back to top

Blade Runner: Origini 1 – Un ingranaggio del sistema

Una silenziosa lotta tra l'idealismo di Moreaux e il capitalismo futuristico.

L’universo di Blade Runner ci fa immergere ancora una volta nelle sue atmosfere cyberpunk 10 anni prima della pellicola diretta da Ridley Scott, con Blade Runner: Origini, una storia scritta da K. Perkins, Mellow Brown, Mike Johnson, disegnata da Fernando Dagnino, con i colori di Marco Lesko, ed edita in Italia da Panini Comics. In questo primo albo cartonato ci addentreremo in un misterioso caso riguardante un nuovo tipo di replicante di cui si dovrà occupare il nostro caro detective Cal Moreaux.

Blade Runner Origini 1 – Perkins, Brown, Johnson, Dagnino, Lesko; Panini Comics

I burattini del nuovo mondo

Il detective del LAPD Cal Moreaux, nella Los Angeles del 2009 viene incaricato di investigare sul presunto omicidio di una scienziata che stava svolgendo delle ricerche e operazioni su un nuovo tipo di replicante, ma chi metterà i bastoni tra le ruote nell’indagine di Moreaux sarà la spietata Tyrell Corporation. Blade Runner Origini è il prequel del film di Ridley Scott ambientato dieci anni prima, nel quale si mostra il dipartimento Blade Runner venire alla luce introducendo un nuovo protagonista dal carattere complesso e afflitto in questa storia dal ritmo crescente e incalzante.

Ilora Stahl cerca di estrapolare informazioni da uno sconvolto Marcus Kine – Blade Runner Origini 1 – Perkins, Mellow, Johsnon, Brown, Dagnino, Lesko; Panini Comics

L’animo tormentato di Moreaux

Il ritmo spiazza e travolge fin dalla prima tavola, partendo subito con un colpo di scena più che inaspettato. Dopo una partenza a razzo del genere, continuiamo fino alla prima metà del volume con un tempo abbastanza regolare e teso, che va a irrobustirsi man mano che le indagini chiariscono la situazione sul misterioso omicidio. In Blade Runner Origini si percepisce l’inconfondibile alone futuristico e Cyberpunk di Blade Runner e del suo universo, affascinante ed enigmatico; per questo è una lettura consigliatissima agli amanti del genere e ancor di più ai fan del film, ma, per chi si approccia per la prima volta alla fantascienza o al Cyberpunk, potrebbe essere un racconto dal ritmo troppo teso e dotato di elementi che noterebbe soltanto un appassionato.

Cal Moreaux si mostra fin da subito come un protagonista abbastanza stereotipizzato, per questo potrebbe essere non sufficientemente originale, dovuto anche al fatto che il suo carattere ricorda molto quello di Rick Deckard nella pellicola dell’82. Tuttavia non possiede la stessa risolutezza di quest’ultimo, così come un’emotività meno esplorata nella storia di Blade Runner Origini. Tuttavia, questo gioca a favore della suspense che si viene a creare avendo un personaggio non dalle idee fin troppo stabili ed esposte. L’azione diventerà man mano selvaggia, mantenendo fino alla fine una buona dose del fascino senza tempo e iconico di Blade Runner.

Moreaux ed Effy Koropey discutono sul “sistema” che cercano di combattere – Blade Runner Origini 1 – Perkins, Mellow, Johsnon, Brown, Dagnino, Lesko; Panini Comics

Il pericolo della Tyrell Corporation

Chi braccherà Moreaux arriverà proprio dalla feroce Tyrell Corporation dove lavorava la scienziata sul cui omicidio indaga il detective, che fatica a riprendere fiato dalla grande quantità di azione e stress a cui viene sottoposto dagli eventi che accadono nella sua vita. Tyrell risulta come un buon protagonista che si oppone a un sistema crudele e ingiusto, che viene principalmente rappresentato in questa storia dalla più che capitalistica Tyrell Corporation. Andando così a rappresentare, ancora una volta, l’eterna lotta tra “un semplice ingranaggio del sistema” e la società stessa. Riguardo i disegni di Dagnino, gli sfondi sono sempre molto curati e sembra che niente sia lasciato al caso, come certe sequenze tra le varie scene che tornano a ripetersi o un intrigante gioco tra le vignette tramite i visori dei soldati o altri item tecnologici del futuro.

Il fascino cyberpunk e le atmosfere cinematografiche

Ciò che fa prendere vita alla storia sono sicuramente delle riprese medio-corte: campi medi, piani americani e primi piani sono il terzetto vincente per le tavole. Tuttavia da angolazioni più insolite le linee si fanno esitanti, con tratti spesso eccessivi e che vanno a distorcere la visione della vignetta. Il colore, così come gli effetti utilizzati per ultimare certe azioni e illuminazioni è un buon risultato, ma eccede nello sforzarsi di somigliare ai toni del film, soprattutto eccedendo con i colori caldi e a volte troppo soffusi.

Si tratta quindi di un connubio tra narrazione che ha una sua identità indipendente dal film, ma con alcuni difetti che fanno notare la sua natura derivata dalla pellicola, unendosi a tecniche di inchiostrazione e colorazione che aiutano a conciliare un volume collegato strettamente al mondo del cinema, ottenendo un risultato soddisfacente con pregi esaltanti.

Il detective Moreaux insegue un replicante. – Blade Runner Origini 1 – Perkins, Mellow, Johsnon, Brown, Dagnino, Lesko; Panini Comics
Una storia dell'universo di Blade Runner coinvolgente, dal ritmo incalzante, ma che cerca di imitare troppo i toni del film, pur riuscendo ad avere una propria identità, immergendo subito il lettore nelle atmosfere Cyberpunk, consigliatissima ai fan del genere e della pellicola dell' '82.

CORRELATI

Una storia dell'universo di Blade Runner coinvolgente, dal ritmo incalzante, ma che cerca di imitare troppo i toni del film, pur riuscendo ad avere una propria identità, immergendo subito il lettore nelle atmosfere Cyberpunk, consigliatissima ai fan del genere e della pellicola dell' '82.Blade Runner: Origini 1 - Un ingranaggio del sistema