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Riposare in pace – Il passato non si dimentica

Voltare pagina è possibile?

Un padre di famiglia decide di sparire senza lasciar traccia facendosi credere morto, ma la sua vita passata lo perseguita nei meandri della sua mente, presentandogli un resoconto doloroso dopo quindici anni. Diretto da Sebastian Borenzstein, disponibile su Netflix a partire dal 27 Marzo, Riposare in pace è il nuovo thriller psicologico argentino che ci porrà un’importante domanda: è davvero possibile ricominciare da capo?

Una tragedia familiare

Basato su un romanzo di Martin Baintrab e presentato in anteprima internazionale al Festival Film di Malaga dove ha vinto due premi: miglior attore protagonista (Joaquin Furriel) e migliore attore non protagonista (Gabirel Goity).

Riposare in pace racconta la storia di un padre di famiglia che vede togliersi tutto dalla vita lentamente, sommerso dai debiti, viene casualmente coinvolto nell’attentato contro l’Asociacion Mutual Israelita in Argentina accaduto realmente il 18 Luglio 1994. Sfruttando la sciagura, Sergio decide di approfittare della tragedia per sparire nel nulla dandosi per morto, senza che più nessuno sappia cosa gli sia accaduto.

La sua famiglia, dandolo per morto, cerca di ricominciare da capo, come sua moglie Estela (Griselda Siciliani) e lo stesso Sergio, che raggiungendo il Paraguay, tenta di rifarsi una vita con una nuova identità e un nuovo impiego, ma inaspettatamente, viene riportato al suo passato e il desiderio di tornare dalla sua famiglia lo perseguita senza lasciargli scampo.

A mali estremi…

Estremi rimedi. Ma si può davvero risolvere tutto semplicemente sparendo? Sergio ci prova, abbandona tutto pur di salvare la sua famiglia; ma, come anche Estela gli farà presente “a volte è meglio dire tutto fin da subito”, e ignorando questa logica, Sergio cerca di lasciarsi tutto alle spalle suo malgrado. Questo comportamento mette in risalto un personaggio che abbandona ogni suo desiderio pur di proteggere quest’ultimo, Riposare in pace ci chiede se noi saremmo disposti a sacrificare ogni nostro desiderio pur di vederlo realizzarsi; il che potrebbe risultare una sorta di ossimoro, ma il significato è più profondo. Anche lasciando andare tutto quanto, la nostra brama, il nostro ardore verso ciò a cui più teniamo non svaniscono come dimostrerà Sergio.

Perciò Riposare in pace ci fa riflettere su quanto dovremmo fare più introspezione prima che sia troppo tardi e sull’imprevedibilità della vita. La quale può travolgere in un secondo se non si presta abbastanza attenzione, anche su ciò che non si direbbe; senza però, cadere nella paranoia come potremo cogliere verso la fine del minutaggio.

Sergio ed Estela discutono dei loro problemi finanziari – Riposare in pace; Netflix

Doccia fredda

Proprio nel corso del film, il ritmo sarà veloce e ricco di avvenimenti per la prima metà, densa di thriller che purtroppo si andrà leggermente a perdere nel secondo tempo, dove ci sarà una prospettiva più “intima” riguardo la situazione familiare di Sergio e ciò che è successo in questi quindici anni che lo hanno tormentato e di come tutto è improvvisamente cambiato quasi senza accorgersene. Benché una perdita di tono thriller, nella seconda parte non solo osserviamo da più vicino i personaggi e le loro emozioni, ma riusciamo a sentire sulla nostra pelle ciò che prova Sergio quando scopre che tutto ciò a cui più teneva è ora il quanto più lontano possibile da sé stesso; il freddo che lo assale arrivandogli fino in petto alla vista del suo rinnovato sogno riguardo la famiglia, incontrare delle difficoltà e non sapere come uscirne gettando lo spettatore sotto una doccia fredda proprio sul finale.

Perciò Riposare in pace è un film dal ritmo regolare, thriller ma con uno sguardo intimo che risulta godibile alla maggior parte del pubblico più o meno vicino al genere. Con una fotografia urbana ben strutturata e una tensione flessibile grazie all’alternanza tra scene ricche di suspense e scene più leggere e “familiari”, grazie allo sguardo che spesso gettiamo sugli avvenimenti della famiglia del protagonista.

Sergio quindici anni dopo – Riposare in pace; Netflix
Il poster del film – Riposare in pace; Netflix
Un film thriller psicologico che alterna quasi perfettamente scene ricche di tensione a scene dal tono più intimo e famigliare, con un ritmo regolare ma che all'ultimo, getterà lo spettatore sotto una doccia fredda.

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