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Arrowsmith vol 1: la recensione

La rivelazione di questo 2024!

Gli amici di Saldapress ci hanno sempre abituato bene proponendo serie americane di altissimo livello qualitativo, riuscendo a valorizzarle grazie a dei formati prestigiosi. Non fa eccezione Arrowsmith una serie scritta da Kurt Busiek e disegnata da Carlos Pacheco, originariamente pubblicata da Magic Press nel 2005 e passata immeritatamente in sordina. Ora questa piccola perla torna nel suo formato definitivo, riuscendo così a conquistare noi lettori affamati di storie in grado di far riflettere e sognare.

Una breve sinossi

Benvenuti nel 1915, nel pieno della Grande Guerra. Il giovane Fletcher Arrowsmith combatte per la patria e l’onore durante il primo conflitto mondiale in mezzo a trincee, filo spinato, armi, proiettili e… draghi incantati! In una serie distopica nella quale Storia e atmosfere fantasy si fondono alla perfezione e dove, sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale, magia e grandi rettili volanti sono impiegati come armi, il giovane protagonista dovrà fare i conti con l’orrore del conflitto, con l’amore e con la ricerca della propria strada e della propria identità.

Le nostre impressioni

Arrowsmith è una storia toccante e superbamente scritta.Tanto accessibile quanto profonda nelle tematiche trattate. Dopo le prime venti pagine la storia decolla acquisendo un ritmo incalzante. I dialoghi non si perdono in inutili fronzoli e i disegni catturano con forza dirompente l’occhio del lettore.

Storia ed elementi fantasy si uniscono nella creazione di un universo creativo coerente e ben costruito. Un mondo in cui la magia è il motore della rivoluzione industriale e in cui gli umani convivono più o meno pacificamente con altre creature, grazie a Carlo Magno, il grande federatore di questo universo alternativo.

Il viaggio del soldato

La storia ideata da Kurt Busiek parte da atmosfere sognanti per poi incupirsi gradualmente. Il cadetto Arrowsmith parte con l’entusiasmo della gioventù e mosso da grandi ideali di giustizia e libertà, ma la guerra finisce con il consumarlo e distruggerlo pezzo dopo pezzo.
La sua triste epopea coincide con quella realmente vissuta dai soldati che parteciparono al primo conflitto mondiale. Una generazione decimata, distrutta nel corpo e nello spirito.

Di fronte alla morte e alla distruzione non resta dunque che aggrapparsi alla vita per provare a sentirsi vivi almeno per un’ora in più. Quando la morte cammina a fianco dei vivi raccogliendoli come papaveri, il sole sembra scomparire.

La guerra

La critica alla guerra è il tema centrale di questa storia. La guerra come tritacarne che distrugge una generazione. Una guerra senza confine e senza frontiere che con le sue armi che uccidono indiscriminatamente soldati e civili. La guerra che produce soldati come funghi con un addestramento sommario sbattendoli poi sul fronte senza particolare remore. Una guerra alienante e disumana che divora i suoi figli come un moderno Crono.

I disegni

Mai fu tanto rimpianto Carlos Pacheco qui in piena forma stilistica e che realizza dei disegni pazzeschi per questo Arrowsmith. Incredibile la sua arte ricca di dettagli e capace di caratterizzare in modo pazzesco le diverse razze e i protagonisti delle storie. Bellissime le sue rappresentazioni dei draghi e delle ambientazioni a metà tra il fantasy e lo steam punk. Ogni tavola è un’esplosione di dettagli e di colori incredibile, soprattutto nelle scene aeree in cui il disegnatore da il massimo.

Conclusioni

Arrowsmith è imperdibile sia per gli amanti del fantasy, sia per chi volesse un fumetto impegnato, tristemente attuale nelle tematiche trattate ma superbamente realizzato. Lo divorerete, sinceramente non vediamo l’ora di mettere le mani sul secondo volume per potervene parlare, ma già con questo primo volume ci troviamo di fronte ad una gemma del fumetto americano. L’edizione Saldapress inoltre è arricchita da un ampio reparto redazionale con ampli approfondimenti sia sull’universo narrativo, che sulle copertine e gli studi sui disegni. Imperdibile !

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