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Avengers Arena: Uccidi o Muori – Recensione

Quando la sopravvivenza di un individuo, supereroe o meno viene messa in pericolo, rimane solo una scelta da fare...

Cosa succederebbe se su un’isola isolata dal resto del mondo, giovani supereroi, metaumani, membri dei Runaways e dell’accademia degli Avengers venissero costretti a scontrarsi tra loro solo per il divertimento di un folle villain? Avengers Arena risponde a questa domanda, risultando come una delle migliori letture Marvel degli ultimi tempi.

La copertina di Avengers Arena: Uccidi o Muori. – Hopeless, Walker, Vitti; Panini Marvel Comics.

Scontri mortali

Come suggerisce il titolo, e viene ripetuto nello stesso volume, quando la propria sopravvivenza viene messa in pericolo, c’è solo una scelta da fare: uccidere o essere uccisi. E una prova lampante sono proprio gli eventi che dimostrano quanto le amicizie, gli amori e gli ideali non contino nulla in situazioni estreme come questa. In Avengers Arena ci sono una miriade di personaggi Marvel più o meno conosciuti, tra questi è impossibile non citare X-23, o volendo: Wolverina. Su Mondo Assassino anche lei sarà messa alla prova come i suoi compagni, alcuni arroganti e manipolatori come Katy, e altri senza un briciolo di coscienza ma straripanti di arroganza come Kid Briton.

Tuttavia, in questo luogo governato e orchestrato fin nei minimi dettagli da Arcade, il villain responsabile delle stragi di supereroi che avverranno in questo volume, avremo modo di conoscerli più a fondo e assistere a delle vere e proprie strategie per uscire vivi da questo posto infernale, il tutto con dei disegni dai tratti puliti e concentrati, dinamici in ogni tavola così come i colori. Interessante notare anche l’uso della sfocature sulle vignette riguardanti il passato, o il suo utilizzo come effetto speciale nelle varie esplosioni e boati.

Lotta per la sopravvivenza

In Avengers Arena, tutti lottano per sopravvivere, alcuni desiderano uscire vivi da Mondo Assassino con il loro compagno e amico più fedele, altri farebbero di tutto per vincere e c’è anche a chi della propria vita, non importa proprio nulla per via del proprio passato.

In questo Hunger Games dove i giovani supereroi, metaumani sono costretti a uccidersi a vicenda, le pagine scorrono con moltissima facilità grazie a una narrazione completa di ciò che accade sull’isola, anzi, forse risulta anche troppo ridondante per via di troppe ripetizioni degli scontri tra i partecipanti nelle stesse modalità fin troppo simili tra loro imposte da Arcade; sicuramente è dovuto anche al fatto che i personaggi sono ancora indefiniti e adolescenti, con dei trascorsi per alcuni di loro fin troppo banali non dandogli che non gli danno forma e carattere, stonando così con alcuni dei personaggi meglio delineati e “scolpiti” dai loro autori facendo risultare alcune situazioni quasi irreali.

I punti di riferimento

La lettura comincia a “scaldarsi” pagina dopo pagina, raggiungendo l’apice del proprio splendore a metà del volume unico (che ha un seguito in Avengers Undercover), e con qualche “hint” sparpagliate nelle tavole successive. Lo stress infatti si fa sempre più insopportabile per i personaggi, e anche in fase di lettura lo si può percepire; Potrà capitare di preferire un personaggio a un certo punto e odiarne altri, per poi essere totalmente sorpresi dalle loro azioni e vedere il quadro generale della situazioni su Mondo Assassino, totalmente capovolta, finendo per “tifare” per altri personaggi o detestarne altri.

Eppure, in qualsiasi fase della lettura di Avengers Arena si possono notare dei punti di riferimento: in primis il luogo dove è ambientata la storia, fondamentale ovviamente per un soggetto del genere; e poi ovviamente il villain, ma prima di lui i personaggi fungeranno da checkpoint della situazione. Infatti, saranno anche i più interessanti e proprio coloro che trascineranno la trama e direzioneranno il futuro della storia, e i suoi avvenimenti come in qualsiasi buon racconto è possibile notare, e gli autori sono soliti fare volontariamente o meno. Come non citare X-23, Cammi, Reptil, Deathlock e Kid Briton che, pur non rivelando i loro ruoli per evitare spoiler, si scambieranno il compito di essere “buoni e cattivi” man mano che la tensione crescerà e ci saranno delle complicazioni; ma, il bene e il male su Mondo Assassino non esiste, è solo una grande sfida alla sopravvivenza.

Avengers Arena è un volume unico pubblicato in Italia da Panini Comics e scritto da Dennis Hopeless e disegnato da Alessandro Vitti e Kev Walker, tre grandi firme della Marvel Comics, che hanno poi collaborato ancora per il sequel di Avengers Arena in Avengers Undercover. Fateci sapere se anche voi avete letto Avengers Arena e cosa ne pensate.

X-23 colpita dall’odore dell’innesco di Arcade. – Avengers Arena: Uccidi o Muori. – Hopeless, Walker, Vitti; Panini Marvel Comics.
Avengers Arena è una delle migliori letture Marvel degli ultimi tempi con solo pochi personaggi che fungono da punti di riferimento, e una storia che fa salire la tensione alle stelle.

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