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Kingdom Hearts III – Recensione

Abbiamo provato Kingdom Hearts III su PlayStation 4. Il gioco, prodotto da Square Enix e Disney, è l'ultimo capitolo della saga di Xehanort.

Maestri del Keyblade! Abbiamo provato Kingdom Hearts III su PlayStation 4. Il gioco, sviluppato da Square Enix e Disney, è il terzo ed ultimo capitolo della Saga di Xehanort. Ma, come annunciato da Tetsuya Nomura, non sarà l’ultimo della serie. Intanto, vi facciamo sapere cosa ne pensiamo dell’ultima avventura di Sora, Paperino e Pippo.

La Storia

Una nuova avventura

Sora ha perso il suo Potere del Risveglio e viaggia tra i mondi alla ricerca di tale potere, nella speranza di poter recuperare tutte le sue forze. Accompagnato da Paperino e Pippo, Sora affronterà Heartless, Nessuno e Nesciens, per prepararsi alla battaglia definitiva contro Xehanort.

Quest’ultimo, nel frattempo, ha creato una nuova Organizzazione XIII composta da Nessuno e Heartless, alcuni dei quali sono copie di sè stesso provenienti da tempi diversi. Contemporaneamente, Riku e Re Topolino cercano di salvare Aqua che è stata inghiottita dall’Oscurità, mentre Sora, Paperino e Pippo cercano di riportare in vita Ventus e indagano su cosa sia successo a Terra. Kairi, invece, si allena in un mondo lontano e dove il tempo non conta assieme a Lea, l’entità originale del Nessuno Axel, per diventare un Maestro del Keyblade.

Riusciranno i nostri eroi ad evitare una nuova guerra del χ-blade e sconfiggere definitivamente Xehanort? Una storia ricca di eventi, sorprese e colpi di scena vi terrà col fiato sospeso fino alla fine.

Tanto fumo ma anche tantissimo arrosto

La storia di Kingdom Hearts è sicuramente uno degli aspetti cruciali del gioco. Seguirla non è certamente semplice, soprattutto se si parte dal terzo capitolo della storia. Infatti, aver distribuito la storia su varie piattaforme e l’aver inserito molti particolari anche in quelli che possono essere considerati episodi di contorno, rende complicato seguire le vicissitudini di Kingdom Hearts III. Il tentativo di coprire questi buchi e di voler riorganizzare le idee con i video riassunto chiamati Gli Archivi Della Memoria è riuscito solo in parte, probabilmente a causa di un modo di narrare la storia all’interno dei video un po’ troppo romanzato e spesso non seguendo un filo logico ben preciso.

D’altro canto, l’inserimento dei personaggi Disney e le emozioni che regala Kingdom Hearts III sono punti a favore del titolo, dove nulla sembra scontato. Anzi, ci saranno dei momenti nei quali la storia prenderà delle pieghe inaspettate che non renderanno mai ripetitivo il susseguirsi degli eventi, nonostante le circa 25 ore di gioco complessive per terminare la storia principale. Se volete platinare il gioco, invece, mettetevi comodi, dato che ve ne serviranno almeno altre 25.

Il Gameplay

I punti di forza

Il sistema di gioco di Kingdom Hearts III non è cambiato molto per quanto riguarda l’esplorazione. In realtà, sono stati ridotti i tempi di transizione da una zona a un’altra dello stesso mondo rendendo più fluido il gioco. L’esplorazione con la Gummiship è stata migliorata, permettendo una maggiore libertà d’esplorazione. Le battaglie sulla nave spaziale ha subito un sensibile ritocco e le sfide risultano decisamente più interessanti rispetto ai capitoli precedenti.

I combattimenti invece sono a nostro parere la parte di Kingdom Hearts III che ha subito i migliori cambiamenti. Sono state aggiunte tantissime animazioni e il set di mosse a disposizione di Sora sembra davvero non porre limiti alla creatività. Oltre ad avere la possibilità di portare contemporaneamente fino a tre Keyblade, questi ultimi potranno mutare forma ed avere degli attacchi speciali tutti diversi. Inoltre, gli attacchi in coppia con Paperino e Pippo e le combo con entrambi i beniamini della Disney sono a dir poco devastanti, così come i Legami, le famose invocazioni di Kingdom Hearts III. Infine, l’inserimento delle Attrazioni sono sicuramente una novità interessante che spesso gioca un ruolo fondamentale nell’andamento degli scontri.

Alcuni punti da migliorare

L’altra faccia della medaglia denota però una certa facilità negli scontri. Questo però non è dovuto dalla debolezza degli avversari quanto dalla forza di Sora, Paperino e Pippo. Infatti, il poter utilizzare tutte le abilità descritte sopra con una certa frequenza, abbassa notevolmente la difficoltà di Kingdom Hearts III. Detto questo, il gioco in modalità Difficile è sicuramente più impegnativo, anche se con un po’ di maestria si riescono a superare anche i boss più complicati senza troppi affanni.
Inoltre, per quanto belle, non abbiamo ben capito come siano entrate le Attrazioni all’interno del gioco e questo è un bel buco nella storia.

Infine, nota dolente del gioco: i video di intermezzo. Niente da dire alla grafica dei video o sulle emozioni che suscitano, ma alcuni sono davvero troppo lunghi. Inoltre, in alcuni momenti si hanno video a distanza di 10 passi l’uno da l’altro, tanto da farvi pensare “Vabbè, a questo punto potevi farne uno unico”. Insomma, grafica pazzesca, storia davvero intrigante ma troppo romanzata a nostro parere. Anche se, per spezzare una lancia a favore dei video di Kingdom Hearts III, il non avere una parte online implica spesso l’avere una storia molto fitta. Ma qualche video Square Enix e Disney potevano risparmiarselo.

I giochi complementari, i livelli bonus e i minigiochi

Altro punto a favore di Kingdom Hearts III: tutto il contorno della Storia principale. Il gioco, infatti, è ricco di missioni secondarie, di livelli bonus e di minigiochi all’interno dei mondi che andremo a visitare.
Ad esempio, potremo cucinare nel ristorante di Zio Paperone a Crepuscopoli, oppure imbatterci in un minigioco con gli Heartless o giocare ai giochi sul Gummifono. Inoltre, sparsi nei mondi, sarà possibile fotografare i Simboli Fortunati, piccoli simboli a forma di Topolino stilizzato che, se fotografati tutti, ci daranno una ricompensa speciale.

Oltre a tutto questo e a molto altro ancora, durante la storia principale spesso ci imbatteremo in intermezzi che spezzeranno la monotonia del “corri, combatti, corri”. Saranno disponibili discese sulla neve, battaglie navali, voli e molto altro ancora che renderanno Kingdom Hearts III sempre divertente e mai banale.
Infine, la presenza di alcuni mondi bonus ricchi di minigiochi completeranno l’esperienza che ci offre il prodotto Square Enix e Disney.

C’è da dire però che alcuni di questi mondi, come quello di Winnie The Pooh, non sono stati all’altezza degli scorsi capitoli. In particolare quello dell’orsetto giallo sembra essere una forzatura, proprio perché “ci doveva essere”.

Le ambientazioni

Come sempre, le ambientazioni in Kingdom Hearts richiamano per lo più i mondi Disney che, anche in questo capitolo della saga, sono riprodotti in maniera fantastica, anche se alcuni forse ci hanno lasciato con l’amaro in bocca.

Graficamente tutti i mondi Disney sono riprodotti fedelmente e con un livello di dettaglio davvero incredibile. Ma alcuni di questi, come ad esempio Mostropoli, sono stati fatti secondo noi in maniera un po’ sbrigativa. Altri invece sono stati sviscerati in lungo e largo, rendendo l’esplorazione davvero avvincente ed accattivante.
Menzione speciale per gli intermezzi Disney riprodotti fedelmente all’interno di Kingdom Hearts III. Alcuni di essi ci hanno davvero lasciato senza parole: perfetti sotto ogni punto di vista e con una carica emotiva davvero pazzesca. Non neghiamo di aver avuto i brividi almeno un paio di volte. Anche se, come detto prima, alcuni sono un po’ troppo lunghi e non danno nessun valore aggiunto alla storia.

Anche le musiche e le colonne sonore del gioco sono davvero di altissimo livello. Quasi tutte le volte che entrerete in un mondo Disney potrete ascoltare in sottofondo un motivetto abbastanza conosciuto (ad esempio provate ad ascoltare la musica di sottofondo nel mondo di Toy Story).

Insomma, nonostante qualche piccola sbavatura, Kingdom Hearts III si è rivelato come un grandissimo titolo, a tratti eccezionale. Sicuramente si tratta di uno di quei giochi che vanno provati almeno una volta. Anche se noi consigliamo vivamente di passarci quanto più tempo possibile per assaporarne ogni singolo dettaglio e concedersi davvero ad un’esperienza fantastica.

E voi avete giocato a Kingdom Hearts III? Fateci sapere cosa ne pensate e seguiteci su NerdPool.it!

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Kingdom Hearts III è un gioco a tratti eccezionale, da giocare e rigiocare mille volte. Nonostante alcuni dettagli non curati alla perfezione, può essere considerato come uno dei giochi migliori sul mercato, adatto a tutte le età. Square Enix e Disney non hanno disatteso le aspettative, producendo un gioco davvero incredibile, che vi farà emozionare dal primo all'ultimo minuto di gioco. Kingdom Hearts III - Recensione