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Lanterna Verde / Freccia Verde di O’Neil e Adams – Recensione

Alla fine degli anni ’60, la serie regolare di Lanterna Verde stava vendendo sempre meno. Ogni mese Hal Jordan volava attraverso lo spazio e i pianeti del settore 2814 per combattere creature aliene. Storie fantascientifiche che, però, sembravano annoiare i giovani di quegli anni, che vivevano in un contesto socioculturale difficile. Dennis O’Neil e Neal Adams, insieme all’editor Julius Schwartz, ebbero quindi la brillante idea di affiancare ad Hal un altro eroe in verde, Freccia Verde, dando inizio a un ciclo di avventure rimaste nella storia.

IN VIAGGIO PER L’AMERICA

Hal Jordan è sempre stato una Lanterna diligente, pronto a obbedire ai suoi maestri, i Guardiani dell’Universo, e a combattere il male. Ma le sue missioni in pianeti alieni lo hanno tenuto spesso lontano dalla Terra e da un diverso tipo di malvagità, che si aggira tra le strade del suo paese natale e che può prendere tante forme, come ben sa Oliver Queen. Il giovane rampollo di Star City ha perso la sua ricchezza e vive ora in uno dei sobborghi della città, a contatto con i più bisognosi.

I due eroi hanno una personalità molto diversa e il loro incontro è tutt’altro che tranquillo. In particolare, la visione eroica ma limitata di Hal lo porta a intervenire in ogni situazione che possa risultare violenta, per stroncarla il prima possibile, senza domandarsi quali siano le ragioni di tali gesti. Oliver, dal canto suo, è d’accordo che la violenza non possa essere sempre la soluzione, ma è il primo a fargli capire che spesso è solo il sintomo di situazioni difficili e che hanno radici profonde nella società. Questa differenza è ben evidente sin da subito, quando Hal ferma un gruppo di ragazzini che se la sta prendendo con un anziano signore. In realtà, non sa che l’uomo è il ricco proprietario di un palazzo fatiscente e sta per sfrattare gli inquilini per buttarli in mezzo alla strada.

Le poche parole pronunciate da uno degli abitanti del quartiere, che trovate nella vignetta qui sopra, pesano come un macigno sull’animo di Hal. Forse per la prima volta, il dubbio si insinua nella Lanterna, che decide quindi di intraprendere un viaggio lungo gli Stati Uniti al fianco di Oliver per andare al cuore della società americana e vederne anche i lati più oscuri. Insieme a loro, un Guardiano di Oa sotto sembianze umane, chiamato a non interferire ma ad osservare più da vicino l’umanità.

I MALI DELLA SOCIETÀ

Il viaggio di Lanterna Verde e Freccia Verde è il pretesto perfetto per permettere allo scrittore di affrontare tematiche profonde, che i fumetti dell’epoca tendevano a ignorare del tutto. Di per sé, il medium fumetto ha un grande potere, perché può veicolare messaggi importanti, attraverso un linguaggio che arriva a un pubblico vastissimo, e O’Neil lo aveva capito perfettamente. Lo sfruttamento dei lavoratori o il razzismo verso i nativi americani e i neri sono temi che si evincono subito dalle prime avventure del duo.

Ogni luogo che attraversano li mette di fronte a tanto odio e fanatismo, verso i più deboli della società, che sia per il colore della pelle o solo per la “colpa” di essere poveri. Lanterna Verde e Freccia Verde riescono a cavarsela nelle varie situazioni, ma il loro rapporto è spesso tutt’altro che idilliaco. Hal continua a dimostrarsi presuntuoso in molte occasioni, mentre Oliver è piuttosto cinico ma anche molto idealista e non esita a gettarsi in situazioni controverse senza pensare alle conseguenze o alla sua incolumità.

Due episodi, in particolare, colpiscono nel profondo l’animo dell’arciere e possono essere considerati l’apice di questo ciclo narrativo. Sono i capitoli che approfondiscono un’altra grande piaga sociale che, sotto certi aspetti, è ancora attualissima. In quegli anni, l’eroina era la droga più diffusa e stava causando un numero altissimo di morti, soprattutto tra i giovani. Per molti era l’unico modo per trovare una sorta di benessere fittizio e sfuggire a situazioni di vita difficili, ma finivano per diventarne dipendenti in poco tempo.

Così accade anche a Speedy, la giovane spalla di Freccia Verde, incaricato di indagare sul traffico di droga. Sentendosi abbandonato e non compreso dal suo partner, Roy Harper finisce per diventarne lui stesso un consumatore. Questa scoperta sconvolge Oliver, che mostra per la prima volta il suo lato più oscuro, reagendo con rabbia e con violenza verso il giovane. In questo caso dovranno essere Hal e Dinah a riportare alla ragione Oliver.

UN PUNTO DI SVOLTA

Il volume pubblicato da Panini Comics nella collana DC Library contiene Green Lantern #76-87, 89 e quattro storie in appendice a The Flash #217-219, 226. In realtà, Dennis O’Neil continuerà a occuparsi di Lanterna Verde ancora a lungo, sempre con Freccia Verde, ma sono le storie disegnate da Neal Adams ad avere avuto l’impatto maggiore. Le tematiche profonde e urgenti affrontate dallo scrittore, rese in maniera eccellente dal tratto realistico e preciso di Adams, sono state uno spartiacque per il mondo dei fumetti.

Sono racconti coraggiosi, che hanno ricevuto molte critiche perché trattavano in maniera cruda e realistica qualcosa che per molti doveva restare fuori dai fumetti. Al contrario, con la consapevolezza di oggi, possiamo solo sperare che queste storie abbiano aiutato qualcuno. In fondo, le migliori storie sono spesso quelle che ci permettono di svagarci, ma anche di riflettere sulla quotidianità.

All'inizio degli anni '70, Dennis O'Neil e Neal Adams hanno reso Lanterna Verde e Freccia Verde protagonisti di un ciclo di storie che hanno cambiato il volto del fumetto di supereroi e che sono rimaste nel cuore di tantissimi lettori. Due personaggi dal carattere quasi opposto che si trovano a vagare per l'America e ad affrontare un'umanità che non esita a ferire e sottomettere il più debole. Una lettura imprescindibile anche a distanza di 50 anni.

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