John Wick 4 porta tutti i nodi al pettine, gli eventi scatenatisi nel primo capitolo e esacerbatesi alla fine del secondo, stanno per giungere a conclusione. Lo scontro tra John e il suo passato è giunto ad un punto di non ritorno. La tavola è decisa a fargliela pagare una volta per tutte.
Per distruggere definitivamente Baba Yaga, ha quindi scatenato il sadico Marchese di Grumont, determinato ad eliminare l’idea dietro John Wick a qualsiasi costo. Riuscirà John a trovare un modo per recidere il suo vincolo con la Tavola? Ma soprattuto esiste ancora una vita a cui tornare una volta finito il suo lavoro?
Un novello spartaco
John Wick rappresenta un novello Spartaco. Come l’ex gladiatore che si ribellò alle leggi di Roma, così John Wick ha infranto le leggi della Tavola. Il motivo per cui questa si ostina nel tentativo di distruggerlo, è da ricercarsi proprio nel fatto che la Baba Yaga è un simbolo. Egli rappresenta un elemento sovversivo, in un’associazione che fa di regole e tradizioni antichissime la sua forza. Rappresenta il sintomo della debolezza di un sistema, che con i propri anticorpi non riesce a distruggere una malattia che lo attanaglia.
Tra vecchi ritorni e nuove aggiunte
Al fianco di graditi ritorni di personaggi storici della saga quali Winston e il Bowery King, vengono introdotti nuovi personaggi tutti retti da ottime inerpretazioni attoriali. Tra le nuovo aggiunte ci permettiamo di segnalare lo svedese Bill Skarsgård nei panni del MArchese, vero antagonista della pellicola e Donnie Yen nei panni di Caine. Centrale e maestosa resta l’interpretazione di Keanu Reevs, che è ormai John Wick anche all’infuori dello schermo. Questo grandioso attore poliedrico, non ci stupisce più dopo, aver contribuito con un ruolo centrale a due saghe di enorme successo e a tantissimi altri film.
Scene di combattimento e musiche
Le scene di combattimento sono state sempre centrali nella saga. Qui si raggiunge un nuovo livello, con combattimenti al limite dell’impossibile. Keanu Reevs, dimostra ancora una volta il suo enorme talento figlio di anni di pratica, nelle arti marziali. Certo serve come al solito, una discreta sospensione dell’incredulità, con un John Wick in grado di incassare mazzate incredibili. Ma si sa che un completo elegante al kevlar… può fare miracoli. Quanto detto sin’ora ovviamente, non sarebbe stato possibile senza una regia pazzesca, in grado di leggere magistralmente le diverse scene rendendole chiare allo spettatore. Il tutto è accompagnato da un comparto musicale ricco, in grado di esaltare al massimo la scene di lotta, in un misto tra brani originali e classici intramontabili.
Fotografia e ambientazioni
La fotografia è davvero eccezionale, pienamente coerente con i colori dello stile neo noir. Attraverso l’occhio della telecamera sprofondiamo negli ambienti più lugubri e oscuri, nel mondo sotteraneo precluso ai più. Ambientazioni indubiamente affascinanti, legate ad un sottobosco di criminalità e potere fatalemente legati a doppio filo. Che sia a Parigi o nella Berlino sotteranea, il film non perdere la sua impronta originaria.
Citazioni imporanti
Tra le tante citazioni impossibile non menzionarne una. Durante la caccia finale a John Wick, una donna di colore, invita i diversi contendenti a prenderne la testa prima dell’alba. Nel farlo parla attraverso la radio, alternando ai suoi annunci una serie di dischi musicali. Trattasi ovviamente di una citazione al capolavoro del 1979, i guerrieri della notte. Se non lo avete mai visto correte a recuperare questa gemma del cinema dello scorso secolo, ancora oggi modernissimo.
Conclusioni
Fatichiamo a trovare difetti nel film. Il montaggio è ottimo e non trova tempi morti, dura il giusto e non annoia mai. Rappresenta il perfetto epilogo per la saga ed è nettamente superiore al secondo e al terzo capitolo. Dunque correte in sala a vedere John Wick 4 dal 21 Marzo al cinema!
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