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Jonna e i Mostri Impossibili, vol. 1 – Recensione

Personalmente apprezzo tantissimo le storie che aprono in modo turbolento. Il primo numero di Jonna e i Mostri Impossibili, la nuova serie di Chris e Laura Samnee con i colori di Matthew Wilson e il lettering di Crank! , inizia proprio in questo modo. Dopo una splendida pagina d’ambientazione che mostra alcune meraviglie di un mondo fantastico che sembra estendersi all’infinito verso terre inesplorate e così magnifiche, incontriamo Rainbow, che sembra proprio non riuscire a tenere il passo con la sua sorellina. Quella sorellina è Jonna. E quando vediamo Jonna per la prima volta scopriamo che è una ragazzina iperattiva e con un aspetto così ribelle. Con un’energia impetuosa e una forza sovrumana salta e si destreggia tra gli alberi e correndo libera, finché non incontra una creatura gigantesca. Si capisce subito che Jonna è una ragazzina molto “intraprendente” perché invece di scappare la colpisce proprio in pieno muso.

Questo fumetto è destinato a un pubblico giovane, ma è un’introduzione alla storia di due sorelle così coinvolgente e turbolenta da far sorridere e appassionare chiunque.

Passa a un anno e ora Rainbow trascorre le sue giornate vagando in un luogo più polveroso e asciutto alla ricerca della Jonna scomparsa. La gente qui vive ai margini della civiltà. Il cibo scarseggia. Ma cosa è successo nel frattempo? I protagonisti lo sanno bene e noi lo scopriremo esplorando questa ambientazione che è allo stesso tempo misteriosa e nuova. Da qui parte l’avventura, il viaggio e la storia che ci ha finora così appassionato.

Le mie considerazioni

Il primo numero di Jonna e i Mostri Impossibili è una vera gioia per gli occhi. Che è quello ci si aspetta da Chris Samnee e Matt Wilson in fin dei conti. La narrazione di Samnee qui è davvero solida e ben studiata. Samnee ci trasmette i personaggi e il mondo in cui riesiedono con un divertente look che da sfogo ai colori di Matthew Wilson in modo suggestivo, con toni naturali, verdi e blu lussureggianti che lasciano il posto a marroni e grigi più chiari più avanti nella storia. C’è anche una profonda e ponderata scelta dei dettagli visivi da includere e da omettere. Ciò significa un’enfasi sull’espressione del personaggio e sul linguaggio del corpo su sfondi ricchi di contenuti ma tutt’altro che impegnativi. Ci sono molte tavole in cui i nostri occhi possono soffermarsi ed esplorare.

Come scrittori, i Samnee saggiamente lasciano molto “non detto” per ora. Dopo il loro inizio vigoroso, c’è una sorella scomparsa. Ci sono mostri giganteschi. Le persone nel villaggio di tende sembrano saperne di più sulla ricerca di Rainbow, ma si limitano a svolgere tranquillamente le loro routine quotidiane, sbarazzandosi di aggeggi che sembrano trappole o cucinando il loro cibo. La storia promette qualcosa di grandioso nel futuro della narrazione e nel presente offre qualcosa di più intimo, qualcosa di intrigante.

Abbiamo detto che c’è ancora molto spazio. E questo perché ad oggi abbiamo letto solo il primo volume di questa storia così coinvolgente. Al momento il giudizio è più che positivo, ma lasciamo tutte le considerazioni finali dopo aver studiato per bene l’intero evolversi della narrazione. Ora il consiglio è quello di buttarsi a capofitto in questa splendida avventura.

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