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Frieren: Oltre la fine del viaggio – Fermi nella bufera

Come nostra consuetudine, eccoci con la recensione del nuovo episodio dell’anime Frieren: Oltre la fine del viaggio. I nostri eroi sono usciti vincitori dal loro scontro contro i demoni, ma questo cosa comporterà per il proseguimento del loro cammino? Scopriamolo insieme.

Di nuovo in cammino

La sconfitta di Aura, la grande demone, ha portato finalmente la pace nella città del conte Granat. Un periodo che anche Frieren e compagni possono godersi mentre Stark si riprende dalle ferite e la città riprende il suo naturale vivere. Il conte decide di donare un oggetto all’elfa per il suo aiuto, la grande maga chiede un libro di Flamme, anche questo un falso, perché la formula per lo scudo magico cittadino viene tramandata oralmente. I soldati soggiogati da Aura vengono sepolti degnamente, compreso il figlio del conte Granat.

Prima di ripartire verso nord, il gruppo di Frieren viene a sapere che ci sono certe zone che non possono essere attraversate senza un mago di prima classe. Questa scala di valori completamente umana non importa all’elfa, convinta che le regole umane cambino troppo spesso, ma decide comunque di passare in un luogo dove c’è la possibilità di ottenere questo titolo. Purtroppo per loro, l’inverno si avvicina rapidamente e sono colti nella bufera di neve e sono costretti a trovare riparo in una casupola. Qui trovano Kraft, un monaco elfo anche lui convinto di essere rimasto l’ultimo della propria razza.

Frieren, Fern e Stark (svenuto) nella bufera di neve.

Come cambiano le abitudini

In questo episodio dell’anime di Frieren: Oltre la fine del viaggio vediamo come, in base alla nostra percezione del tempo, cambino le nostre abitudini. La nostra maga elfa è incapace di adattarsi al rapido cambiamento nella cittadina, per esempio, la vediamo inchinarsi di fronte al conte Granat perché ricorda come nella capitale questa formalità sia d’obbligo. Fern e Stark, invece, abbracciano subito il fatto di essere trattati da eroi e legano subito con le persone del luogo durante il periodo felice che trascorrono nella città. L’altro grande esempio, lo vediamo nel montaggio della permanenza del gruppo nel capanno insieme al monaco Kraft. Durante i sei mesi che trascorrono insieme, il primo a giuntare le mani in preghiera insieme a Kraft è Stark, seguito da Fern, mentre Frieren è l’ultima a unirsi a questi ringraziamenti alla dea.

Questo ci porta a chiederci quanto siamo in grado di adattarci alle situazioni, ma anche quanto questo sia importante. Cambiare abitudini può essere fondamentale, e questo può avvenire per molteplici ragioni: forze esterne, volontà interna o semplice desiderio di emulazione. Nel caso della compagna della maga questo avviene un po’ per tutte queste ragioni. Kraft, il desiderio di emulare la sua religiosità e la volontà di cominciare a credere in qualcosa di più grande di loro, li porta a pregare. Sicuramente un passaggio importante che speriamo sarà approfondito ancor di più nei prossimi episodi.

Il monaco Kraft.
Il viaggio verso nord e il paradiso continua. Questa volta sono le condizioni ambientali a rappresentare un grande ostacolo per Frieren e compagni, un ostacolo che in passato aveva mietuto più vittime della guerra coi demoni, ma che è incapace di fermare la maga elfa. Un episodio di transizione capace di mostrarci però anche dei cambiamenti, seppur piccoli, nei nostri personaggi e nei loro comportamenti futuri.

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