back to top

Dune – Parte due: quando Hollywood è ancora gigante

Dopo alcuni periodi di grande produttività, Hollywood ha subito un crollo non indifferente per quanto riguarda la potenza iconica delle proprie creazioni. Non a caso, di recente si è presa la decisione di riportare sullo schermo le opere di maggior successo – vedi Harry Potter, per fare solo un esempio. Le trasposizioni cinematografiche della saga di Dune rappresentano però finora un importante punto di svolta, in quanto custodi di tutta la magniloquenza visiva e narrativa che appartiene al cinema hollywoodiano più classico.

Denis Villeneuve, regista di spessore che con questa saga si prepara ad un salto di livello che forse lo avvicinerà ai più grandi di tutti i tempi, beneficia di un materiale di partenza – quello narrativo che aveva attratto Jodorowsky e poi Lynch – visionario e dall’architettura abbastanza complessa da creare un universo cinematograficamente solidissimo, ma sa anche come rimodellarlo e dargli una nuova vita sul piano dell’epica visuale e sonora.

A riprova della forza con la quale la rinascita audiovisiva di Dune ha invaso l’immaginario collettivo, è in arrivo quest’anno anche una serie spin-off targata HBO, pronta a raccogliere e amplificare l’eco lasciata da un film di rara attitudine che avrà il meritato seguito solo nel 2027. Insomma, aspettando di capire se Villeneuve compirà un ulteriore sforzo immaginifico tale da conferire al film e a se stesso una dimensione ancora più autorale, possiamo affermare senza troppi dubbi che Dune sia già diventata una delle saghe cinematografiche più rappresentative dell’intera storia del cinema.

CORRELATI