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Bloodshot libro tre – Recensione

La nuova serie Valiant con protagonista Bloodshot procede a ritmi serrati con il terzo volume (di 4), appena pubblicato da Edizioni Star Comics. Tim Seeley continua a dimostrarsi il perfetto narratore per questo tipo di storia, ma analizziamo in dettaglio alcuni elementi. (Trovate sul sito anche le recensioni del Libro 1 e del Libro 2.)

TRAMA

Bloodshot sembra essere riuscito a liberare la psiota Eidolon dalle grinfie del Black Bar, ma non è ancora il momento di rilassarsi. I nemici continuano a inseguirli e li costringono a rifugiarsi in una base del gruppo paramilitare che dà loro la caccia e che nasconde terribili segreti. Nel frattempo, si svela il piano dei Bruciati, ex-agenti non più in servizio e desiderosi di vendicarsi degli affronti subiti in passato. Per farlo sono persino disposti a scatenare sul mondo un esercito di mostri e creature potenziate. Riuscirà Bloodshot a fermarli una volta per tutte?

CONSIDERAZIONI GENERALI

Il terzo volume si apre con il capitolo #0, prequel della serie, nel quale vediamo Bloodshot mentre cerca di vivere in incognito in Siberia. Dopo aver combattuto svariati nemici, l’ex-mercenario vorrebbe prendersi una meritata pausa, ma purtroppo le cose non andranno proprio così. Ormai è ben chiara ai lettori la “bontà” del protagonista, che, dietro un aspetto mostruoso, è sempre ben capace di distinguere chi si merita di essere protetto e chi bisogna invece affrontare senza pietà.

In questo caso, quando scopre che qualcuno in paese sta rapendo alcune giovani donne non riesce a restare in disparte ma inizia subito a indagare. Ovviamente non è sempre stato così, sappiamo benissimo che il passato del personaggio è ben più tragico. Per buona parte della sua vita, Bloodshot è stato sfruttato da varie agenzie, in particolare il Progetto Spirito Nascente, vivendo vite simulate e uccidendo vittime designate.

A questo punto la storia riprende dalla fine del secondo volume con Bloodshot e Eidolon in fuga dai soldati del Black Bar. La base dove decidono di rifugiarsi ci permette di scoprire nuovi dettagli sulla natura e la missione del Black Bar, organizzazione che si occupa anche di combattere minacce di natura aliena, non con l’obiettivo di ucciderle ma di tenerle prigioniere come armi per una futura guerra. Purtroppo, il piano dei Bruciati è piuttosto diverso e finalmente si svelano tutte le loro motivazioni. Questi uomini mascherati vogliono sfruttare i naniti nel corpo di Bloodshot per liberare e prendere il controllo dei mostri e inviarli a uccidere tutti i loro nemici senza pietà.

Il terzo volume punta molto l’attenzione sui Bruciati e, in particolare, sul passato del loro capo Nix, portando a termine (sembra) lo scontro con il protagonista. Ma come ogni buona storia d’azione che si rispetti, quando il nemico sembra sconfitto giunge subito una minaccia ancora più grande per l’eroe…e questa volta è un nome che i fan di Bloodshot conoscono molto bene!

Chi legge da tempo storie dell’Universo Valiant sarà molto felice di trovare nell’ottavo capitolo un ospite d’eccezione (che non vi rivelerò), arrivato a dare una mano a Bloodshot durante lo scontro con alcuni soldati super-potenziati. Per il resto ritengo giusto l’approccio di Tim Seeley nel decidere di non aggiungere ulteriori personaggi, ma di dare una profondità maggiore al nemico per arrivare al faccia a faccia finale, ma lasciando lo spiraglio aperto per un’ultima avventura.

Il personaggio più interessante, a mio parere, rimane Eidolon, la psiota prima nemica, poi alleata di Bloodshot. Negli scorsi numeri avevamo visto più nel dettaglio il suo passato, la liberazione dalla prigionia dei Figli della Carne, il fato della sorella e i suoi poteri. Ora sembra persino dimostrare dei sentimenti per il protagonista e una grande capacità di empatizzare con le altre persone.

A differenza dei due volumi precedenti, questa volta ai disegni non troviamo Brett Booth, ma Marc Laming, Jason Masters e Pedro Andreo. I tre si dimostrano più che adatti a questo genere di storie, in particolare Laming e Masters, mentre il tratto di Andreo sembra forse troppo cartoonesco nel rappresentare le espressioni dei personaggi.

CONCLUSIONE

Bloodshot Libro Tre conferma la buona qualità di questa serie action con grandi combattimenti e mostri da affrontare, ma non disdegnando un approfondimento psicologico di alcuni personaggi. Forse si potrebbe dire che in questo volume (tranne per il capitolo #0) lo spazio di analisi minore è per Bloodshot stesso, mentre il focus maggiore è sul Black Bar e sui Bruciati. Ma questo non è un punto a sfavore, anzi serve a dare maggiore concretezza al cast dei personaggi.

Tim Seeley, forse grazie anche all’esperienza maturata su Grayson e Nightwing, è bravissimo nello scandire i tempi della narrazione e nel sostenere il ritmo frenetico della storia, senza mai annoiare. Chi ama leggere storie d’azione senza troppi fronzoli, ma non scontate, troverà in Bloodshot il prodotto ideale.

Lo scontro con i Bruciati sembra terminato, ma sappiamo già cosa si troverà di fronte il protagonista, nelle prossime storie. Chissà se sopravvivrà anche questa volta?

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Bloodshot Libro Tre conferma la buona qualità di questa serie action con grandi combattimenti e mostri da affrontare, ma non disdegnando un approfondimento psicologico di alcuni personaggi. Tim Seeley porta a compimento lo scontro con i Bruciati, ma lascia aperto uno spiraglio per una minaccia che proviene dal passato del protagonista e che ritroveremo nel prossimo (e ultimo) volume della serie.Bloodshot libro tre - Recensione