NerdPool incontra Simone Pace

Ad aprile Edizioni BD ha pubblicato l’edizione cartacea di Cuore, il nuovo fumetto di Simone Pace, già autore per lo stesso editore di Fiaba di Cenere. Ve ne abbiamo parlato qualche settimana in questa recensione e al Salone del Libro di Torino abbiamo avuto la possibilità di intervistare Simone per parlare proprio di Cuore. Senza ulteriori indugi, vi lasciamo qui sotto l’intervista integrale.

Ciao Simone e benvenuto su NerdPool! Cuore è il tuo ultimo fumetto, uscito prima in digitale su Tacotoon e ora in cartaceo per Edizioni BD. Com’è nata l’idea per questa storia?

È nata dalla mia voglia di esplorare il genere cyberpunk e di staccarmi dal fantasy il più possibile. Il genere cyberpunk ho iniziato a lavorarlo attraverso delle stampe che ho realizzato per una casa editrice che si chiama Tic. Da lì ho cercato delle storie che mi permettessero di esplorare questo mondo e mi è venuto in mente Cuore, anche fondendo questo con il mio amore per i cyborg e gli androidi in generale. Quindi è stato un po’ una mia ispirazione e una voglia di staccarmi da quello che c’era prima.

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Cuore – Simone Pace; Edizioni BD

Possiamo ritrovare in Cuore alcune tematiche comuni con Fiaba di cenere, come il discorso sul conflitto e sulla guerra in generale, ma tutto spostato su un’altra ambientazione. Il lavoro su CybeRoma ti ha permesso di toccare il genere cyberpunk, ma è stato faticoso fare questo passaggio da un genere all’altro nella lavorazione di un racconto lungo?

C’è voluto un lavoro di messa a punto più lungo rispetto al fantasy perché era un genere meno nelle mie corde e a cui sono meno abituato. Però sono riuscito attraverso l’utilizzo di un’ispirazione architettonica molto forte, quella brutalista, delle periferie disastrate italiane ed est-europee, a trovare una chiave per renderlo più mio possibile. Una volta trovata quella è stato un lavoro sorprendentemente sciolto e naturale.

La storia è ambientata in un futuro imprecisato, ma presenta tematiche molto attuali legate all’ecologia e alla tecnologia. Uscendo dall’ambito della finzione pensi che la nostra società possa essere vicina a raggiungere qualcosa di simile a quello che hai raccontato in Cuore?

No, assolutamente no e tra l’altro vorrei scoraggiare il lettore nel trovare troppe metafore con l’attualità in questa storia. Chiaramente sono tematiche che tratto e che per forza di cose capto intorno a noi, ma non sono la metafora di qualcosa di reale, né vogliono esserlo. Se vogliamo, l’unica cosa che per me è importante che si ravvisi è una critica a una logica molto massimalista-populista. In Cuore ci sono alcuni personaggi che prendono decisioni e fomentano altri personaggi sulla base dell’identificazione di nemici in maniera molto massimalista ed è una cosa che io odio particolarmente. Forse è l’unica cosa che per me è una vera metafora del reale. Per il resto rimane una storia fantastica e quello vorrei che fosse.

Cuore – Simone Pace; Edizioni BD

Nelle tue opere mi colpiscono sempre molto i disegni e la colorazione. In questo caso, i colori trasmettono l’idea di qualcosa di freddo, artificiale e asfissiante che si pone in contrasto con le poche tavole dove compare qualche elemento naturale. Come hai sviluppato la colorazione di Cuore?

Mi sono un po’ scervellato all’inizio per mettere a punto l’aspetto visivo, anche a livello cromatico. Poi ho scoperto le colorazioni di Pyongyang, un capolavoro di architettura brutalista nella Corea del Nord, con questi palazzi che sono completamente fucsia, verdi, di colori acidi e accesissimi. Mi piaceva questo contrasto tra un’architettura severa e brutalista che dà un senso di oppressione e questi colori assurdi, e ho deciso di utilizzarli anche io.

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Pensi che il passaggio dal digitale al cartaceo abbia portato a perdere qualcosa in determinati aspetti o a guadagnarne in altri?

No perché in realtà il passaggio è dal cartaceo al digitale, nel senso che io faccio sempre le tavole in formato da cartaceo, anche per Fiaba di cenere, e poi lo adatto al digitale. Scrivo e ragiono sempre in funzione del layout cartaceo. Quindi, in realtà, credo che sia una storia che si possa cogliere al massimo in cartaceo ma sono contento che ci sia anche la versione digitale perché da adesso Tacotoon è totalmente gratuito quindi una persona può iniziare a leggersela in un modo, capire se piace e poi provare il cartaceo.

Fantasy, cyberpunk…c’è qualche altro genere che ti piacerebbe esplorare?

Adesso sto lavorando nuovamente sul fantasy e la mia idea è di espandere la lore di Fiaba di cenere. Ho diverse idee in cantiere e inizierò a lavorarci, spero già da quest’anno. Per il resto sto lavorando su qualcosa di molto remoto di fantascienza un po’ più spaziale, ma è qualcosa ancora all’inizio ed è presto per parlarne.


Ringraziamo ancora Edizioni BD e Simone Pace per la disponibilità e vi invitiamo a recuperare Cuore e Fiaba di cenere. Ci risentiamo presto su questi canali per altre interviste dal mondo del fumetto!

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