Negli ultimi anni diversi titoli hanno provato a unire i videogiochi a un senso di tranquillità e denso di messaggi e tra i più famosi sicuramente Journey e Abzù. Beyond Blue, che da Abzù riprende le ambientazioni marine, prova a unire queste sensazioni a una storia interessante e un’oceano vivo. Ci sarà riuscito? Scopriamolo insieme in questa recensione.
Un mare pieno di vita da raccontare
La protagonista principale di questa avventura è Mirai una giovane scienziata appassionata della vita marina che proprio per questo motivo ha deciso di svolgere le sue ricerche nell’Atollo, un piccolo angolo di paradiso subacqueo.
La trama di Beyond Blue ci poterà ad esplorare e vivere la vita marina accanto ai suoi abitanti e comprendere meglio come poter vivere responsabilmente senza distruggere questo ecosistema.
Di contro vedremo anche i sacrifici che Mirai è stata costretta a compiere, come ad esempio dover affidare alla sorella la nonna malata senza poterle stare accanto in questo momento complicato.
Mirai, però, non sarà l’unico personaggio: ad aiutarla ci saranno anche André e Irina, che la aiuteranno con le dirette streaming e le affideranno alcune missioni di raccolta dati.
L’avventura in sé non è lunga e per completarla ci abbiamo messo circa 5 ore. Ciò che però questo titolo vuole valorizzare è l’esplorazione e il senso di tranquillità che l’ambiente ci offre. Varie volte, durante questa prova per la recensione di Beyond Blue, mi è capitato di scordarmi di quale fosse l’obbiettivo principale preferendo dedicare qualche minuto ad esplorare, analizzare e scoprire ciò che l’Atollo aveva da offrirci.
Completata l’esperienza principale, inoltre, avremo la completa libertà di tornare nelle zone esplorate e scoprirne altri segreti.
Gameplay minimale ma efficace
Il gameplay lo abbiamo trovato semplice ma non per questo noioso e anzi, ci ha permesso di goderci al meglio l’intera esperienza del titolo. Le uniche difficoltà le abbiamo avute pilotando il drone che analizza gli animali da vicino, perché è difficile usarlo bene dall’inizio.
Ci è piaciuto anche l’aggiunta di alcuni “collezionabili“, come ad esempio un rametto di corallo che ci ha permesso di vedere una piccola cutscene dove alcuni delfini hanno giocato fra loro, e i modelli 3D degli animali visionabili nel sommergibile.
Abbiamo anche apprezzato anche l’idea, in fase di recensione, di inserire all’interno di Beyond Blue una sorta di enciclopedia marina che si aggiorna man mano che scopriamo nuove informazioni sugli animali.
Immersività stupefacente
Uno dei punti forti di questo titolo è sicuramente l’immersività che riesce a restituire. Durante tutta la nostra recensione ci è sempre sembrato di nuotare veramente in quei mari.
La nostra prova effettuata su Xbox One S con l’utilizzo di uno schermo 4K molto grande ci ha permesso di apprezzarlo ancora di più. Gli animali sono realizzati in maniera perfetta, meno invece il volto di Mirai durante le parti effettuate sul sommergibile.
Il comparto audio di Beyond Blue non è da meno, mai fuori posto durante l’immersione ma interessante la possibilità di scegliere liberamente la musica da riprodurre nel sommergibile tramite un vero e proprio jukebox con diverse canzoni integrate nel gioco.
In conclusione
Riteniamo il titolo promosso a pieni voti, ma purtroppo c’è da segnalare come non sia proprio per tutti. Il gioco è pensato per passare del tempo in tranquillità e relax, ascoltando il canto delle balene e ammirando i branchi di pesci muoversi a ritmo.
Di conseguenza è sconsigliato per chi cerchi un’avventura ricca di azione o colpi di scena: Beyond Blue è un titolo semplice ma capace di convincerci. Ci verrebbe comunque da suggerirne l’acquisto, dato il prezzo non elevato di 20€.
Ora tocca a voi, avete provato Beyond Blue? Oppure qualcosa ancora non vi convince? Fatecelo sapere nei commenti e passate dagli altri articoli di NerdPool.
Vi ricordiamo che il titolo è disponibile su Steam, Epic Games Store, Xbox One e PS4.