica del duo Venom/Eddie e sull’interpretazione di Tom Hardy che il film si appoggia nei momenti di difficoltà per avere quello sprint in più.
La dinamica tra i due, a volte completamente delirante, è incredibile. Si passa da momenti completamente senza senso a momenti che si potrebbero definire “attimi di amore”. Efficaci e degni di nota sono i momenti in sia Venom che Eddie si raccontano nel loro intimo per quello che sono realmente. A modo loro, sono tutti e due dei “mostri” incompresi. Venom un simbionte divoratore di cervelli, Eddie un uomo che sembra rovinare tutto quello che lo circonda.
Confessioni e momenti di intimità che rendono anche una delle scene più “inutili” e che hanno creato critiche tra i fan anche nei trailer (quella della discoteca) che assumerà un significato diverso dopo il “discorso” di Venom. Vedere per credere.
Woody Harrelson e il suo Carnage
Un discorso simile si potrebbe fare per il nuovo ingresso nel cast, Woody Harrelson, e il suo Carnage.
La resa visiva del simbionte è incredibile, oserei dire migliore di quella di Venom. E i momenti di “carneficina” rendono davvero tanto sullo schermo. La prima scena con Carnage sullo schermo è degna di nota.
Ma anche i momenti di Cletus Kasady sono incredibili, e il merito va ovviamente tutto a Woody Harrelson. Completamente a suo agio nel ruolo del serial killer e calato meravigliosamente nei panni del personaggio.
Andy Serkis alla regia
A noi l’approccio di Andy Serkis alla regia di Venom: La Furia Di Carnage è piaciuta, ma con riserva. Il regista ha colto appieno l’essenza del personaggio, così come lo abbiamo conosciuto in questo universo cinematografico, rappresentando al meglio il conflitto Venom/Eddie e l’evoluzione del “Protettore Letale”.
La riserva è legata principalmente a due aspetti collegati tra loro: la durata del film e la frenesia che lo accompagna dall’inizio alla fine.
Lo ammetto, mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più. Intendiamoci, c’è già abbastanza carne al fuoco, ma avrei voluto che questa “carne” venisse cotta meglio (scusate la pessima similitudine). Mi spiego. Quante volte abbiamo visto cinecomic di 3 ore e ci siamo lamentati dei momenti vuoti presenti nel film? Ecco qui non avviene. In un’ora e trentasette minuti di film non ci sono momenti vuoti, tutto è molto frenetico (anche troppo in alcuni momenti), e questa sensazione di frenesia che accompagna tutto il film non consente di godere appieno di alcune dinamiche e di alcuni personaggi.
Tutto sembra avvenire nel corso di poche ore, cambi repentini dei personaggi e trasferimenti avvenuti quasi per magia. Un minutaggio leggermente più lungo, a mio modesto modo di vedere, avrebbe dato modo al regista di generare meno frenesia e rendere ancora più godibile un film, che in ogni caso scorre, diverte e renderà piacevole la vostra serata al cinema.
Venom: La Furia di Carnage in breve
Venom: La Furia di Carnage ci ha convinto, ma non del tutto. Ci si lamenta spesso di cinecomic lunghi tre ore, ma poi in casi come questi (film di 97 minuti) ci si rende conto che forse qualche minuto in più ci voleva. Inutile parlare di Tom Hardy, ormai completamente calato nella parte, e di Woody Harrelson, credibile e inquietante al punto giusto come Cletus Kasady/Carnage. Venom: La Furia di Carnage non è un film perfetto, non ha lo spessore di alcuni ultimi cinecomic, ma è un film che intrattiene, diverte e che invoglia ad essere rivisto.
Cosa ne pensate? Andrete a vedere Venom: La Furia di Carnage? Fatecelo sapere nei commenti e non dimenticatevi di iscrivervi alla nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sul mondo del Cinema e delle Serie TV.
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