ALLERTA SPOILER: il seguente articolo contiene spoiler riguardanti Daredevil #19
Sin dall’inizio di questa nuova run, orchestrata e disegnata da Chip Zdarsky e Marco Checchetto, la storia è orfana di un Devil in formato super. Spieghiamoci: nel primo numero, Matt compie un grossolano errore che coincide con la morte di un malvivente. L’avvenimento getta l’eroe nello sconforto, considerandosi indegno di essere Daredevil e focalizzandosi sugli aspetti negativi dell’essere un vigilante.
Col passare del tempo, Matt si rende conto di essere ancora in grado di aiutare, ma in maniera differente. Abbandona il costume rosso e afferma di non essere più il Diavolo di Hell’s Kitchen, cercando di andare oltre i semplici criminali di strada per arrivare ai vertici della malavita.
Le sue nuove intenzioni muoiono nel numero 19. Una guerra tra gang impazza tra le strade del quartiere e l’avvocato Murdock si vede costretto a indossare nuovamente la maschera rossa.
Di recente, le cose sono precipitate a Hell’s Kitchen. La famiglia Stromwyn ha usato la propria influenza per scatenare la guerra tra famiglie mafiose ed ha addirittura scatenato una task force di villain per seminare caos e distruzione.
Nell’ultimo numero, i cattivi hanno iniziato a colpire ed uccidere i cittadini del quartiere senza remore di alcun tipo.
Non tutti gli abitanti però corrono a nascondersi. Alcuni, indossando maschere da diavoli rossi, si lanciano all’attacco dei super cattivi, rimanendo inevitabilmente feriti. Matt si trova così spinto ad affrontare le proprie responsabilità. Realizzando di essere diventato ormai un simbolo, indossa una maschera e si prepara ad affrontare l’acerrimo nemico Bullseye.
Il Diavolo è tornato, e non sembra disposto a farsi da parte.
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