Strappare lungo i bordi: Zerocalcare e l’incubo delle ripetizioni!

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Pochi minuti fa, Netflix ha diffuso un nuovo video su YouTube nel quale Zerocalcare, Giorgio Scorza e Davide Rosio – registi tecnici e produttori di Strappare lungo i bordi – ci raccontano come hanno realizzato la scena delle ripetizioni nel terzo episodio della serie. Ripercorriamo il tutto tra i traumi legati alla maturità e un accento romano che si sente giusto giusto un pochino.

Trovate il video intitolato “Zerocalcare racconta l’incubo delle RIPETIZIONI di Strappare lungo i bordi” direttamente in copertina.

La nostra recensione di Strappare lungo i bordi

Tutto su Strappare lungo i bordi

Prodotta da Movimenti Production in collaborazione con BAO Publishing, Strappare lungo i bordi, composta da 6 episodi da circa 20 minuti ciascuno, è la prima serie d’animazione di Zerocalcare ed è ambientata nell’ormai noto universo narrativo dell’autore.

La sigla della serie è accompagnata dalla canzone Strappati lungo i bordi, la title track della serie scritta dal cantautore romano Giancane, con cui Zerocalcare ha creato un sodalizio nel 2018, durante la realizzazione del video del brano Ipocondria (feat. Rancore), brano che ha costituito la colonna sonora degli short animati di Rebibbia Quarantine, prodotti nel 2020. Oltre alla sigla, Giancane fa capolino anche in una decina di altri momenti della serie, in cui sue composizioni originali impreziosiscono tanto le parti di comedy quanto quelle più intense. 

Zerocalcare ha così commentato la scelta dei brani presenti in questo suo primo progetto animato: “Potrei aver scelto una colonna sonora un po’ da boomer, ma sono canzoni che mi hanno accompagnato per tutta la vita. Il team di animazione di Movimenti ha davvero costruito intere scene intorno ai brani che avevo scelto, per costruire una narrazione fluida e interdipendente fatta di musica e immagini. Il risultato mi piace un botto”.

La sinossi di Strappare lungo i bordi

In un racconto costellato di flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, Zerocalcare percorre un viaggio in treno con Sarah e Secco, gli amici di sempre, verso qualcosa di molto difficile da fare. Tutto, dai ricordi sugli anni della scuola alle lamentazioni esistenziali nei confronti della propria incompiutezza, è narrato con la voce di Zerocalcare, che doppia tutti i personaggi, tranne l’armadillo, che ha la voce di Valerio Mastandrea. È con questo stratagemma che ogni capitolo della storia sembra costruire un tassello di un mondo fatto di pochissime certezze e di amicizie incrollabili. E quando nel finale tutti i pezzi saranno al loro posto, il mosaico che avranno costruito sarà una sorpresa per lo spettatore, ma anche per il protagonista. 

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FONTEYouTube

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