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Loki 2: il regista spiega il lato oscuro di Miss Minutes

Miss Minutes ha fatto il suo ritorno nel MCU durante il terzo episodio di Loki 2. la scorsa settimana, catturando immediatamente l’attenzione degli spettatori. L’oscurità aleggiava sotto la superficie del personaggio per tutta la stagione 1, ma questa svolta sinistra sta prendendo forma nella stagione 2.

Miss Minutes ha intenzione di governare la fine dei tempi insieme ad una versione di Kang, forse assumendo una forma umana nel processo. Questo che significa che probabilmente avrà un ruolo sostanziale da svolgere nel prosieguo della serie.

Loki 2: il regista spiega il passaggio al lato oscuro

Kasra Farahani, regista del nuovo episodio di Loki 2, ha parlato con The Hollywood Reporter di come portare in vita questa versione evoluta di Miss Minutes:

“Ridurre Miss Minutes in termini di umanizzazione e vedere più desideri e aspirazioni umane è stata un’idea che Eric Martin ha messo in cantiere molto presto. È stata una di quelle idee che sono arrivate fino in fondo, cosa che non succede spesso. Quindi, per quanto ne so, fare qualcosa di ricco con questo personaggio è stato accolto subito bene, ed è ancora più interessante perché si tratta di un cartone animato. La gente si riferisce ai personaggi riduttivi come ai cartoni animati in senso peggiorativo, noi stiamo cercando di dare a Miss Minutes, un cartone animato letterale, questi sentimenti emotivi, super imbarazzanti e complessi”.

Ci sono stati alcuni accenni a una Miss Minutes sinistra verso la fine della Stagione 1 di Loki, soprattutto dopo l’entrata in scena di Colui che resta. Il produttore esecutivo di Loki 2, Kevin Wright, ha recentemente parlato di come sia stato gettato il seme per la sua trasformazione.

“Alla fine della prima stagione, sappiamo che è una specie di doppiogiochista e che ha un piano più grande in corso. Penso che sia stato intrigante giocare con: qual è il piano? Perché lo sta facendo? Nell’episodio 3, quando parla a Victor Timely del loro passato, penso che sia davvero commovente. È strano, si capisce che è un’intelligenza artificiale, ma forse c’è una sorta di coscienza che ha avuto queste esperienze e che desidera di nuovo questa connessione”.

Voi che ne pensate dei questa spiegazione? Vi è piaciuto il terzo episodio? Fatecelo sapere con un commento.

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