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20th Century Boys Ultimate Deluxe Edition – Recensione

Non riesco mai a essere imparziale quando parlo di Naoki Urasawa! In poco più di dieci di “carriera” da lettore di manga, l’autore non mi ha mai deluso, facendomi emozionare come pochi altri. Tutte le opere arrivate in Italia si sono dimostrate grandi letture, dimostrandoci come Urasawa riesca a passare da un tema all’altro senza perdere i suoi tratti distintivi. Monster, Pluto e 20th Century Boys sono sicuramente le tre serie più celebrate ed è difficile fare una classifica oggettiva.

Tuttavia, personalmente, 20th Century Boys è quella che mi ha saputo coinvolgere e conquistare come nessun’altra. Avendo già seguito la vecchia edizione pubblicata da Planet Manga, quando è arrivato l’annuncio della deluxe ho tentennato un attimo…ma la scelta era facile! Come rinunciare all’edizione definitiva della mia serie preferita?

Dopo tanti rinvii, a dicembre scorso è uscito finalmente in tutte le fumetterie il primo numero della Ultimate Deluxe Edition, completa in 11 volumi (+ 1 per il seguito 21st Century Boys) a 14,90€. Per chi non la conoscesse, vi lascio qualche accenno di trama nel paragrafo seguente.

TRAMA

Nel 1969 alcuni bambini passano il tempo libero nella loro base segreta costruita in un campo. Qui ascoltano musica, leggono fumetti e iniziano anche a immaginare un possibile futuro apocalittico, dove l’umanità è sconvolta da un nemico inarrestabile.
Trent’anni dopo, si avvicina l’inizio del nuovo millennio e in Giappone si stanno verificando alcuni strani eventi che sembrano collegati a una setta guidata da un uomo mascherato che si presenta come “L’Amico”. Kenji Endo è il proprietario di un minimarket e un giorno riceve la notizia della morte di un suo vecchio amico. Questa scoperta lo porterà a scavare nel passato, arrivando a capire che gli eventi recenti sembrano in qualche modo collegati alla sua infanzia. Ma chi è veramente L’Amico e qual è il suo piano? Riuscirà un uomo comune come Kenji a diventare il salvatore dell’umanità?

COMMENTO

Partendo dalla struttura della serie, l’impostazione data da Urasawa contribuisce a creare quella sensazione di suspense costante che domina il racconto. Si parte sin da subito con una narrazione spezzettata tra passato e presente, con ogni flashback ad aggiungere un tassello all’intero affresco. Ma come tutte le grandi storie le rivelazioni si faranno attendere e gli indizi potrebbero portarci molto spesso fuori strada.

L’Amico

Ovviamente, il fulcro della vicenda resta l’identità dell’Amico e l’ipotetica fine del mondo prevista per l’inizio del nuovo millennio, ma oltre a questo c’è tanto altro. Prima di tutto, 20th Century Boys è una storia sull’amicizia e sul crescere e diventare adulti. Vi riporto una frase celebre del manga (che troverete anche sotto la sovraccoperta):

Siamo gli adulti che speravamo di diventare…oppure i bambini che eravamo riderebbero di noi, vedendoci adesso?

Urasawa è sempre stato un grande maestro nel tratteggiare personaggi stratificati e ricchi di sfumature, con i quali è facile anche immedesimarsi. Kenji e il suo gruppo di amici d’infanzia si prendono ovviamente il centro del palcoscenico, ma anche gli altri comprimari non sono mai banali. Già il primo volume è ricchissimo di personaggi, ma non pensate che siano finiti qui. Siamo solo all’inizio e il meglio deve ancora venire!

MUSICA

Urasawa, oltre che un grande mangaka, è anche un musicista e, di conseguenza, dà alla musica un ruolo fondamentale in 20th Century Boys.

Vogliamo parlare della bellezza delle pagine d’apertura, quell’atto di ribellione che rappresenta in pieno Kenji, i suoi ideali e quelli dell’autore stesso. Il protagonista che, durante la ricreazione, spara a tutto volume 20th Century Boy dei T.Rex. Una cosa che forse tutti noi avremmo voluto fare almeno una volta e che è essenza stessa del rock, dell’infrangere le regole. Urasawa e Kenji condividono l’idea che la musica possa salvare il mondo, tuttavia questo gesto non porta al risultato sperato… (Per chi non la conoscesse, ve la lascio qui sotto)

Mi sono ritrovato tantissimo nel Kenji ragazzino, timido, sempre altruista e con tanti sogni in testa. Il Kenji adulto è, invece, un uomo che ha una vita tranquilla, ma numerosi rimpianti. Ha provato tante strade ma alla fine si ritrova a gestire l’emporio di famiglia e ad accudire la figlia della sorella scomparsa. Ma forse avrà finalmente l’occasione di diventare l’eroe di cui l’umanità ha bisogno!

CONCLUSIONE

Ci sarebbero tanti altri temi di cui parlare, ma ho cercato in ogni modo di evitare qualsiasi spoiler. Ogni capitolo presenta una rivelazione importante e non voglio rovinarvi la lettura. Se state seguendo la nuova edizione, vedrete che la serie andrà in crescendo fino al finale con pochissimi momenti di pausa. Speriamo che la pubblicazione riprenda a ritmo regolare nei prossimi mesi, ma vi consiglio davvero di dare un’opportunità alla serie e a questa edizione se non l’avete già iniziata! I volumi si presentano con sovraccoperta e numerose pagine a colori, mentre il fronte di ogni numero presenta una citazione diversa tratta dai capitoli all’interno.

Abbiamo solo scalfito le potenzialità e la ricchezza di questa storia. Ne riparleremo meglio quando arriveremo al finale, con un articolo che non avrà paura di essere spoiler. Lunga vita a Naoki Urasawa!

20th Century Boys 1-2, Planet Manga

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Che dire...il capovolaro di Naoki Urasawa nell'edizione deluxe che meritava da tempo. Una storia emozionante e intrigante, ricca di misteri e significati profondi. Il racconto di come un gruppo di amici cercherà di salvare il mondo da una minaccia che sembra provenire dalla loro infanzia. Una storia sull'amicizia e sul diventare adulti che tutti dovrebbero leggere!20th Century Boys Ultimate Deluxe Edition - Recensione