Fantomius – Ladro Gentiluomo è un bel volume, edito da Panini Comics, che raccoglie cinque storie del personaggio, ideato da Marco Gervasio, elemento base delle origini di Paperinik.
Creato da Elisa Penna, Guido Martina e Giovan Battista Carpi nel 1969, come personaggio che fornisce la prima ispirazione a Paperino per crearsi l’identità segreta di Paperinik. Nella vita quotidiana è Lord Quackett, gentiluomo della borghesia di Paperopoli degli anni ’20. L’ambientazione originalissima permetterà a Marco Gervasio di ambientarci anche la saga di Paperbridge, quando il giovane Lord Quackett frequentava a Londra il College di Paperbridge.
Nelle storie selezionate per questo volume Marco Gervasio ripercorre, anche attraverso il recupero per l’occasione di materiale inedito, le avventure che hanno reso caro ai lettori un personaggio cosi originale e misterioso come Fantomius.
Molto ben scritta è la prima storia Il monte rosa, prima della serie Le Strabilianti Imprese di Fantomius – ladro gentiluomo. In una sola storia, gli autori sono riusciti, nello spazio di poche pagine, a presentare i protagonisti della saga (ai tempi sconosciuti a tutti), ma allo stesso tempo mostrare la struttura tipo delle storie che sarebbero di li a poco seguite.
CITAZIONI E RIFERIMENTI
Gli elementi sono ricorrenti: un furto quasi impossibile, un ricco aristocratico che nasconde un lato malvagio e quindi merita il furto, l’aiuto di Dolly Paprika, inseparabile compagna di Fantomius, le invenzioni di Copernico, inventore dalle mille risorse che fornisce a Fantomius gli strumenti necessari al suo scopo. Proprio come il celeberrimo Arsenio Lupin, anche Fantomius lascia sul luogo del crimine un suo biglietto da visita.
Molti gli analogismi anche con il Diabolik delle sorelle Giussani. La sua bionda metà ricorda molto Eva Kant: decisa e determinante in determinate situazioni. L’ispettore Pinko con quel nome e modalità d’azione risulta molto simile al più celebrato Ginko della Astorina: le possibilità che riesca a catturare il protagonista della storia sappiamo già che saranno quasi nulle.
POTENZIALITA’ DEL PERSONAGGIO
Le storie successive sono un continuo sperimentare sul personaggio e sul tipo di storie costruite intorno alla sua figura. In Fantomius a bordo Marco Gervasio si diverte a costruire un giallo che si svolge in un posto delimitato (una nave da crociera) ed in cui il colpevole è necessariamente tra le persone a bordo. Di storie del genere ne sono state scritte a bizzeffe, alcune delle più belle sicuramente sono quelle scritte da Agatha Christie.
In Brutfagor l’autore ammette, nell’editoriale a fine albo, di aver giocato ad una riscrittura di Belfagor, celebre sceneggiato televisivo francese. Gervasio, rimasto scosso dalle ombre e le inquietudini che la serie proponeva, scrive una storia avvincente e piena di pathos. E’ anche la prima storia in cui Fantomius agisce fuori Paperopoli, dimostrazione delle enormi potenzialità narrative del personaggio.
Comparto grafico eccezionale, con delle colorazioni desaturate in stile retò, cosicché il lettore, trovandosi davanti a quelle tonalità, potesse immediatamente collegarlo a quel tipo di personaggio e storie. Analoga colorazione sarà più tardi utilizzata anche per Paperbridge.