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Marvel: un avvocato spiega le trattative sui diritti dei personaggi

Tra le tante fasi che compongono la trasposizione televisiva e cinematografica di un personaggio Marvel, vi è quella incentrata all’acquisizione dei diritti dei personaggi. A tal proposito un ex avvocato della Marvel ha spiegato come avviene questa fase.

All’inizio c’è un’esigenza creativa. Giusto. Per esempio, se qualcuno dicesse: “Ho bisogno del personaggio X in questa storia”. E il team creativo cerca di essere il più possibile fedele al fumetto”, spiega Sarker. “E come sapete, da fan dei fumetti, i personaggi entrano ed escono da diversi archi narrativi e da diverse famiglie. In alcuni casi, ad esempio, Quick Silver e Scarlet Witch sono sia X-Men che Avengers. Se hai bisogno di un personaggio per raccontare una storia, ma quel personaggio è in licenza esclusiva da qualche parte, allora ti rivolgi agli affari commerciali, o a qualcuno come il mio capo, e dici: “Ehi, abbiamo bisogno di questo o quel personaggio, cosa ci vuole per far sì che questo accordo si realizzi, per queste ragioni?”.

Ha anche partecipato a un Reddit AMA per discutere di cosa succede quando una star rompe l’NDA. L’avvocato della Marvel ha anche spiegato cosa succede dopo.

“Le NDA sono utili e inquadrano la discussione, in caso di controversia. Ma anche il rapporto è importante. Se si lascia trapelare qualcosa, si brucia un ponte e si rompe l’accordo. Inoltre, ogni cosa è filigranata, quindi possono risalire a qualcuno”, ha scritto Sarker. “E soprattutto, perché voler eliminare la possibilità di entrare nel MCU o nel canone televisivo? Una volta che qualcuno è stato scritturato e ha un contratto, potrebbe essere in grado di rivelare il proprio ruolo, ma questo dovrebbe essere coordinato con il marketing e la creatività. C’è un piano generale dietro a tutte queste cose. Se si viola un contratto, oltre a essere citati in giudizio, potrebbero rescindere il contratto o trattenere la retribuzione. Non vale la pena rischiare, secondo me”.

“La Marvel è molto protettiva nei confronti della riservatezza. È così probabilmente da 25 anni (da quando è subentrata l’attuale dirigenza). Controllano tutti e tutto”, ha aggiunto Sarker. “Chiunque arrivi in un ufficio o riceva un link a informazioni riservate deve firmare un NDA. Non si limita solo ai talenti. Ricordo che quando facevamo anteprime e proiezioni, a tutti veniva ritirato il telefono prima di poter entrare, anche se ora potrebbe essere più comune.”

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