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Back Friday. Spedizioni da un futuro remoto – Recensione

Oggi bastano pochi secondi per acquistare online qualsiasi cosa e riceverla in pochissimo tempo a un prezzo davvero basso. Il protagonista del nuovo fumetto di Daniele Fabbri, Stefano Antonucci e Boscarol è proprio un corriere, anche se il suo lavoro è piuttosto atipico. Uscito per Feltrinelli Comics a settembre, Back Friday. Spedizioni da un futuro remoto è una commedia fantascientifica che diverte, facendo anche riflettere sul presente.

Spedire nel passato

Siamo nel 2097. Cooper lavora come corriere per la Mercuryo, una multinazionale del commercio online. Le sue giornate lavorative sono però diverse da quelle di un normale corriere. Tramite una macchina del tempo, può tornare nel passato e consegnare merci di ogni tipo, cercando di non interferire troppo con la linea temporale. Tuttavia, durante una consegna, a causa di un imprevisto resta bloccato nella Germania del 1935. Costretto a rimanere lì troverà un alleato inaspettato e cercherà di ritornare nel suo presente.

Come segnalato in copertina, questo fumetto “contiene capitalismo!” e, in effetti, nella società del 2097 in cui vive Cooper tutto è improntato sul consumo, sul vendere e la pubblicità è diventata sempre più invasiva e onnipresente. Pop-up di pubblicità invadono le vignette del fumetto per mostrare prodotti perfettamente calibrati sulla situazione e sulle parole del protagonista. Se si vogliono incrementare ancora di più le vendite perché non spedire anche nel passato?

La Mercuryo è l’emblema di questo consumismo, su cui riflettono con grande ironia gli autori di Back Friday. Potendo viaggiare nel tempo, avrebbe il potere di cambiare la storia per sempre, ma perché farlo quando si può invece sfruttare la macchina per incrementare in modo esponenziale i guadagni.

Cooper ha una vita monotona, cambia continuamente lavoro e anche essere un “corriere del tempo” non lo entusiasma. Fa fatica a impegnarsi in qualsiasi cosa e l’unico suo legame stretto è con un uccellino robotico che cerca di aiutarlo dandogli consigli o rimproverandolo quando necessario. Nel passato è però costretto a rimboccarsi le maniche e a ingegnarsi per trovare una via di fuga. La sua mente folle, insieme all’ingegno del nuovo alleato, darà vita a scene molto divertenti, dove si riscrive la storia.

I tre fumettisti hanno già collaborato in altre occasioni e sembrano ormai un team perfettamente rodato. Anche in Back Friday riescono ad amalgamare alla perfezione la componente ironica e satirica con quella fantascientifica e lo stile di disegno di Boscarol, molto caricaturale, è davvero azzeccato. Chissà se il consumismo di questi anni spingerà ancora sull’acceleratore e quali saranno le conseguenze in futuro? Attendiamo lo sviluppo delle prime macchine del tempo…

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