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Le Ladre – La recensione

Tre donne, la libertà e un dipinto

Le Ladre il nuovo film d’azione/drammatico Netflix, disponibile sulla piattaforma streaming dal 1 novembre. Vedrà alla regia Mélanie Laurent interprete anche del ruolo di Carole, (Adèle Exarchopoulos) nei panni di Alex, insieme a (Manon Bresch) Sam , (Philippe Katerine) Abner, (Felix Moati) Clarence e (Isabelle Adjani) Marraine. Mélanie Laurent era già molto conosciuta ed apprezzata dal pubblico per la Shosanna di Bastardi senza Gloria film di Quentin Tarantino.

Le Ladre è una trasposizione cinematografica della Graphic Novel La grande odalisca (2012) scritta da Florent Ruppert e Jérome Mulot, illustrata da Bastien Vivès.

Di seguito potete trovare il trailer ufficiale:

Trama

Parliamo di una ladra professionista, Carole. Stanca della solita vita in fuga, vuole ritirarsi dal mondo del crimine, ma prima dovrà portare a termine l’ultima missione, all’apparenza semplice. Insieme alla sua squadra composta da, Alex (abilissima cecchina) e la nuova arrivata Sam (eccezionale pilota da corsa), così da guadagnarsi la libertà. L’ultimo colpo “semplice semplice” che le viene richiesto dal suo capo è rubare una tela originale, La grande Odalisca realizzata nel 1814 da Jean-August-Dominique Ingres e tenuta in occasione di una mostra, all’interno di una galleria d’arte della Corsica.

Le similitudini con Mission Impossible, Lupin e Ocean’s 8

Fin dall’inizio del film abbiamo continuamente déjà-vu di altri film, trovando sviluppi e situazioni già viste. Troviamo similitudini con film come Mission Impossible, al femminile con abili ladre al posto di agenti agenti segreti, si incrocia con Lupin, si notano ispirazioni tratte della Charlie’s Angels e per concludere con Ocean’s 8. Le ladre sembra un mix di tutti questi altri film, perdendo così originalità, vedendo in esso il ripetersi delle stesse trame già viste, sottolineando all’ennesima potenza la versione in rosa del crimine.

La grande odalisca

L’obiettivo della missione è La grande odalisca che Carole, Alex e Sam devono rubare e consegnare alla loro Boss. Un dipinto del 1814 realizzato da Jean-Auguste-Dominique Ingres. La tela ritrae una donna molto bella, appunto un’odalisca, che era considerata una sorta di schiava o concubina nei palazzi dell’antico Impero Ottomano.

La figura della donna viene rappresentata molto allungata, come se fosse quasi una creatura mitologica. La schiena curva, le gambe molto lunghe e le braccia come se fossero prive di ossa. Nell’arte questo stile ha reso il dipinto iconico e ha generato molte discussioni tra i critici.

La pittura è un esempio lampante di come gli artisti possano rappresentare in forme diverse la bellezza, andando contro le aspettative e creando immagini e figure che ancora oggi affascinano e incantano chi le osserva. Il dipinto e le tre protagoniste del film trovano assonanza nell’essere lontane dagli stereotipi e cliché.

Conclusioni

Le Ladre è un film complessivamente soft e gradevole da guardare, nel tentativo di rimanere il più fedele possibile alla Graphic Novel La grande odalisca, è sfociato ahimè quasi nel banale, riproponendo trame già viste, sia nel manga Occhi di gatto di Hojo Tsukasa, e nei film Mission Impossible, Lupin, Charlie’s Angels e Ocean’s 8. Si è cercato di coniugare scene d’azione, sentimento, il tema della libertà personale e l’humour, passando ripetutamente dalla commedia al dramma. Possiamo dire che sicuramente si poteva fare di più anche grazie alla presenza di attrici come Adèle Exarchopoulos e Manon Bresch.

E voi avete già visto il nuovo film Le Ladre? cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Le Ladre un film tutto sommato gradevole da vedere, pecca la mancanza di originalità ricreando un mix tra film già visti. Le prospettive e le potenzialità c'erano, grazie anche alla presenza di attrici conosciute e dalla lodevole interpretazione e temi importanti quali l'amicizia e la libertà.

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