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Gothic 2 Complete Classic – recensione di un altro grande ritorno su Switch

Anche il secondo capitolo del classico RPG open world torna in versione aggiornata e ottimizzata su Switch, continuando la virtuosa operazione di preservazione e ammodernamento di classici del passato.

Continua l’operazione di recupero e aggiornamento dei grandi classici della saga più famosa di Piranha Bytes. Dopo l’ottimo Gothic Classic (trovate qui la nostra recensione) ecco arrivare sui lidi di Switch Gothic 2 Complete Classic, anche questa volta un’opera di adattamento molto rispettosa del gioco originale (con l’aggiunta della sua espansione ufficiale La Notte del Corvo, da qui la dicitura Complete), che limita allo stretto necessario le modifiche al fine di adattare perlopiù i controlli e la gestione dell’interfaccia ad una piattaforma quale l’ibrida di casa Nintendo.

In attesa del remake del primo episodio (in arrivo su PC e piattaforme Sony e Microsoft) quale modo migliore per recuperare questa storica saga RPG se non tuffarsi in queste versioni rimasterizzate? Abbiamo provato anche questo secondo capitolo su Switch ed ecco le nostre impressioni nella recensione, come sempre made in NerdPool!

Ritorno a Myrtana

Gothic 2 Complete Classic, il quale ripropone in toto l’esperienza del titolo originale uscito nel 2002 cioè un anno dopo il primo capitolo, comincia praticamente subito dopo la conclusione del suddetto primo episodio, con il nostro eroe senza nome uscito vittorioso dalla battaglia contro il Dormiente il quale non ha nemmeno il tempo di riposarsi dopo aver liberato la Valle delle Miniere e abbattuto la barriera che la separava dal continente che ecco una nuova minaccia gli si para di fronte.

Gothic 2 Complete Classic

Egli verrà infatti informato dal suo salvatore e alleato, lo stregone Xardas, che un esercito nemico è in procinto di attaccare e potenzialmente distruggere l’umanità nel regno di Myrtana, esercito che può contare addirittura su dei veri e potenti draghi! Comincia così il nostro nuovo viaggio, che ci porterà come detto ad esplorare il regno oltre la Valle delle Miniere teatro del precedente episodio (zona comunque esplorabile in cui saranno ambientate anche alcune quest). Il tutto condizionato come in precedenza da tre fazioni che impareremo a conoscere per poter scegliere a quale affiliarci, una pletora di NPC ognuno con quest specifiche e luoghi di ogni tipo, dalle tranquille città ai dungeon pieni di segreti e pericoli, come in ogni RPG open world che si rispetti.

Un gameplay migliorato ma che sente tutto il peso dei suoi anni

Gothic 2 Complete Classic offre agli avventurieri reduci dal primo episodio (è imprescindibile aver giocato il primo per poter comprendere al meglio tutto ciò che viene raccontato in questo sequel) una significativa evoluzione del sistema di gioco, con un mondo molto più vasto da esplorare, nuove mosse e abilità da imparare, con un combat system che ovviamente prende a piene mani dal precedente titolo ma cerca di essere più stratificato e profondo, riuscendoci quasi sempre.

Gothic 2 Complete Classic

Una delle innovazioni più significative, vista poi anche nei titoli Bethesda quali Morrowind, Oblivion e Skyrim, è il senso di immersione dato dalle routine comportamentali degli NPC che incontreremo, i quali la mattina si alzeranno per andare a lavorare, verso sera staccheranno e si ritroveranno in qualche locanda a bere e svagarsi, per poi ritirarsi nelle loro abitazioni per dormire la notte e ricominciare il giorno seguente. Certo, tutto ciò noi oggi lo diamo per scontato, ma nel 2002 era qualcosa di davvero innovativo e sorprendente.

La progressione del personaggio segue dettami ormai ben noti, ad ogni nemico ucciso corrisponderà una quantità di punti exp. i quali ci permetteranno di salire di livello e imparare nuove abilità, oltre al fisiologico aumento degli HP. Il combat system è molto peculiare, fatto di combo innescate premendo il tasto di attacco seguito da una direzione, al fine di concatenare attacchi sempre diversi ed efficaci. Le quest ed in generale il background degli NPC e delle storie che vivremo non gode della qualità di scrittura a cui oggi siamo abituati, ma restano perlopiù molto godibili e ben contestualizzate all’interno di un mondo ben costruito e coerente.

Un altro porting degno di nota

Come già detto per il primo capitolo e la sua recente riedizione, anche Gothic 2 Complete Classic ha beneficiato di un porting decisamente rispettoso del materiale originale, in cui si è operato principalmente dell’adattamento di risoluzione e aspect-ratio dell’esperienza (passando dal 4:3 dell’originale al 16:9 ormai standard) ed una stabilizzazione delle prestazioni, in verità meno riuscita rispetto al prequel, i 60fps qui non sono sempre e ovunque stabili ma in ogni caso non ci sono mai cali tali da rendere l’esperienza ingiocabile o ingestibile, anzi. Non mancano poi anche in questo caso piccoli ammodernamenti dell’interfaccia per migliorare la gestione dei menu e dell’inventario, sicuramente graditi.

Gothic 2 Complete Classic

Ovviamente la parte del leone in quest’opera di riproposizione la fa la rimappatura del sistema di controllo, studiato in origine per un utilizzo con la tastiera ed ora adattato ai tasti di Switch (con tanto di supporto al motion control opzionale). Resta ovviamente un sistema di controllo “antico” con tutta la macchinosità che ne consegue, ma il lavoro di adattamento è encomiabile e rende il tutto comunque fruibilissimo per i giorni nostri, a patto di chiudere un occhio su un combat system ed in generale una totale gestione del gameplay ad oggi ampiamente superati, ma importantissimi per la storia di questo medium e del suo genere di appartenenza in primis.

Il comparto sonoro mantiene gli standard dell’epoca, con musiche evocative e d’atmosfera, unite ad effetti sonori piuttosto standard ma efficaci. Da segnalare come per il predecessore la presenza della localizzazione italiana per menu, documenti e sottotitoli. Una riedizione tutto sommato più che buona, che contribuisce alla preservazione dei software storici come questi e permette a chi non ha potuto vivere certe esperienza nel momento della loro uscita.

THC Nordic compie un altra opera importante per quanto riguarda la preservazione e la valorizzazione di grandi classici del nostro passato. Pur non essendo un remake vero e proprio (quello è attualmente previsto ed in sviluppo per il primo capitolo) l'opera di svecchiamento di controlli ed interfaccia rende fruibile e godibile (scendendo ai giusti compromessi) un titolo con quasi 22 anni alle spalle senza snaturare nemmeno un pixel della sua importante storia. Ricordiamo che senza la saga di Gothic a contendergli fan e giocatori non avremmo avuto l'evoluzione ed il consolidamento della ben più nota e blasonata serie The Elder Scrolls ad opera di Bethesda. Insomma abbiamo fra le mani un titolo, come il precedente, da recuperare se si è amanti del genere action RPG open world e della sua storia.

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