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Shibuya Goldfish – Recensione

Dal geniale talento di Aoi Harumi, questo è un survival horror senza precedenti e che vi terrà inchiodati fino all’ultima pagina.

Si tratta un manga di Aoi Hiromi pubblicato sulla rivista Monthly gangan joker dal 21 settembre 2016 al 22 aprile 2021. L’opera è stata poi raccolta da Square Enix in 11 volumi. In Italia è pubblicato da Goen.

Shibuya Goldfish Vol.1 – 18/07/2020

Shibuya è una delle zone più trafficate al mondo, il che è un problema quando si trova improvvisamente tagliata fuori dal resto del mondo. Gigantesche pareti di vetro, che ricordano un enorme acquario si sono erette intorno al distretto. Ancora peggio, quella gigantesca boccia di vetro ora è piena di pesci rossi giganti con un particolare gusto per la carne umana. Sì, questo è un manga horror a tratti splatter ma anche con qualche punto comico, la trama nei primi volumi e’ abbastanza semplice e lineare per poi complicarsi un po’ con l’arrivo dei volumi centrali e intrecciarsi con altre sotto trame, forse un po’ troppo ma ci sta. I pesci rossi possono nuotare nell’aria come se fosse acqua, il che li rende piuttosto bravi a cacciare le loro prede umane. E sono disponibili in una vasta gamma di dimensioni, da minuscoli pesciolini in grado di scivolare attraverso fessure o nelle persone, fino a enormi colossi più grandi degli aerei.

Shibuya goldfish. Vol. 11 – 29/10/2021

La trama

Hajime Tsukiyoda è un ragazzo tranquillo, un po’ disordinato, la cui vita viene sconvolta quando nel cielo di Shibuya appiano, all’improvviso, dei giganteschi pesci rossi. Queste mostruosità sembrano nuotare nell’aria e, quel che è peggio, iniziano ad attaccare e divorare indiscriminatamente le persone. Dalla statua di Hachiko al celeberrimo e affollatissimo incrocio stradale, il panico dilaga! Inizia la più terrificante corsa alla sopravvivenza della storia dell’umanità!

Ovviamente i pesci da soli non costituirebbero un gran complotto, quindi seguiamo il viaggio di varie persone che stanno cercando di fuggire dall’area confinata. Dal momento che questo è un manga horror in stile zombie, non sopravvivranno tutti e chi viene eliminato è sempre una sorpresa. Il nostro protagonista principale, Hajime, e’ uno studente solitario ossessionato dal cinema che ha finalmente trovato un appuntamento, peccato che l’abbia trovato subito dopo l’inizio della fine del mondo!

Il cast di personaggi è ragionevolmente vario con alcune personalita’ anomale che offrono la necessaria minaccia interna al gruppo, e un paio di loro hanno alcuni segreti interessanti che potrebbero far fallire il tentativo di fuga. Questa storia imposta ad arte alcuni colpi di scena in modo che non li si vedano arrivare.

A prima vista, la premessa può sembrare super abbozzata con i pesci rossi che appaiono improvvisamente dal nulla all’interno di Shibuya, c’è un acquario di vetro gigante che la circonda e blocca le persone all’interno, il pesce rosso può in qualche modo parlare, volare, e perfino strappare ossa umane e frantumare veicoli e cemento allo stesso modo come se fossero zucchero filato ma non possono uscire dall’acquario, e niente di tutto ciò ha senso! L’autore cerca di affrontare queste cose solo man mano che la storia procede, e questa è l’ilarità, perché dopo che ti ci sei abituato è divertente vedere i personaggi stessi mettere improvvisamente in discussione tutte quelle cose. il nostro protagonista principale è il tipico nerd del liceo che ha un buon cuore e vuole salvare tutti intorno a lui. Non è il protagonista più figo e coraggioso, ma cresce l’affetto che si prova verso di lui vedendo come si sviluppa il suo personaggio e come diventi sempre piu’ coraggioso durante la serie.

Oltre al nostro protagonista poi ci sono una miriade di altri personaggi intrappolati all’interno di questo acquario infernale, che vanno da agenti di polizia pazzi, a membri della yakuza, a dottori, studenti e persino idoli. Non tutti questi personaggi sono lì solo per essere uccisi nel prossimo capitolo, il tema principale della serie è che solo la cooperazione può portare alla sopravvivenza dell’umanità e, utilizzando tutti questi tipi di personaggi, gli autori rendono molto bene questo concetto.

Le tavole sono per lo più a regola d’arte, con la giusta dose di cupezza in alcune delle scene più orribili. Il finale di questo manga avviene in un posto molto diverso da quallo che mi aspettavo e devo ammettere che non mi ha soddisfatto a pieno secondo me si poteva fare di meglio (come con tutti i finali di tutti i manga!!!!!!!) però come dicevo all’inizio è una storia ben strutturata e non mancano i colpi di scena quindi mi sento di consigliarlo.

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Un manga horror a tratti splatter ma anche con qualche punto comico, storia ben strutturata e non mancano colpi di scena, se poi siete amanti delle storie survival questo e' il manga che fa per voi!Shibuya Goldfish - Recensione