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Kaina of the great snow sea 1 – Recensione

Un mare infinito di neve, intervallato solo da giganteschi alberi orbitali, in cima ai quali è presente una superficie trasparente, la membrana celeste. Qui vive Kaina insieme alla sua famiglia, le uniche persone ancora in vita in questo mondo desolato. Dall’alto e da lontano osservano la vastità della distesa di neve. Le uniche altre creature viventi sono alcuni insetti che il ragazzo caccia per procurarsi del cibo. Ma Kaina sta per fare un incontro che cambierà la sua vita per sempre.

UN MONDO DESOLATO

Questo è l’incipit di Kaina of the great snow sea, un manga che vede al soggetto Tsutomu Nihei e ai disegni Itoe Takemoto. Serie che al momento conta tre volumi in Giappone, mentre trovate già l’adattamento animato su Crunchyroll (ve ne abbiamo parlato qui). L’autore di Blame e Biomega stavolta non si occupa dei disegni, per quanto lo stile delle tavole ricordi molto la sua ultima opera, Aposimz, dove Nihei aveva abbandonato il tratto più sporco delle succitate storie, per un disegno molto pulito.

Sin dalle prime tavole si percepisce una sensazione di totale quiete e silenzio. Kaina è solo un puntino in una distesa di bianco senza fine e può contare solo sulle sue forze per cacciare le sue prede. Tuttavia, abituato alla situazione, il ragazzo dimostra subito una grande forza d’animo e un coraggio invidiabile. Solo successivamente conosciamo gli altri membri della famiglia, in particolare Nonno Cartello, un simpatico signore anziano con l’hobby di raccogliere cartelli.

TUTTO CAMBIA

L’atmosfera cambia quando l’attenzione si sposta dalla membrana alla distesa di neve, dove faremo la conoscenza di altri esseri umani, in particolare della principessa Ririha. Accompagnata da alcuni soldati fidati, la ragazza è alla ricerca di un uomo leggendario che potrebbe conoscere la soluzione ai problemi del mondo di sotto, ma è inseguita dai nemici. La sua fuga la porterà a conoscere Kaina e ad aprire gli occhi su un mondo totalmente nuovo.

Un incontro tra un ragazzo e una ragazza che sembra scritto nel destino e che è forse l’unico modo per salvare il pianeta. L’autore ci fornisce qualche indizio sulle forze del male che stanno distruggendo il mondo, introducendo anche una riflessione ambientalista che forse vedremo svilupparsi meglio nei prossimi volumi. Il world building è interessante, per quanto ancora piuttosto abbozzato, e lo stile di Takemoto perfettamente adatto all’ambientazione.

Proprio questa settimana è uscito il secondo numero per Planet Manga e noi siamo molto curiosi di vedere dove ci porterà questa storia sci-fi. Fateci sapere che ne pensate di Kaina of the great snow sea se avete visto l’anime e/o letto il primo volume.

Un mondo silenzioso, dove l'umanità sembra quasi sparita. Un ragazzo vive un'esistenza solitaria, ma l'incontro con una ragazza lo porterà a intraprendere una grande avventura. Tsutomu Nihei firma il soggetto di una nuova serie sci-fi che cattura subito l'attenzione e invoglia a proseguire.

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