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X-Men ‘97 – la recensione dei primi tre episodi!

Una serie perfetta per i fan dei mutanti!

A distanza di 32 anni dalla messa in onda del primo episodio, gli X-Men tornano con una nuova stagione animata per continuare a raccontare le avventure dei mutanti! Il revival del classico cartone animato degli X-Men degli anni ’90 continua dove la serie originale si era interrotta nel 1997 e presenta molti degli stessi personaggi e dello stesso cast vocale, riprendendo dopo il finale della serie “Graduation Day”, in cui la squadra aveva dato l’addio al suo leader, il Professor Charles Xavier.

Un nuovo livello

X-Men ’97 è una serie nettamente superiore all’originale sotto ogni punto di vista, soprattutto sotto quello della scrittura che, nella vecchia serie, nonostante avesse delle storie incredibili, era un pò più timida. In questa nuova avventura, l’addio di Xavier porta le dinamiche ad un nuovo livello, alzando nettamente l’asticella di coinvolgimento. Restano centrali, tuttavia, i temi profondi e attuali caratteristici delle storie degli X-Men che abbiamo imparato ad amare negli anni. Non fa, per l’appunto, eccezione questo nuovo revival che, con un secondo episodio da pelle d’oca, riesce a racchiudere appieno la sostanza dei personaggi creati da Lee e Kirby.

Innovazione

Con una mossa inaspettata ma decisamente interessante, la Marvel nel 2021 aveva annunciato il revival sequel della serie animata degli anni ’90 sugli X-Men, lasciando interdetti numerosi fan della casa delle idee. Al netto di qualche scetticismo iniziale, X-Men ’97 riesce a dare nuova vita ai mutanti in una delle versioni che hanno più a cuore i fan di lunga data. A partire dalla sigla aggiornata fino al design dei personaggi, viene svolto un ottimo lavoro di cura per il dettaglio, svecchiando la serie originale ma mantenendo lo stile rétro caratteristico. 

Il team mutante

In questi primi tre episodi, tra graditi ritorni e inaspettate dinamiche, spicca su tutti un personaggio cardine degli X-Men, qui in una delle sue migliori versioni finora: Magneto. Lo storico villain dei mutanti, carismatico e tenebroso, nel secondo episodio riesce a dare il meglio di sé, vestendo i panni di un ruolo più saggio, direttamente dalla run “Il processo di Magneto”. Oltre a far empatizzare lo spettatore con le proprie azioni, è protagonista di un monologo che riesce a racchiudere l’essenza delle storie raccontate da Chris Claremont nell’era d’oro dei mutanti. 

Conclusioni

A differenza della serie cugina What if…?, con X-Men ’97 la Marvel riesce a non snaturare la sostanza della materia prima, bensì la aggiorna mantenendo uno stile originale e un’identità ben definita. Cruda, profonda, colorata e al passo con i tempi…questi sono i primi tre episodi di X-Men ’97!

Cosa ne pensate del revival? Avete già visto i primi episodi? Fatecelo sapere con un commento!

X-Men ’97 riesce a non snaturare la sostanza della materia prima, bensì la aggiorna mantenendo uno stile originale e un’identità ben definita. Cruda, profonda, colorata e al passo con i tempi…questi sono i primi tre episodi di X-Men ’97!

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