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Bleeding Edge: le nostre impressioni della Closed Beta

Bleeding Edge è un brawler in cui due squadre da quattro giocatori se le danno di santa ragione all'interno di arene con pericoli ambientali. Ecco le nostre impressioni dopo qualche ora passata nella Closed Beta!

Durante lo scorso weekend abbiamo partecipato alla Closed Beta di Bleeding Edge, il nuovo gioco d’azione multiplayer sviluppato da Ninja Theoory per Xbox One e PC. Si tratta di un titolo che fin dall’inizio ha catturato la nostra attenzione poiché dotato di una direzione artistica e di uno stile decisamente sopra le righe. Ammettiamo però che nutrivamo un po’ di sano scetticismo nei confronti dell’opera del team britannico, tuttavia, questa sessione di Beta è riuscita a sorprenderci in positivo.

Uno dei nostri maggiori dubbi infatti ruotava attorno al combat system, di cui non eravamo riusciti a farci un’idea precisa. Nel corso della nostra prova abbiamo quindi potuto approfondire questo aspetto, prima mediante un corposo tutorial e poi nelle partite vere e proprie. Tanto per cominciare, va assolutamente rimarcato il fatto che, nonostante Bleeding Edge ne prenda alcuni elementi in prestito, non va considerato un hero shooter. Infatti, esso mescola elementi da gioco d’azione alle skill del genere sopracitato; il risultato è un mix ben riuscito che lascia spazio anche ad una certa profondità.

Bleeding Edge Daemon
Bleeding Edge è un gioco bello da vedere e divertente da giocare!

Un ibrido interessante

Il repertorio di ogni personaggio comprende abilità di base, mosse speciali e super. Per quanto riguarda le abilità di base – con la pressione ripetuta del tasto X – possiamo eseguire semplici combo nel caso dei personaggi melee o, spari continui nel caso dei ranged. In aggiunta, ciascun personaggio può eseguire fino a tre schivate – contrassegnate da un indicatore – che una volta utilizzate richiedono un tempo di recupero. Ciascun personaggio dispone inoltre di abilità specifiche che talvolta possono essere attivate al costo di resistenza mentre altre volte sono passive. Ad esempio, Daemon può effettuare un Wall Jump al costo di una tacca di resistenza, mentre gli attacchi di Miko curano l’alleato vicino con la salute più bassa. Tutti possiedono infine tre mosse speciali dotate di un cooldown e ben due super tra le quali scegliere nella schermata di selezione.

Come anticipavamo, Bleeding Edge trae le basi del combattimento dai giochi d’azione e propone alcuni elementi indispensabili per la sopravvivenza. Tanto per cominciare, è presente un lock-on utile a garantire una maggiore precisione nel corso degli scontri. Non mancano nemmeno alcune meccaniche difensive avanzate ottime per reagire nei momenti di svantaggio. Premendo il tasto della schivata all’ultimo istante è possibile effettuare una parata, azione che richiede l’impiego di resistenza ma che permette di lanciarsi in una controffensiva. Se invece si viene atterrati, è possibile eseguire degli attacchi in ripresa premendo il tasto X subito dopo l’atterramento. In questo modo, si effettuerà un contrattacco con tanto di salto all’indietro utile a mettersi in sicuro.

Bleeding Edge Closed Beta screen partita
Gli scontri avvengono in diverse tipologie di arene in cui è possibile spostarsi con un hoverboard.

Cooperazione e pianificazione

In linea generale, siamo rimasti soddisfatti dalle possibilità offerte in termini di combinazioni eseguibili poiché ciascun personaggio garantisce diverse manovre che possono rivelarsi letali nelle mani dei giocatori più abili. Per di più, Bleeding Edge offre la possibilità di creare il proprio stile attraverso l’equipaggiamento di speciali mod che vanno a modificare gli effetti delle abilità. Questi oggetti sono ottenibili eseguendo level up con il personaggio in uso e siamo certi che aiuteranno a rendere ogni partita diversa dalla precedente. Siamo però curiosi di vedere come Ninja Theory riuscirà a bilanciare il tutto, dato che in questa fase di prova si intravedevano centinaia di mod.

È importante rimarcare anche l’importanza della cooperazione: in Bleeding Edge è necessario formare team equilibrati che abbraccino i tre ruoli di tank, dps e support. In quest’ottica è un bene restare vicini ai propri compagni in modo da pianificare strategie efficienti e portare a casa la vittoria.

Un altro elemento degno di interesse sono le arene in cui si svolgono le battaglie. Queste contengono stazioni di cura e power-up ma anche pericoli ambientali su cui è possibile fare affidamento. Quindi anche l’ambiente circostante può essere sfruttato al fine di ottenere un vantaggio.

Ogni personaggio dispone di diverse mod ottenibili facendo dei level up oppure acquistabili con la valuta in-game.

Modalità e contenuti di gioco

Per quanto concerne le modalità di gioco di Bleeding Edge, in questa Beta ne abbiamo provate due differenti. La prima si basa sul controllo di zone disseminate sulla mappa e funziona in modo piuttosto tradizionale. Le due squadre devono quindi contendersi i diversi punti con l’obiettivo di raggiungere il punteggio prestabilito. La seconda modalità invece è caratterizzata da due fasi differenti. Nella prima fase i giocatori devono dedicarsi alla raccolta delle Power Cell presenti all’interno di alcune casse. Una volta raccolti gli oggetti in questione bisogna aspettare l’attivazione delle zone di consegna mentre si cerca di resistere alla squadra avversaria. In questi frangenti è particolarmente importante restare uniti, poiché la sconfitta per mano di un nemico comporta la perdita delle celle in possesso. Non appena le zone di consegna vengono attivate diventa possibile consegnare le celle in modo da ottenere i punti corrispettivi. Inutile dire che la partita va avanti finché uno dei due team raggiunge il punteggio necessario.

Entrambe le modalità, pur senza proporre esperienze inedite, sono state in grado di divertirci, ma ci chiediamo se saranno sufficienti quando il gioco verrà lanciato. Lo stesso discorso è valido per i personaggi. Nella beta era possibile selezionarne undici di cui tre tank, cinque dps e tre support, e dal sito ufficiale, possiamo vederne uno non ancora annunciato. Seppur gli eroi da noi provati si sono rivelati ben caratterizzati e differenziati in termini di abilità, un roster di soli dodici personaggi potrebbe rivelarsi piuttosto risicato.

Chiudiamo il paragrafo per spendere qualche parola in merito alla personalizzazione. Come tanti altri titoli del genere, Bleeding Edge offrirà diversi oggetti tra emote, skin e overboard che faranno felici i giocatori. Purtroppo però, alcuni elementi non erano selezionabili e ancora una volta, non sappiamo che cosa offrirà al lancio il titolo.

Le partite si sono rivelate sempre agguerrite e le morti non sono mancate…

Conclusioni

Con Bleeding Edge, Ninja Theory è riuscita a dar vita ad un brawler ricco di personalità con un gameplay più interessante e riuscito del previsto. Dunque, siamo certi che l’esclusiva Microsoft riuscirà a prendersi una fetta di giocatori grazie al suo stile unico. I nostri principali dubbi riguardano quindi i contenuti che saranno presenti al lancio e le tempistiche con cui il titolo verrà aggiornato. Infatti, se il team non riuscirà a proporre novità con costanza c’è il rischio che l’interesse dei giocatori si perda nel tempo. In ogni caso siamo abbastanza positivi in merito; c’è ancora tempo prima della data di uscita (fissata per il 24 marzo) e potremmo venire sorpresi.

Vi ricordiamo infine che Bleeding Edge avrà una seconda fase di beta a partire dal 13 marzo e che potete continuare a seguirci per restare aggiornati su tutte le novità relative ad esso!

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