back to top

Paradise – La Recensione

Dal 27 Luglio è disponibile su Netflix Paradise, il nuovo film thriller sci-fi che esplora la possibilità di vendere anni della propria vita in cambio della serenità finanziaria. La pellicola è una produzione completamente tedesca, dalla casa di produzione NEUESUPER GmBH al regista e sceneggiatore Boris Kunz (Breaking Even, 2020). 

Trama

In un possibile futuro molto vicino alla nostra realtà, la biotecnologia ha fatto passi da gigante; Infatti, si è capaci di vendere e comprare il tempo della vita altrui. Nonostante possa sembrare idilliaco e vantaggioso, Max (Kostja Ullmann, Tatort:Cologne) ed Elena (Marlene Tanczik Opera senza autore, 2018) scoprono ciò che si cela dietro la lussuosa maschera di AEON. I due coniugi, speranzosi per il proprio futuro, vedono i loro progetti di vita insieme sgretolarsi quando arrivano delle improvvise richieste di risarcimento assicurativo, ed Elena è costretta a pagare con 40 anni della sua vita. Scippata della sua quotidianità, la coppia sarà costretta ad affrontare una dura realtà colma di sfide morali e sviluppi più complicati del previsto. Max, che lavora per AEON, farà di tutto per recuperare gli anni di vita sottratti alla moglie. Ma i loro sogni potrebbero non realizzarsi mai.   

Il Tempo è Denaro

n Paradise la valuta più importante è il tempo, che viene sottratto ai poveri per “donarlo” ai ricchi sempre più avidi di una vita migliore, assetati di una tecnologia simile ad un elisir di giovinezza e immortalità.  

In questo scenario Sci-fi e ad alta tensione, siamo circondati da ambientazioni futuristiche mediocri che ci circondano mentre accompagniamo Max nella sua folle lotta contro il sistema. Se prima era cieco davanti alle ingiustizie dei più deboli, una volta che viene colpito direttamente da AEON, si desta dal lungo sonno scatenato dal sonnifero più potente: i soldi. Perché il denaro è prezioso, il lusso attrae, ma il tempo ha un valore inestimabile; capace di scatenare guerre civili e morali come quella tra AEON e l’Adam Group, la “resistenza” che si oppone alla società multimiliardaria.   

Proprio quando l’orologio ticchetta più velocemente e la giovinezza scompare, ogni morale viene infranta. In Paradise, ciò che ci perseguita e ci angoscia più d’ogni altra cosa è lo scorrere del tempo.   

Tutto ciò mette a dura a prova il legame e l’amore profondo di Max ed Elena, ora vittime dello stesso sistema che sostenevano. Pur essendo un film che non si basa sui sentimenti, Paradise ci mostra fino a che punto una relazione può incassare gli spietati colpi della vita e delle situazioni che sfuggono al loro controllo; ma non solo, quanto saremmo disposti a oltrepassare i limiti della legalità e a farci carico di sensi di colpa sempre più intensi, solo per la persona a noi più cara? Max ci regala una risposta molto chiara ma che mette in risalto anche tutti i suoi dubbi più umani sulle sue azioni e il suo futuro incerto accecato dall’amore che prova e convinto di non poter fermare ciò che ha iniziato. 

Denaro, Tempo, Potere

Se la nostra realtà prendesse la forma di quella presentata in Paradise, sarebbe molto facile e conveniente per tutti noi dire sì all’eterna giovinezza, svolgendo così ogni attività al pieno delle nostre capacità fisiche ed estetiche, convinti di poter avanzare nel futuro soddisfatti della possibilità di non avere quasi mai una fine ed essere sempre in grado di correggerci. Sarebbe comodo, non è vero? Ma la realtà dei fatti è differente, la biotecnologia di AEON per quanto attraente sia per il nostro ego, non garantirebbe oltre le promesse che offre; la nostra morte sarebbe sempre e comunque dietro l’angolo, la vitalità dei nostri anni migliori ci manipolerebbe a tal punto da condannarci a non vivere ogni nostro istante come se fosse l’ultimo. Persuasi del fatto che possiamo riavvolgere il nastro e correggere ogni nostro errore. 

Almeno, questo è ciò a cui l’Adam Group si oppone, i “paladini della giustizia” del popolo, rappresentanti estremisti di un’opposizione all’ideologia AEON. Un nostro “no”, alla possibilità della giovinezza eterna equivarrebbe solo a ipocrisia; se fossimo così benestanti sarebbe sicura come la morte, la nostra approvazione all’immortalità della nostra avvenenza e tempo (in questo caso più importante del denaro). Ma al posto dei “comuni mortali”, accetteremmo le misere briciole di AEON pur di realizzare i nostri sogni, bendati dalle promesse del dio denaro; uno dei messaggi più chiari di Paradise è la dimostrazione delle debolezze umane dettate dall’egoismo. 

Il Futuro del Tempo

Il confine tra buoni e cattivi è molto sfocato, Paradise è un film dalle grandiose potenzialità narrative ma il nostro “capriccio” di esplorarle, non viene mai soddisfatto poiché veniamo fin troppo coinvolti con lo sfortunato destino dei protagonisti. Sarebbe stato interessante approfondire il funzionamento della biotecnologia e come il panorama proiettato nel futuro influenzi l’ambiente circostante. La conclusione a cui noi arriviamo a fine pellicola, ci costringe a riflettere sull’eventualità di un futuro in cui una tecnologia innovativa possa “rubare” il nostro tempo, e la nostra impossibilità nel cambiare gli eventi principali di un avvenire immutabile. Assistiamo a tanti possibili risvolti e alle irreversibili scelte che prendono i personaggi (a volte sottovalutando le conseguenze), con la vaga speranza di ricevere un adeguato “pagamento” alle nostre oramai alte aspettative. Ma non verremo mai accontentati, arrivando a una fine inaspettata che ci lascia con delle amare e confuse riflessioni. 

Paradise ha una visione del futuro ben specifica, una trama che ci attira oltre che a possedere una buona quantità di dettagli e complicazioni, una regia che ci trascina all’interno del film senza neanche rendercene conto, e un’ottima interpretazione dei protagonisti da parte degli attori; molti pregi ma anche tanti difetti che seppur sottili, fanno la differenza. Si fa certamente spazio tra i film sci-fi grazie al suo intreccio complesso e ai personaggi ben caratterizzati nei loro aspetti più umani, commettendo errori e ponendosi costanti dubbi, pieni di incertezze rendendoli “umani”, (pregio importante e raro) rendendo il pubblico partecipe nel modo più assoluto. La pellicola ha un ritmo esaltante fino a poco più di metà minutaggio, da lì in poi purtroppo si arresta e ogni tipo di nostra previsione sarà cancellata. 

Una domanda che sicuramente dovreste porvi anche voi a fine film è: “Sarei disposto a vendere parte della mia vita per soldi?” 

Paradise è un film sci-fi dal grande potenziale, un intreccio ricco di dettagli e una regia appassionante che lo inserisce tra le pellicole futuristiche più innovative, creando alte aspettative che purtroppo non vengono mai soddisfatte. Angosciante lo scorrere del tempo, e le dinamiche affettive tra i protagonisti vengono esplorate anche fin troppo, rubando tempo alle domande che ci poniamo sulla tecnologia futuristica e i temi sociali che provocano caos nel paese. Paradise è una promessa avvincente che però non viene mantenuta.

CORRELATI

Paradise è un film sci-fi dal grande potenziale, un intreccio ricco di dettagli e una regia appassionante che lo inserisce tra le pellicole futuristiche più innovative, creando alte aspettative che purtroppo non vengono mai soddisfatte. Angosciante lo scorrere del tempo, e le dinamiche affettive tra i protagonisti vengono esplorate anche fin troppo, rubando tempo alle domande che ci poniamo sulla tecnologia futuristica e i temi sociali che provocano caos nel paese. Paradise è una promessa avvincente che però non viene mantenuta. Paradise - La Recensione