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Sgt. Rock vs Army of the Dead: la recensione

Una versione moderna e adrenalica del Sgt. Rock !

Grazie agli amici di Panini Comics, abbiamo avuto modo di leggere il volume Sgt. Rock vs Army of the Dead. Non vi nascondiamo che, viste le bellissime copertine e i nomi coinvolti le nostre aspettative erano molto alte. Ci avrà convinto fino in fondo? Scopriamolo insieme in questa recensione senza spoiler!

Gli autori della nuova incarnazione del Sgt. Rock

L’attore statunitense Bruce Campbell è un attore, produttore, scrittore e regista americano. Amico storico del regista Sam Raimi, con cui ha realizzato i tre film de “La Casa” intepretando lo storico protagonista Ash che lo ha consacrato come un’icona dei B-movies. Impossibile poi non citare film quali Crimewave, L’amatissimo l’Armata delle tenebre, Maniac Cop, Bubba Ho-tep, Escape From LA e Sundown: The Vampire in Retreat. Negli anni Campbell, si è affermato come uno dei volti più riconoscibili del cinema americano. Questa storia dedicata al Sgt. Rock rappresenta il suo esordio fumettistico. Eduardo Risso, argentino, disegna le sue prime storie a fumetti per la Editorial Columba nel 1981, una rivista di fumetti erotici e satirici. Nel 1989 collabora con Carlos Trillo e Ricardo Barreiro, facendosi notare in Italia venendo pubblicato da Skorpio e Lancio Story. Esplode nel mercato americano disegnando 100 Bullets e Hellblazer scritte da Brian Azzarello. Affermatosi come uno dei disegnatori contemporanei più influenti, disegna storie quali Batman città spezzata, Moonshine sempre con Azzarello, il pazzesco Dark Night: a true Batman Story scritta da Paul Dini e Before Watchmen: Moloch con i testi di Straczynski. Il suo ultimo lavoro è ovviamente dedicato al Sgt. Rock.

Il Formato

Panini ci propone l’intera miniserie di 6 capitoli in un solido cartonato di 152 pagine formato standard 17×26 a 20 euro. Una soluzione che ci sentiamo di premiare, vista l’ottima fattura e il buon rapporto qualità prezzo. A completare il volume, una galleria di cover variant, davvero bellissime e disegnate da autori vari.

Un fumetto coerente

La sceneggiatura di Bruce Campbell ci proietta dritti in un B movie horror pulp narrato per mezzo del medium fumettistico. La trama è molto semplice e si può riassumere in poche righe. I nazisti nel ’44 sono in difficoltà e ormai prossimi alla sconfitta. Ma Hitler ha ancora un ultimo asso nella manica, un siero in grado di riportare in vita i morti. Il Sgt. Rock e la sua Easy Company, dovranno dunque sventare questa ultima minaccia in grado forse di ribaltare le sorti della guerra. Ma è importante capire come la forza dell’opera stessa risieda proprio nelle sua trama lineare. La storia scorre veloce attraverso una narrazione avvincente, ricca d’azione e di scene splatter. Pagina dopo pagina si alza il tiro, rendendo la storia via via più assurda e per questo dannatamente divertente. I testi sono ridotti al minimo e garantiscono una scorrevolezza invidiabile. Potremmo dunque definirlo un fumetto coerente con l’esperienza cinematografica dell’autore.

Ma quanto è cazzuto il Sgt. Rock?

Campbell reinterpreta in chiave moderna il Sgt. Rock donandogli nuova linfa, rendendolo un personaggio davvero tagliente e poco politicamente corretto. Sicuro, sprezzante, arrogante e determinato, il Sergente ha un chiodo fisso, porre fine ad ogni costo alla guerra, fosse anche compiendo l’estremo sacrificio. Fantastici i rapporti tra lui e la sua compagnia, con cui si crea un cameratismo e una complicità davvero ben gestite. Ma a rubare la scena è sempre il protagonista indiscusso, che raggiunge il massimo dell’arroganza nello scontro finale con Hitler. La storia corre veloce in un crescendo di adrenalina e sangue che sembra uscire da ogni pagina. Ci si prende sicuramente gioco dei film di guerra con i nazisti, ma soprattuto di questi ultimi, che trasformati in zombi vengono totalmente disumanizzati, lasciando spazio alla satira e al black humor.

I disegni

Eduardo Risso, che quando non colorato fa ampio uso di un chiaroscuro molto netto, usa un tratto molto essenziale e pulito. Anche i colori sono pochi, essenziali, restituendo un’atmosfera per l’appunto da film pulp/noir. Si usano molto i colori freddi, spezzati qui e là da quelli caldi. In ogni caso il tratto risulta molto efficace nel descrivere tutte le sequenze, anche quelle più ricche d’azione, riducendo però tutto all’essenziale. Nel suo stile si vede l’influenza di autori sud americani quali José Muñoz e Alberto Breccia, ma anche del nostrano Hugo Pratt. Impossibile confonderlo con altri disegnatori tanto quanto sarebbe folle negare la sua influenza su tanti disegnatori della nuova generazione.

Conclusioni

Una storia leggera, ma davvero avvincente e incalzante. Non di certo un fumetto impegnato o profondo, ma un’ottima lettura per staccare mentalmente e leggere una storia senza troppi fronzoli e che va dritta al punto. Lo inizierete e non vi staccherete prima di averlo finito. Super consigliato!

Sgt. Rock vs army of the Dead, costruisce una storia che rielabora in salsa B movie i classici film sulla seconda guerra mondiale. Bruce Cambell costruisce una storia avvincente, carica di azione e di scene splatter che vi terrà incollati dalla prima all'ultima pagina. Ci si prende gioco dei nazisti mettendo al centro un protagonista scorretto e cazzutissimo, determinato a porre fine alla guerra ad ogni costo. Lo stile pulp noir di Eduardo Risso, accompagna al meglio la storia scritta da Bruce Cambell rendendola una piccola perla del genere.

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