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Undiscovered Country – Recensione

Uno spazio bianco sulla mappa, un vuoto che racchiude in sé tanti segreti. Undiscovered Country racconta l’America contemporanea, con le sue contraddizioni e i suoi miti, senza nascondersi dietro illusorie convinzioni di innocenza. Scott Snyder e Charles Soule creano a quattro mani una spiazzante metafora della loro terra d’origine, costruendo un mondo completamente nuovo e allo stesso tempo preda dei fantasmi del suo passato. Cosa si nasconde dietro le alte e possenti mura che circondano il paese simbolo e incarnazione della libertà? E cosa ha spinto quest’ultimo a scegliere di isolarsi dal resto del mondo per ben trent’anni? Attraverso una storia ricca di sfaccettature e dalla trama quanto mai intrigante, il viaggio verso il centro di una misteriosa spirale si rivelerà colmo di ostacoli, segreti e misteri.

Edita dal 2019 da Image Comics e portata in Italia da Saldapress, la serie ha ottenuto il plauso dalla critica e dal pubblico, ricevendo anche una candidatura per il prestigioso premio Eisner. Un’avventura distopica intensa e oscura, fatta di colpi di scena, avvenimenti frenetici e momenti spaventosi. Originariamente pensata per essere una mini-serie di sei numeri, il successo ottenuto – e aggiungiamo ampiamente meritato – ha fatto sì che venisse prolungata ulteriormente, trasformandola in una serie regolare. Nonostante manchino ancora due volumi alla conclusione, quello che abbiamo visto finora fa presagire un finale scoppiettante e inaspettato.

Il nuovo volto del paese a stelle e strisce

Nuovi confini, nuove creature, nuove strutture sociali, persino lo scorrere del tempo non sembra essere più lo stesso. Uno scenario davvero unico, non trovate? Eppure non dovrebbe stupire, dal momento che l’America ha sempre saputo reinventare se stessa. L’odissea in quella regione ora sconosciuta, un tempo superpotenza mondiale nota come Stati Uniti d’America, comincia per necessità, in un momento di profonda crisi per il genere umano. Il virus Sky, ritenuto apparentemente incurabile, sta decimando la popolazione mondiale a un ritmo allarmante. Forse dietro quel muro esiste una cura, la soluzione contro un annientamento che ormai pare certo. Dopo anni di forzato e inspiegabile isolamento, un gruppo di scienziati, soldati e diplomatici, cerca quindi di penetrare la barriera che impedisce qualsiasi contatto con il paese, per recuperare il vaccino che salverà la razza umana.

Giunta al suo quarto numero, Undiscovered Country è una lettura capace di tenere costantemente col fiato sospeso, complice un intreccio narrativo realizzato con grande abilità, in grado di costruire una storia ricca di sfumature, incognite ed enigmi. Quella che sembrava una semplice – per modo di dire – missione di recupero, rivelerà scenari decisamente più sconvolgenti.

Let’s Make America Great Again 

Duro lavoro, coraggio, determinazione e fiducia nelle proprie capacità. Ecco gli ingredienti del sogno americano, il mito più reale tra quelli che hanno plasmato la nazione. Quell’immaginario così sfavillante e carico di promesse per il futuro sembra ora essere corrotto, o meglio regredito alle sue più oscure origini, abbandonando la civilizzazione o mascherandola dietro un controllo assoluto e arbitrario. Numerosi flashback e cliffhanger ci assistono nel ricostruire le vicende che hanno portato l’America di Undiscovered Country a suddividersi in tredici aree, caratterizzate ognuna da una propria specifica identità. L’abile mano di Giuseppe Camuncoli, noto ai più per il suo lavoro su Spider-Man, da forma all’immaginario di questa “terra nova”, dove ogni zona si distingue dalla successiva in maniera estremamente marcata.

Canyon rocciosi e bestie mutanti nelle aride terre del selvaggio west, in pieno stile Mad Max; una bianca città ipertecnologica, guidata dal progresso e dall’innovazione; isole popolate da figure immaginarie – ma forse neanche troppo – perse in uno sconfinato oceano di possibilità. Ognuno di questi spazi incarna differenti valori dell’America, valori che l’hanno plasmata e resa grande agli occhi del mondo, ora estremizzati fino all’eccesso. Liberismo estremo, progresso a qualunque costo, storie e leggende da vendere e far diventare reali. Alberga il caos in questa nuova realtà, così divisa e frammentata. C’è grande dinamismo e varietà, non solo nelle situazioni affrontate dai protagonisti, ma anche nel disegno e nella generale composizione delle tavole, complice la scelta di adattare la struttura delle griglie alle singole esigenze della storia.

Percorrendo la spirale

Nel mondo di Undiscovered Country niente è come sembra. Il viaggio, iniziato come una missione diplomatica, si trasforma rapidamente in una lotta per la sopravvivenza, nel tentativo di capire cosa stia succedendo davvero. La sospensione dell’incredulità qui è d’obbligo, favorita da uno straordinario world building. Ogni zona è definita nel dettaglio: valori, società, ambientazione, storia, filosofia di vita, tutto è costruito al fine di restituirci un quadro geopolitico, sociale e culturale completo sotto ogni i punto di vista. Un’operazione certosina – nei disegni quanto nello storytelling – compiuta con non meno precisione anche per descrivere il mondo esterno. Impegnati a mantenere un fragile equilibrio dopo la dipartita di quel colosso denominato America, gli stati si sono divisi in due grandi aree commerciali, nuove superpotenze in perenne lotta per le risorse, accomunate da medesimi interessi e necessità.

E’ da qui che vengono i nostri protagonisti, persone quanto mai diverse tra loro e soprattutto assolutamente inadatte a svolgere una missione così delicata.

Ottimi protagonisti per un’ottima storia

Complessi e sfaccettati, i personaggi sono l’ulteriore fiore all’occhiello di questa storia. Il cast di Undiscovered Country è ricco di figure eccentriche ed enigmatiche, calcolatrici e ingenue, in cerca della verità o semplicemente di una salvezza. Tutti loro sono rappresentati in maniera profondamente umana, con pregi, difetti e distinti desideri. I rapporti tra i membri di questo gruppo variegato e atipico evolveranno nel corso di tutta la narrazione, creando nuovi legami cruciali per lo svolgimento degli eventi.

Ancora più interessanti sono però i governanti delle varie zone visitate dai nostri esploratori, inclusa la figura dello sfuggente Sam Elgin, un guardiano criptico e dai mille volti. L’Uomo del Destino in particolare, assumerà un ruolo cruciale nelle varie vicende. Una figura imponente e affascinate nel suo essere guidata da un pensiero distorto, resa ancora più magnetica dal suo aspetto. Il design ideato da Camuncoli lo rende un personaggio indimenticabile, una specie di astronauta giunto in un mondo alieno, che con il tempo ha imparato a fondersi con esso.

Ma è davvero così alieno questo Nuovo Mondo? O è solo l’esagerazione di una situazione che ci è fin troppo familiare? Forse, per comprenderlo è necessario perdersi, lasciarsi trascinare dalla spirale fin nel suo centro.

Undiscovered Country mostra un lato nuovo e alieno dell'America, eppure anche molto familiare. Una storia dalle tinte misteriose, intricata e resa ancora più accattivante dal passato e dalla personalità dei personaggi. Un viaggio tortuoso che non manca di sorprendere, complici una sceneggiatura abilissima nel trascinare il lettore in una spirale di intrighi e suspance. Recuperatela il prima possibile, non ne resterete affatto delusi.

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