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Barbie: chi è Ruth Handler?

L’atteso film di Greta Gerwig su Barbie è ora nelle sale e, sebbene il film sia incentrato sulla Barbie stereotipata di Margot Robbie che ha una sorta di crisi esistenziale che porta lei, e il Ken di Ryan Gosling, in un’avventura nel mondo reale che ha alcune importanti ramificazioni per Barbieland, il film è più di una semplice passeggiata divertente. È un film unico e stratificato che non si limita alla storia e alla percezione di Barbie, ma coinvolge anche alcune delle figure reali coinvolte nella sua storia. Tra queste, la creatrice di Barbie Ruth Handler. Interpretata da Rhea Pearlman, la Handler non solo ha inventato Barbie nel 1959, ma ha anche co-fondato la Mattel ed è stata un’interessante figura a sé stante, un aspetto che Barbie non ignora.

Attenzione: spoiler su Barbie oltre questo punto, continuate a vostro rischio e pericolo!!!

La Ruth Handler della Pearlman non ha un ruolo enorme nel film, ma è significativa. Barbie incontra per la prima volta Ruth in un ufficio nascosto nell’edificio della Mattel che assomiglia più a una cucina d’epoca che a un ufficio e, per un momento, dà a Barbie una tregua dalla sua fuga dall’amministratore delegato della Mattel (Will Ferrell) che sta cercando di rimetterla nella sua “scatola”. È alla fine del film che la vera importanza di Ruth viene rivelata, quando si presenta a Barbieland e si scopre che è il fantasma di Ruth Handler e finisce per aiutare Barbie ad accettare la sua ritrovata umanità e mortalità, aiutandola a fare la scelta di entrare nel mondo reale.

Come parte della sua introduzione ai residenti di Barbieland, la Ruth del film fa alcune battute sulla propria vita, rivelando piccoli dettagli sul fatto di essere stata accusata di evasione fiscale e frode finanziaria nel 1978 e di essere stata cacciata dalla Mattel per questioni finanziarie negli anni Settanta. Scherza anche sul fatto di essersi sottoposta a una doppia mastectomia, un’allusione al fatto che alla vera Ruth Handler era stato diagnosticato un cancro al seno nel 1970. Il risultato è una rappresentazione della “madre” di Barbie che è umana e ricca di sfumature e si inserisce magnificamente nel film, riconoscendo al contempo che lei, come tutte le persone, sono complesse e imperfette e hanno le loro storie.

Quando tutti hanno letto la sceneggiatura per la prima volta, sono sicuro che abbiano pensato fosse un pò troppo: “Wow, questo spinge un po’ troppo in là””, ha detto il produttore Robbie Brenner a Variety (via Us Weekly). “Ma abbiamo deciso che ci sarebbero stati dei momenti cosi. Essere sicuri in questo mondo non funziona. Vogliamo che sia audace. Barbie è audace. Ha fatto cose incredibili. È un’apripista. Ed è quello che abbiamo fatto col film”.

Greta Gerwig non si è tirata indietro di fronte a una battuta sullo Snyder Cut


In Barbie ci sono molte risate da fare, e c’è un momento che prende in giro un altro progetto della Warner Bros: Justice League di Zack Snyder. Lo scherzo è divertente, ma non si può negare che i fan di Snyder siano uno dei gruppi più attivi di persone su Internet. Nel film, Barbie scrittrice (Alexandria Shipp) si risveglia dopo aver subito il lavaggio del cervello da parte di Ken, e lo descrive come segue: “È come se fossi stata in un sogno in cui ero davvero nella versione di Zack Snyder di Justice League”. Sebbene si tratti di una battuta piuttosto innocente, sui social media ci sono già persone arrabbiate per questo. Si ha l’impressione che la battuta prenda in giro i fan piuttosto che Snyder stesso, quindi ComicBook.com ha recentemente chiesto alla regista di Barbie Greta Gerwig di parlarne. Si è scoperto che non è molto esperta del fandom di Snyder. “Non me ne ero nemmeno resa conto”, ha detto la Gerwig quando le è stato chiesto di inimicarsi un gruppo così forte di fan.

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