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Gli Anelli del Potere può risolvere un vecchio mistero di Tolkien legato agli Ent

Gli Anelli del Potere avrà l'opportunità di risolvere uno dei più antichi misteri della Terra di Mezzo di Tolkien, ma forse è meglio che la serie Prime video non lo faccia.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere avrà la possibilità di risolvere un vecchio mistero di Tolkien, ma c’è un buon motivo per cui dovrebbe evitarlo. L’ambientazione della serie Prime Video nella Seconda Età significa che diversi grandi eventi della storia della Terra di Mezzo vengono portati sullo schermo per la prima volta. Questo permette a Rings of Power di espandere alcuni degli aspetti più vaghi del canone tolkieniano, elaborando e immaginando come sarebbero stati questi anni secoli prima de Il Signore degli Anelli. Naturalmente, non tutti saranno contenti che Prime Video si prenda questo tipo di libertà.

Il fandom de Il Signore degli Anelli si è diviso su Gli Anelli del Potere di Prime Video: alcuni ritengono che la serie abbia apportato troppe modifiche alle storie di Tolkien, mentre altri la considerano parte del divertimento di esplorare la narrativa. L’opera di Tolkien si presta in modo particolare a questo tipo di espansione, poiché ha strutturato le sue storie come “storia ritrovata”: deve sembrare che gli esseri della Terra di Mezzo abbiano scritto tutte queste storie e che noi le abbiamo trovate migliaia di anni dopo. Proprio come la storia del mondo reale, questo significa che ci sono diversi misteri irrisolti, e serie come Gli Anelli del Potere hanno l’opportunità di raccontare la propria versione della “verità” e di rispondere ad alcune delle domande più antiche del Signore degli Anelli… ma dovrebbe?

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Uno dei misteri irrisolti di Tolkien ne Il Signore degli Anelli è il destino delle Entesse. Nel libro Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, Barbalbero spiega che tutte le femmine Ent lasciarono la Foresta di Fanghorn durante la Seconda Era per creare un giardino nelle Terre Brune. Tuttavia, non fecero più ritorno. Barbalbero e i suoi compagni si misero alla ricerca per un certo periodo, ma tornarono a Fanghorn senza avere risposte definitive. Passarono secoli e non scoprirono mai cosa fosse successo alle Entesse. I libri del Signore degli Anelli e le altre opere di Tolkien non hanno mai risolto questo mistero.

Considerato il periodo in cui le Entesse scomparvero, e sulla base della terra desolata che gli Ent trovarono nelle Terre Brune all’inizio della Terza Era, si ipotizza spesso che le donne guardiane degli alberi siano state bruciate durante la guerra di Sauron. Poiché Gli Anelli del Potere ha condensato la linea temporale della Seconda Era, il destino delle Entesse è qualcosa che potremmo vedere nella serie Prime Video. Questo è particolarmente vero dal momento che lo Straniero e Nori stanno viaggiando attraverso la Terra di Mezzo dalla fine della stagione 2 de Gli Anelli del Potere. Potrebbero imbattersi nelle Entesse e assistere alla loro distruzione o alla loro possibile fuga in un’altra regione della Terra di Mezzo.

Tolkien ha lasciato volutamente ambiguo il destino delle Entesse (quindi Gli Anelli del Potere dovrebbe evitarlo)

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Dato che il destino delle Entesse è rimasto a lungo un mistero, sarebbe certamente interessante vedere le loro storie sullo schermo. Confermare che le forze di Sauron hanno bruciato le Entesse non sarebbe nemmeno del tutto in contraddizione con le opere di Tolkien, che nella Lettera 144 (The Letters of J.R.R. Tolkien) ha affermato che molto probabilmente questo è ciò che è accaduto loro. Tuttavia, questa è una delle informazioni a cui l’autore non ha volutamente dato una risposta definitiva. Gli Ent non erano creature a cui gli storici della Terra di Mezzo si interessavano molto, quindi le loro storie venivano raccontate solo vagamente nei documenti di Bilbo e Frodo. È quindi logico che nessuno abbia scritto il destino delle Entesse.

A volte, troppe risposte sminuiscono una storia, e questo è un aspetto che Anelli del potere dovrebbe evitare.

Naturalmente, gli adattamenti per il grande schermo come Gli anelli del potere non adottano l’approccio della “storia ritrovata” di Tolkien, quindi non si limitano a includere solo le informazioni che gli storici avrebbero scritto (come faceva Tolkien). Tuttavia, il problema potenziale di questo approccio è che si rovina ciò che l’autore ha stabilito lasciando misteri irrisolti in tutta la sua opera. Questo ha portato un senso di autenticità alle storie de Il Signore degli Anelli, ed è per questo che i fan hanno potuto discutere e dibattere sul legendarium per quasi 100 anni. A volte, troppe risposte sminuiscono una storia, e questo è un aspetto che Anelli del potere dovrebbe evitare.

Ci sono altri misteri tolkieniani che Anelli del potere dovrebbe evitare

Robert Aramayo come Elrond in Anelli del potere e Tom Bombadil

Le Entesse sono tutt’altro che l’unico mistero irrisolto delle opere di Tolkien. L’autore ha limitato le sue risposte a ciò che sarebbe stato scritto dagli storici della Terra di Mezzo, e questo significa che molti sono stati trascurati. Naturalmente, alcuni di questi misteri ruotano attorno a conoscenze che alcuni personaggi del Signore degli Anelli avrebbero avuto nonostante non le avessero mai registrate. Ad esempio, è probabile che Gli Anelli del Potere fornisca la propria risposta sull’identità dei Nazgul. Questo avrebbe senso, visto che Sauron – personaggio principale della serie Prime Video – lo saprebbe. Solo che non l’avrebbe scritto.

D’altra parte, ci sono misteri ne Il Signore degli Anelli a cui nessuno nella Terra di Mezzo avrebbe potuto dare una risposta. Un esempio è la vera identità di Tom Bombadil. Questo essere della foresta, simile a uno spirito, aveva un potere misterioso e persino Gandalf sembrava guardarlo con ammirazione, ma nessuno ricordava da dove venisse o perché. Sicuramente si trovava nella Terra di Mezzo, ma se Prime Video lo portasse in Anelli del potere e cercasse di rivelarne l’origine, sminuirebbe immediatamente la trama della serie. Dopotutto, come disse Tolkien in un’altra delle sue lettere, “Anche in un’Era mitica ci devono essere degli enigmi, come ce ne sono sempre”.

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