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NerdPool incontra Carlo Cid Lauro

Carlo “Cid” Lauro nasce a Reggio Calabria nel 1985. Dal 2015 collabora con ProGlo Edizioni, NoLands Comics, Shockdom, assiste ai colori Giacomo Bevilacqua sul nuovo libro di “A Panda Piace…”  e con Magic Press sui volumi Nanowar come disegnatore/colorista. Nel 2019 inizia la collaborazione con Tatai Lab con The Last Game, Panini Comics, Poliniani editore e colora il nuovo fumetto di Davide Caporali edito da Feltrinelli Comics.

Questi sono solo alcuni dei tanti lavori di Carlo (molti altri c’e li racconta Carlo durante l’intervista) fino ad arrivare a ottobre 2023, quando esce una delle sue ultime fatiche, Ghostgun, che insieme a Roberto Megna (alla scrittura) firmano un moderno western in stile manga ricco di azione, humor e colpi di scena edito da Saldapress.

Innanzitutto Carlo grazie di averci regalato un pò del tuo tempo per questa intervista, cominciamo col presentarti ai lettori di NerdPool….raccontaci un pò chi sei:


Ciao a tutti, sono Carlo Cid (Sìd) Lauro, classe ‘85 e da 10 anni faccio fumetti. Ho iniziato a lavorare con Roberto Megna, amico fraterno dai tempi del liceo e sceneggiatore e, insieme abbiamo realizzato tante storie, collaborando con diverse realtà dell’editoria italiana arrivando a pubblicare il nostro pupillo GHOSTGUN per Saldapress Editore. Dal 2020 collaboro con Arancia Studio, studio creativo specializzato nello sviluppo di proprietà intellettuali e produzioni di contenuti per l’editoria, realtà tutta italiana composta da Autori, Coloristi, Disegnatori, Scrittori, Letteristi, Grafici e tutte le personalità che servono per far andare avanti il pianeta Fumetto. Con Arancia iniziai a lavorare sul mondo Disney, soprattutto quello popolato dai Paperi, mi fu affidato di disegnare 3 storie su 8 della prima stagione di Daisy e i Misteri di Parigi (pubblicato in Italia da Panini Comics), dove mi sono occupato della creazione dei cattivi e soprattutto della protagonista: Daisy (Paperina). Sempre grazie a loro inizio nel 2022 una collaborazione con Dynamite comics, casa editrice Statunitense su un’altra property Disney: Darkwing Duck, realizzando 10 volumi che costituiscono una prima stagione e attualmente sono a lavoro sulla seconda con protagonisti la Justice Duck.

Come è nata la tua passione per il disegno?

Tutto è iniziato da piccolo con Topolino, Looney Tunes e Asterix. Erano le testate che i miei acquistavano quando, passando dalle edicole, vedevo le nuove uscite. Le divoravo in una manciata di ore, prima di saper leggere osservavo tutte le immagini, assimilandone il più possibile e subito ridisegnandole. Adoravo tutte quelle immagini consequenziali che ugualmente, anche senza testi riuscivano a farti capire tutto.

Tu leggi fumetti e se si quali?

Durante gli anni delle scuole medie iniziai a scoprire mondi proveniente dal lontano oriente, iniziai ad amare Akira Toriyama e i suoi racconti, ancora una volta preso dallo stile e dalla narrazione delle immagini. Dal papà di Dragon Ball mi spostai a letture di quel mondo chiamato “shonen manga” come One Piece, Captain Tsubasa (già conosciuto come Holly e Benji grazie ai cartoni mediaset), Shaman King, Rave e GTO per citarne alcuni. Crescendo, dal manga arrivai a leggere i comics supereroistici americani e classici del fumetto europeo. Attualmente sto recuperando le bellissime storie di Naoki Urasawa, papà di Pluto, 20th century boys, Monsters e tantissimi altri, lo sto amando. Le mie letture continuano con Chainsaw man, Dr. Stone, Ushio eTora e Radiant Black.

Qual è il lavoro da te disegnato a cui sei più legato?


Ovviamente quasi tutte le storie a cui ho messo mano sono un po’ figli miei, sono molto legato a Darkwing Duck, è uno dei miei cartoni preferiti che da bambino guardavo e avere l’occasione di lavorarci è stato bellissimo. Ci sta anche L’Anello dei Signori, con sceneggiatura di Roberto e pubblicato da ProGlo, una delle nostre storie più belle: immaginate i mondi de Il Signore degli anelli, Game of Thrones e Harry Potter coesistere in un singolo universo e che le sorti del pianeta siano affidate nelle mani di due stupidi Gnorrit, (esseri simili a Hobbit ma più stronzi) e che il famoso anello casualmente cada in testa a uno dei due decidendo così di venderlo per pagare i debiti di erbapipa. Poi ci sta GHOSTGUN, ultima nostra creazione, qui c’è un bel pezzo di cuore.

Quale tipologia di personaggi preferisci disegnare?

Da amante di Dragon Ball e One Piece sono sempre stato attratto dai personaggi grotteschi, adoro come i due autori si prendano gioco delle anatomie alle volte per creare esseri che rasentano il fantastico. Ispirato da loro mi diletto nel creare sempre personaggi riconoscibili a prima vista e grotteschi, mi piace sporcarli e renderli il meno umani possibile.

Come è nata l’idea di Ghostgun?

era il 2020 e la Shueshia per il 100° anniversario del Tezuka Awards aveva aperto a tutto il mondo la possibilità di partecipare al contest, bisognava realizzare un pilot di 55 pagine e superare la giuria composta da nomi enormi quali: Oda, Toriyama, Inoue, Horikoshi, Kato e la fondazione Tezuka. Una bella sfida, pensando anche che avevamo solo 30 giorni di tempo per scriverla, disegnarla, retinarla, letterarla e impaginarla. Roberto aveva un soggetto con ambientazione Western, era lì aspettando l’occasione giusta che era appena arrivata. Creammo i protagonisti e antagonisti e in 10 giorni lui buttò giù soggetto e sceneggiatura.
Restavano 15 giorni alla chiusura del contest, realizzai tutte le 54 tavole (+1 con copertina), una vera sfida, ma riuscimmo nell’intento. Una volta inviato tutto il materiale dovevamo attendere l’esito finale, ma nel frattempo i vari pilot potevano essere letti, condivisi e commentati dagli altri utenti e con nostra sorpresa Ghostgun fu molto apprezzato. Purtroppo non vincemmo, ma quel pilot ci fece notare da parecchi utenti e case editrici, tra cui la Saldapress. Alessio Danesi, editor di quest’ultima rimase affascinato da quella storia
e ci propose di espanderla e realizzarne una serie.

Quale personaggio di Ghostgun ti sei divertito di più a disegnare e perche?


In Ghostgun un po’ tutti i personaggi mi hanno divertito durante la realizzazione, ma se dovessi sceglierne proprio uno direi Toe, il protagonista. Mi piace il suo carattere, ricorda il Goku agli inizi, ingenuo ma con l’obiettivo sempre focalizzato. Adoro disegnarlo continuamente e renderlo sempre più vivo.

Ora aspettiamo tutti con impazienza il secondo volume di Ghostgun, puoi darci qualche
anticipazione?


Mi verrebbe da sussurrarvi che potrete conoscere meglio tutti i singoli personaggi incontrati nel precedente e scoprire la loro vera forza. Ci stiamo attualmente lavorando, uscirà nella seconda metà di questo 2024, c’è tanta storia, tanto amore e tanta azione in questo secondo volume. Spero non rimaniate delusi.

Il tuo sogno nel cassetto lavorativamente parlando?

Che Ghostgun vada davvero bene e che si possa pensare di espandere la serie. Abbiamo davvero tanto da raccontare e spero che i lettori ce lo chiedano a gran voce.

Progetti futuri?

Al momento sto lavorando a pieno regime sulle storie Disney e su Ghostgun, il futuro riserva sempre tanti misteri e ogni giorno con Roberto cerchiamo di “appuntare” sempre nuovi soggetti, quindi chissà.

Grazie, ragazzi per questa chiacchierata, spero vi faccia piacere questo doodle fatto per voi.

Ringraziamo Carlo per questa bella chiaccherata, per il tempo che ci ha dedicato e per questo bellissimo sketch che ci ha regalato, e aspettiamo di leggere l’attesissimo secondo volume di Ghostgun di cui non mancheremo di parlarvi.

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