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L’ultima Luna di Settembre: la recensione

Catartico e struggente!

Grazie a gli amici di Officine Ubu, abbiamo avuto modo di vedere in anteprima L’Ultima Luna di Settembre un film mongolo diretto da Amarsaikhan Baljinnyam, con protagonisti Amarsaikhan Baljinnyam e Tenuun-Erdene Garamkhand. Un film del 2022 che arriverà in Italia, coerentemente con il titolo il 21 settembre. Ci avrà convinto? Scopriamolo insieme in questa recensione senza spoiler.

La trama in breve

In breve la trama de L’Ultima Luna di Settembre. “Quando l’anziano padre si ammala gravemente, Tulgaa, che da anni vive in città, torna al suo villaggio natale sulle remote colline della Mongolia per assisterlo. Il destino farà però il suo corso e poco dopo l’anziano verrà a mancare. Tulgaa decide di restare a vivere nella iurta del padre, per portare a termine il raccolto che l’uomo aveva promesso di completare prima dell’ultima Luna piena di settembre. Mentre lavora nei campi, Tulgaa incontra un bambino di dieci anni, Tuntuulei, che vive da solo con i nonni mentre la madre lavora in città.”

Com’è questo l’Ultima Luna di Settembre?

Non è un film per tutti. Nonostante non duri tantissimo per gli standard attuali ovvero un’ora e trenta, L’Ultima Luna di Settembre si prende tutto il tempo necessario per costruire la storia che ci vuole raccontare. Un film intimo, in grado di costruire un doppio racconto. Da una parte, ci racconta la vecchia Mongolia rurale, che con la graduale scomparsa della vecchia guardia sta lasciando spazio ad un mondo nuovo, più veloce ma non per questo necessariamente migliore. D’altra ci racconta i destini di Tulgaa e Tuntuulei, un adulto e un bambino entrambi alla ricerca disperata di una propria dimensione esistenziale e di qualcuno che li ami.

Destini incrociati

Tra Tulgaa e Tuntuulei, si crea quasi inconsciamente una dinamica genitore figlio. Tuntuulei vede in Tulgaa il padre che avrebbe sempre voluto e Tulgaa si affeziona al ragazzo. Le vite di entrambi si completano in quelle settimane, in cui i due sembrano quasi poter saggiare l’idea di una vita insieme come un’unica famiglia. Il rapporto tra i due protagonisti si fa sempre più forte ed intenso, via via che trascorrono le giornate scandite dai ritmi del raccolto e di un mondo agricolo che sta scomparendo. L’Ultima Luna di Settembre è un film in tal senso quasi un film documentaristico, in grado di raccontarci gli ultimi scampoli di mondo ormai messo ai margini e che la modernità sta di anno in anno erodendo, come un enorme mareggiata che divora tutto ciò che trova.

Non è un film a lieto fine

Pur non volendo in alcun modo rivelarvi il finale del film, rovinandovi la visione, sappiate che non è un film di buoni sentimenti e con un lieto fine. Trattasi di un film crudo come la realtà in cui siamo immersi e come il mondo in cui viviamo. Un film che non fa sconti, che non piega la realtà alle esigenze narrative e del pubblico. In ragione di ciò il film risulta più che mai catartico, permettendo allo spettatore di immedesimarsi con dei protagonisti potenti in quanto umani, veri e non idealizzati o onnipotenti. Attraverso la mimesi, identificandoci con i protagonisti, potremo rivivere in un certo senso una parte delle nostre vite e delle ombre che le hanno attraversate.

Comparto tecnico e prove attoriali

Partiamo dall’ottima regia, in grado di raccontare con i campi larghi i paesaggi mongoli mentre con quelli stretti l’intimità dei protagonisti, i loro sentimenti e emozioni. Poi ci spostiamo a tutto il resto fatto nella maniera più genuina possibile. Non ci sono effetti speciali, la musica è il vento delle valli e il suonare dell’armonica di Tulgaa. Il film fa dell’autenticità la sua forza, della semplicità la sua legge. Tutti i personaggi che compaiono a schermo, sono gente raccolta per strada. Insomma una sorta di neorealismo asiatico. Il tutto è poi coadiuvato da delle prove attoriali magistrali. Gli attori recitano talmente bene da dare l’impressione che il film sia un documentario sulle loro vite, eliminando qualsiasi patina di finzione e azzerando la sospensione dell’incredulità.

L’ultima Luna di Settembre conclusioni

Ci troviamo di fronte ad una piccola perla. Noi di NerdPool siamo stati davvero contenti di potervene parlare e come fruitori e amanti del medium cinema, dobbiamo essere contenti che certi film arrivino anche in Italia. Va detto che spesso, colpevolmente tendiamo a trascurare salvo alcune eccezioni, mercati come quello asiatico o africano, ma siamo sicuri che al suoi interno di questi si nascondano tante gemme che debbono ancora essere disvelate. Dunque dategli una possibilità. Grazie per essere arrivati fino in fondo e alla prossima recensione!

L'Ultima Luna di Settembre è un racconto doppiamente intimo in grado di raccontarci autenticamente la Mongolia e due dei suoi figli i cui destini una volta incrociatisi finiscono con l'intrecciarsi sempre di più. Tre generazioni e una sola terra tra passato e futuro sono al centro di un'unica grande storia raccontata senza filtri e senza mezzi termini.

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