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ISDA: le figure spettrali delle Paludi Morte portano con sé un tragico racconto

Ne Il Signore degli Anelli, diversi angoli oscuri e misteriosi del mondo portano la storia al di fuori del conflitto relativamente lineare tra i popoli liberi della Terra di Mezzo e le forze di Sauron. Gli Uomini Morti di Dunharrow e il viaggio che Aragorn intraprende per far loro rispettare i giuramenti sono l’esempio più evidente, ma non era la prima volta che i membri della Compagnia incontravano dei fantasmi. Durante il viaggio verso Mordor, Frodo, Sam e Gollum affrontano un viaggio disperatamente difficile attraverso un’area conosciuta come Le Paludi Morte, con il primo che quasi perde la vita mentre tenta di attraversarla.

Nel corso della storia della Terra di Mezzo, ci sono state innumerevoli battaglie tra le forze del bene e quelle del male, che hanno marciato sotto diversi vessilli. Tra queste, alcune si distinguono per i loro risultati più importanti e significativi. Come descritto nel Silmarillion, la Battaglia delle Innumerevoli Lacrime e la Battaglia della Fiamma Improvvisa sono momenti salienti che hanno rappresentato alcune delle perdite più crudeli e schiaccianti per gli Elfi per mano del malvagio Valar Morgoth. Dopo la sua sconfitta, Uomini ed Elfi combatterono per scacciare il suo servo Sauron durante la Guerra dell’Ultima Alleanza ed è da qui che le Paludi Morte hanno accumulato i loro morti.

I corpi nelle Paludi Morte provengono da una grande battaglia

La Compagnia dell’Anello descrive la parte più critica degli ultimi momenti della guerra, la Battaglia di Dagorlad. Elendil viene colpito da Sauron prima che suo figlio Isildur raccolga la lama spezzata del padre e colpisca l’Oscuro Signore. La scena è usata per illustrare il destino dell’Anello dopo che Isildur non è riuscito a distruggerlo, ma questa non è stata l’unica eredità duratura creata durante la vittoria dell’Ultima Alleanza. Molti Uomini e, soprattutto, Elfi morirono durante la battaglia, nonostante il trionfo finale. La terra fu alterata in modo permanente e le Paludi Morte sono il ricordo più inquietante di quel periodo. I caduti giacciono in attesa, appena sotto le acque apparentemente poco profonde, aspettando i viaggiatori che commettono l’errore di seguire le luci.

La palude non ha semplicemente trattenuto e conservato i corpi dei morti, ma anche le loro anime. Si tratta di un fenomeno unico nel mondo di Tolkien, poiché anche i luoghi delle battaglie più sanguinose della Terra di Mezzo, pur rimanendo macchiati dal loro passato, alla fine rientrano in uno stato di relativa normalità. Qual è dunque la ragione della loro conservazione? Tolkien non l’ha mai spiegato esplicitamente nei suoi scritti, ma ci sono alcuni precedenti altrove che potrebbero servire come ragionevole spiegazione del perché le Paludi Morte esistono.

I fantasmi potrebbero essere elfi che non hanno raggiunto Valinor

È possibile che coloro che sono caduti durante la Battaglia di Dagorlad siano diventati ciò che Tolkien chiamava Senzacasa. In sostanza, gli Elfi uccisi in battaglia non erano obbligati a recarsi nella loro versione dell’aldilà, un luogo conosciuto come le Sale di Mandos a Valinor. Se rifiutavano questa chiamata, le loro anime potevano rimanere nella Terra di Mezzo, ma separate dai loro corpi. Gli Elfi, sentendo di voler rimanere e continuare a combattere, ignari delle vere conseguenze della loro morte, avrebbero potuto rimanere intrappolati nella palude a tempo indeterminato.

I corpi fanno anche chiaramente riferimento alle esperienze di Tolkien nella Prima guerra mondiale. L’autore era presente ad alcune delle battaglie più sanguinose e psicologicamente devastanti della guerra, tra cui la Somme. I cadaveri dei soldati caduti in battaglie passate, che giacciono nel fango e nell’acqua, sono uno degli usi più potenti e risonanti dell’immaginario dell’intera storia.

FONTECBR

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