back to top

The Witcher 2: chi o cosa è Voleth Meir?

Avete già visto la seconda stagione di The Witcher? (Qui trovate la recensione). Nella nuova stagione vengono presentati alcuni nuovi mostri, nuovi non solo per la serie ma anche per i libri e per i videogiochi. Tra questi mostri il principale antagonista è proprio Voleth Meir, creata appositamente per la serie. Ma chi, o cosa è, Voleth Meir? E da dove viene?

Non è possibile trovare dei riferimenti a questo mostro da nessuna parte ma, sembra sia stata ispirata dalle stesse muse che hanno ispirato Sapkowski. La showrunner Lauren S. Hissrich ha spiegato che la seconda stagione di The Witcher contiene molti più mostri rispetto al libro Blood of Elves dal quale è stata tratta gran parte della stagione, semplicemente perché il romanzo non contiene molti mostri. Per ovviare al problema lei e lo scrittore hanno discusso di un mostro che avrebbe aiutato a collegare Geralt di Rivia, Ciri e Yennefer di Vengerberg e in qualche modo anche a spingerli avanti. Nasce Voleth Meir.

The Witcher 2: chi è Voleth Meir
Scopriamola nei dettagli

Basato sul mito slavo, Baba Yaga, Voleth Meir è un demone. Il nome, come rivelano Yennefer, Fringilla Vigo e Francesca Findabair, significa “La Madre Immortale” nella lingua antica. È rimasta bloccata sul continente dopo la Congiunzione delle Sfere, dove ha causato il caos fino a quando i primi strighi l’hanno intrappolata in una capanna incantata sotto le rovine elfiche.

Voleth Meir è un’entità potente che può assumere molte forme e possedere persone. Ma il suo vero potere sta nell’essere in grado di attingere al dolore e alle insicurezze di un individuo. Si nutre di angoscia e questo la rende più potente. Ci è voluto il dolore di Yennefer, Fringilla e Francesca per rompere i suoi legami magici. Una volta libera, da la caccia alla Figlia del Sangue Antico, Ciri, e la possiede, usando il suo potere per aprire un portale attraverso un monolite nascosto a Kaer Morhen. Ed è allora che dimostra che di non poter essere uccisa nel modo tradizionale – non con spade d’argento o d’acciaio – poiché può guarire se stessa e il suo ospite.

Ma come Geralt suggerisce a Ciri, mentre si nutriva di disperazione e dolore, sembrava che fosse più intenta a tornare al suo mondo che a qualsiasi altra cosa. Una volta lì, assume la forma di un cavaliere della Caccia Selvaggia, suggerendo che fosse semplicemente un membro dei Wraith di Mörhogg. La serie suggerisce che più di un membro della Caccia Selvaggia è in grado di infliggere lo stesso tipo di danno e sofferenza da solo.

Con la sua connessione con i primi witcher e la Congiunzione delle Sfere, è probabile che il pubblico vedrà di nuovo il demone. Non nella terza stagione, ma nella prossima serie prequel, The Witcher: Blood Origin , ambientata 1.200 anni prima degli eventi della serie principale.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti e non dimenticatevi di iscrivervi alla nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sul mondo del Cinema e delle Serie TV.

CORRELATI