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La Marvel risolve la battaglia legale per i diritti di Spider-Man e Doctor Strange

Marvel ha raggiunto un accordo di transazione in una battaglia legale sui diritti dei personaggi del franchise Spider-Man e Doctor Strange.

In un nuovo rapporto sul caso, si dice che Marvel sia riuscita a trovare un accordo con gli avvocati che rappresentano la società e l’eredità del creatore di fumetti e icona Steve Ditko questa settimana, ponendo fine a una vasta rete di sfide legali che risalgono al 2021. Il caso originale è iniziato con una battaglia tra la Marvel e le proprietà dei creatori di fumetti Gene Colan, Steve Ditko, Don Heck e Don Rico, con personaggi come Iron Man, Spider-Man, Daredevil, Capitan America, Thor, Vedova Nera, Hulk, Doctor Strange e altri ancora in lizza.


Nel giugno di quest’anno, la maggior parte delle cause è stata risolta, tranne la parte che riguardava la proprietà di Ditko. La parte finale della sfida legale è continuata, con la Marvel rappresentata da Dan Petrocelli e Molly Lens di O’Melveny; il rappresentante della proprietà di Ditko, Patrick Ditko, è stato rappresentato dall’avvocato Marc Toberoff.

Con quest’ultimo accordo, sembra che la Marvel abbia finalmente chiarito completamente la questione dei diritti sui personaggi. L’eredità di Ditko si era opposta ai diritti sui numeri di Amazing Fantasy e Strange Tales, le due testate a fumetti che hanno rappresentato le prime apparizioni rispettivamente di Spider-Man e Doctor Strange. Non si conoscono i termini che la Marvel e la proprietà di Ditko hanno concordato, ma solo che si tratta di “un accordo amichevole” e che possiamo aspettarci “una stipula di archiviazione con pregiudizio da depositare nelle prossime settimane”.


Negli ultimi anni si è discusso molto su come la Marvel abbia trasformato la sua libreria di personaggi in marchi più grandi e redditizi attraverso i film e le serie TV del MCU, senza che i creatori dei fumetti originali partecipassero ai profitti. Come nel caso degli scioperi degli attori e degli sceneggiatori del 2023, il dibattito centrale ha riguardato la correttezza e la validità degli accordi creativi stipulati nell’era pre-internet, quando oggi ci sono così tante altre piattaforme e vie di distribuzione per i contenuti o, nel caso dei creatori di fumetti, un numero di potenziali profitti dai loro personaggi significativamente maggiore di quello che avrebbero mai potuto sognare.


In futuro, sarà interessante vedere se altri creatori di fumetti di diversi editori presenteranno cause simili, o se ora c’è una sorta di equilibrio che è stato stabilito per il prossimo futuro.

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