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L’arte delle bacchette: storia e curiosità

Inauguriamo una nuova rubrica sul magico mondo di Harry Potter!

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Con questo articolo vogliamo inaugurare una rubrica dedicata alle bacchette del magico mondo di Harry Potter, rubrica in cui spiegheremo le varie bacchette della saga, analizzandone il legno di cui sono fatte, il nucleo, e tutte le loro proprietà… e ricordate sempre che: E’ la bacchetta a scegliere il mago!

Innanzitutto partiamo con lo spiegare le bacchette in generale: la bacchetta è uno strumento magico quasi-senziente attraverso il quale un mago o una strega incanala i suoi poteri magici al fine di eseguire magie. Sebbene sia possibile farne a meno, le abilità richieste per lanciare incantesimi senza bacchetta sono ad appannaggio dei soli maghi di livello avanzato, oppure di creature magiche quali gli elfi domestici. Ad ogni modo, la bacchetta è fondamentale per incanalare ed indirizzare l’energia dell’incantesimo verso il bersaglio e la maggior parte dei maghi la utilizza comunemente.

Le bacchette sono un manufatto prodotto e venduto dai fabbricanti di bacchette, diffusi fra le varie comunità magiche. Nella saga scritta da J.K. Rowling i più famosi e menzionati sono Garrick Olivander e Mykew Gregorovitch. Ogni bacchetta consiste in uno specifico tipo di legno, con all’interno un nucleo di una sostanza magica, ad esempio piuma di fenice o corda di cuore di drago. Sebbene più bacchette possano avere la stessa anima, oppure possano essere fatte dello stesso legno, due bacchette esattamente uguali non esistono. Lo studio della storia e delle proprietà magiche delle bacchette è chiamato arte delle bacchette. Infine, ultima curiosità, le bacchette vengono spesso seppellite o bruciate in seguito al decesso del loro proprietario.

Dette queste nozioni base sulle bacchette è quasi doveroso inaugurare la rubrica con quella che viene considerata la bacchetta più potente di tutti i tempi: La Bacchetta di Sambuco.

La Bacchetta di Sambuco

La Bacchetta di Sambuco era uno dei tre Doni della Morte. Secondo la leggenda, chiunque fosse riuscito a riunirla con la Pietra della Resurrezione e con il Mantello dell’Invisibilità sarebbe divenuto il Padrone della Morte. È la bacchetta più potente che esista, tanto da essere perfino capace di riparare le altre bacchette restituendo loro tutte le capacità originarie, cosa che era creduta del tutto impossibile visto che di solito, anche se una bacchetta riesce ad essere riparata, non funziona più come prima.

Come suggerisce il nome, è costituita da legno di sambuco e il suo nucleo magico è un crine di thestral, sostanza estremamente potente e complessa dal punto di vista magico, ed è lunga 15 pollici.
I crini di thestral sono considerati una sostanza instabile, forse la più difficile da utilizzare nella fabbricazione delle bacchette. Le bacchette di thestral sono potenti, ma si piegano solo a padroni che siano in grado di accettare la morte.
Il legno di sambuco è estremamente raro e considerato profondamente infausto, questo legno forgia bacchette assai difficili da dominare. Esse contengono una magia potente, ma disdegnano il padrone se questi non è a loro superiore, solo un grande mago è in grado di usare una bacchetta di sambuco. Il vecchio detto “Bacchetta di sambuco, non cavi un ragno dal buco” si fonda sulla paura che incute questa bacchetta, ma in realtà è una superstizione senza fondamento, e i fabbricanti di bacchette che si rifiutano di lavorare con il sambuco non lo fanno perché temono questo legno ma perché dubitano di venderne il prodotto. La verità è che il sambuco si accompagna bene solo a una persona davvero fuori dal comune, e nelle rare occasioni in cui l’accoppiata riesce è sicuro che un destino speciale attende la strega o il mago in questione.

J.K. Rowling una volta commentò la differenza nel livello di lealtà tra le bacchette normali e la Bacchetta di Sambuco:“La Bacchetta di Sambuco è semplicemente la più imparziale e spietata delle bacchette, visto che prende in considerazione solo la forza. È insensibile. Va solo dove si trova la forza. Cambia padrone senza che sia necessaria la morte di quello precedente e, quasi inevitabilmente, attira maghi che sono disposti ad uccidere o ad essere uccisi per lei, o altri come Voldemort che confondono la predisposizione all’omicidio con la forza.”

Sperando che abbiate trovato interessante questo primo articolo vi diamo appuntamento tra una settimana con le bacchette dei professori di Hogwarts.

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