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Fallout: La recensione – L’adattamento da videogioco a serie tv (che anche questa volta) ce l’ha fatta!

Nel nuovo boom degli adattamenti da videogiochi in prodotti cine televisivi, eccone un altro che non ci lascia delusi.

Inutile fare finta di niente, è palese a tutti che siamo ufficialmente entrati in un era dove le maggiori major, di piattaforme streaming per lo più, si siano buttate a capofitto nelle rielaborazioni e adattamenti di universi videoludici di successo in produzioni per piccolo e grande schermo. 

Ne sono un esempio le già chiacchierate serie tv The Witcher o la più recente The Last Of Us. Serie a cui dall’11 Aprile 2024 su Amazon Prime Video si andrà ad aggiungere Fallout, e che noi abbiamo avuto il piacere di vedere già interamente in anteprima.

Trama

Fallout è ambientato nel 2296, 219 anni dopo la Grande Guerra del 2077 che ha ucciso la maggior parte dell’umanità in un olocausto nucleare; alcuni cittadini dell’America prebellica sono riusciti a sopravvivere alla guerra nei Vault, enormi rifugi antiatomici costruiti dalla Vault-Tec Corporation in tutti gli Stati Uniti.

La Recensione

Adattamento dell’amatissima saga videoludica della Bethesda Game Studios. La serie è ideata da Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner e sviluppata da Jonathan Nolan e Lisa Joy, dove vede tra i suoi protagonisti Ella Purnell (Lucy) e Walton Goggins (Maximus).

Ma partiamo concentrandoci su i due dilemmi fondamentali che attanagliano sempre il pubblico in questo genere di trasposizioni: servirà aver giocato ai capitoli della saga per goderne a pieno la visione? E per i già appassionati, non sarà una delusione e perdita della “magia” del gioco? 

La mia risposta secca, è no, per entrambe! E permettetemi di raccontarvi perchè! 

La serie ha una storyline a se rispetto la saga videoludica, che vi trasporterà all’interno di un avventura completamente nuova, dove gli appassionati di Fallout (il gioco), riusciranno a cogliere ogni piccola sfumatura e citazione, che sicuramente andrà ad amplificare per loro l’esperienza nella visione della serie, (se siete curiosi di scoprire anche i collegamenti tra la serie e il gioco, qui trovate il nostro articolo di approfondimento) ma rendendola allo stesso tempo totalmente fruibile a chi non si è ancora mai avvicinato all’universo (io compresa), permettendo anzi, di insinuare in voi una non indifferente curiosità nello scoprire di più sui vari lore e curiosità che si celano dietro questo complesso ed accattivante mondo.

Quindi, neofiti come me, non preoccupatevi se nei primi momenti vi sentirete un po’ spaesati e non avrete idea di cosa siano un Armatura Atomica, i Vault Boy e la Nuka-Cola, perché avrete modo di scoprirlo, man mano che vi addentrerete tra un episodio e l’altro.

Sviscerando la serie sotto il lato più tecnico, non ci delude neanche li! Con un pochissimo utilizzo di green screen e tute body verdi, la serie ha puntato di più sull’utilizzo di oggetti di scena reali, che hanno sicuramente aiutato gli attori ad immedesimarsi ancora meglio all’interno di questo universo, permettendogli, di conseguenza, di regalarci davvero delle ottime performance. 

Ma passando al lato narrativo rimaniamo ugualmente soddisfatti, in quanto la serie è in grado di regalarci un’incredibile miscela di azione, commedia dai toni dark, a tratti grottesca, ma dosata alla perfezione, e anche un bel po’ di splatter, che personalmente, ho trovato inserito in modo davvero intelligente e funzionale allo show. Il tutto anche trattando e affrontando tematiche molto contemporanee, come la faziosità presente anche nella nostra società, e la disuguaglianza. 

Non posso che concludere questa recensione semplicemente raccomandandovi questa serie, che da fan dei videogiochi o non, sono sicura non vi lascerà delusi. 

Una serie basata su un videogioco, ma che non necessita una pregressa conoscenza dell’universo video ludico da cui proviene per esserne goduta a pieno. Con una storyline nuova rispetto al gioco, ma con tutti gli elementi e i rimandi presenti a quell’universo che ha reso Fallout un videogioco amato da tanti player nel mondo. Non mi stupirebbe, se grazie all’ottima riuscita e lavoro svolto nello show, il brand non si portasse a casa nuovi e futuri accaniti fan del franchise.

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